sabato 26 novembre 2011

Pellicce, ovvero una barbarie "alla moda".

Diffondo questo ben documentato articolo scritto da Eloisa del blog Natividad sull'orrore della cattura degli animali selvatici al fine di realizzarne pellicce.
Le foto ed il video mostrati sono crudeli, è vero, ma non sono immagini tratte da un film horror, bensì la pura e semplice realtà di quello che avviene e non bisogna chiudere gli occhi bensì affrontarla per conoscerla; solo conoscendolo, si potrà combattere l'orrore di questo inutile scempio.
E negli allevamenti avviene altrettanto. Gli animali vengono tenuti in gabbie piccolissime, esposti al freddo così che il loro pelo possa crescere più folto, e poi uccisi con metodi altrettanto barbari. Sempre Eloisa, ne ha parlato in quest'altro articolo.
Tutto questo per confezionare le pellicce.
Siamo sicuri che per assecondare uno sciocco diktat della moda (perché solo di questo si tratta) valga la pena di provocare tanto dolore (fisico e psicologico) a delle creature stupende e meravigliose che hanno tutto il diritto di essere lasciate vivere in pace?
Buon fine settimana a tutti.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao appoggio sempre gli articoli e i Blog ke difende ki non puo difendersi,gli animali appunto. Complimenti!!! ho creato petizione x fermare il lager green hill se 6 daccordo firma, diffondi ai tuoi contatti, invitando di fare altrettanto, grazie di cuore : http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=P2011N16968

Anonimo ha detto...

se ti va passa a trovarmi sul mio labirinto, cè bisogno di entusiasmo:http:http://illabirintodikristian.blogspot.com/

Rita ha detto...

Ciao,
ho già firmato la petizione per far chiudere Greenhill ed ho scritto anche un breve post su quel lager qualche tempo fa (nei due giorni che gli attivisti erano saliti sul tetto). Nel settembre 2010 ho partecipato anche alla manifestazione, a Roma, sempre contro Greenhill e contro la vivisezione in genere.
Il giorno che quella struttura verrà demolita ed i cani liberati e messi in salvo sarà una grande-piccola vittoria. Speriamo a breve.
Passerò sicuramente a trovarti, anche in giornata se riesco. E grazie a te per essere passato di qua :-)

Eloisa ha detto...

Grazie per i link! :)

Spero di riuscire a pubblicare presto qualcosa di attendibile riguardo alla lettura delle etichette dei capi d'abbigliamento...

Buona serata, carissima! :)

Rita ha detto...

Di nulla, figurati.
Grazie a te per il tuo impegno.
Eh, magari sì, se riesci a scrivere qualcosa sulle etichette sarebbe molto utile. Tanta gente non sa come destreggiarsi.
Buona serata anche a te. :-)

Volpina ha detto...

Magari la gente si svegliasse e capisse... MA MAGARI!!
Io ODIO le pellicciare.
E le insulto per strada tra le facce indignate della gente.
C'è da dire, però che molta gente fa la indignata per le pellicce, ma poi non si fa molti scrupoli a comprarsi il giubbottino in pelle o gli stivali scamosciati...

Rita ha detto...

E' vero Volpina.
E infatti, per assurdo, quella modella ucraina, Irina vattelapesca come si chiama, ha ragione quando dice che è da ipocriti criticare chi indossa le pellicce quando poi si indossano scarpe in pelle o si mangia la carne.
Però i progressi si fanno per piccoli passi, è difficile che il mondo da un giorno all'altro comprenda l'orrore dello sfruttamento animale, ma almeno là dove è talmente evidente (lo so, per noi antispecisti è evidente ovunque, ma io ora parlo in generale) cerchiamo di combatterlo.
E infatti negli anni passati si era verificato un calo notevole delle vendite di pellicce, perché la gente un minimo di sensibilità la possiede, pure chi non è antispecista. Poi evidentemente il potere delle Lobbies ha preso nuovamente in mano la situazione.