lunedì 13 febbraio 2012

Chiesa, Donne ed Omosessuali: del perché non posso essere cattolica (insieme ad altri mille motivi) - II


Per criticare una posizione, nello specifico quella della chiesa e della religione cattolica, bisogna conoscerla bene, quindi io spesso mi diletto a leggere blog, siti, riviste, quotidiani di informazione cattolica online. Certo, non tutti i cattolici sono uguali e fatti con lo stampino, anzi, all’interno della chiesa ci sono vari movimenti, congregazioni, associazioni, prelature personali (Opus Dei), istituti e, come tutti sanno, vari ordini. 
A me non interessa criticare chi crede in Dio (anche stavolta lo scrivo maiuscolo, ma per pura formalità; per me è un nome come un altro, comunque visto che scriverei maiuscolo anche Buddha, mi sembra corretto scriverci pure Dio, e bando al mio consueto furore iconoclasta, per una volta), sebbene alle persone che “credono” preferisca quelle che “ragionano”, ma chi, in nome dei dogmi della religione cattolica, continua a portare avanti e a diffondere posizioni retrive ed offensive nei confronti, ad esempio, delle donne e degli omosessuali.
Spiegare quel che penso in particolare delle religioni, non solo di quella cattolica, adesso non sarebbe pertinente, voglio dire, non importante, e comunque troppo lungo, quindi mi limiterò, nello specifico di questo post, a criticare un paio di punti.
Dunque, una delle mie fonti per il mio osservatorio del mondo cattolico è diventato, da qualche tempo, il blog di Costanza Miriano, nato in seguito alla pubblicazione del suo libro “Sposati e sii sottomessa”, blog in cui non scrive soltanto lei, ma autori vari. Nei commenti, che sono la parte a mio avviso più interessante, scrive persino un prete, tale Don Fabio, che, al dire il vero, trovo il più simpatico di tutti e con il quale farei volentierei due chiacchiere, magari davanti ad un bicchiere di buon rosso perché, al di là della sua Fede che non mi riguarda e che non condivido, mi pare una persona con la quale si possa ragionare, umile e ben disposta verso chiunque.
Il blog di Costanza Miriano offre insomma un panorama abbastanza variegato del pensiero cattolico, in particolare di un certo pensiero cattolico, ossia quello che asserisce che esiste una sola ed unica verità (spesso scritta a caratteri cubitali perché si sa che la verità deve essere sempre urlata), una sola ed unica religione, precise indicazioni di comportamento, dogmi di cui non si può e deve dubitare (sono dogmi!) e che tutto ciò è (sarebbe) confermato e provato. Non ho ancora capito come, ma loro dicono che è sta tutto scritto lì, nella Bibbia, nei vangeli ecc. e che se sta scritto, sta scritto, insomma, è vero, è la voce di Dio che ci parla attraverso i secoli.
La prova qual è? La Fede, ovviamente. Ossia, ci credo perché voglio crederci: quindi è vero.
A me pare un corto circuito, ma tant’è.
Nei commenti appare un’unica voce contraria: quella di tale filosofoazzero, persona molto preparata, ma umile, per niente arrogante, desideroso di comprendere e dialogare. Spesso e volentieri prova a chiedere, a domandare, ma gli viene sempre risposto che la verità è solo una e che se lui non ci vuol credere, beh, pazienza, la verità è comunque quella.
Questo, in particolare, è ciò che gli ha risposto ieri tale Paolo Pugni (di cui parlerò ancora a seguire): 
A molte di queste domande ti hanno già risposto in valanghe di post e commenti precedenti.
Mi pare che non ti garbino le risposte.
Perché Dio resuscita? perché è Dio creatore e fa quello che vuole, e poiché ama l’uomo gli dà quello che crede sia buono per lui, e siccome è Dio, ciò che fa è il bene.
Cristo era Dio, anzi lo è tutt’ora.
Queste le risposte.
Che non è la prima volta che senti immagino.
E adesso?
Mi risponderai che non ci credi.
Quindi?
Qui ti dico io non sono le opinioni degli uomini che contano, ma i fatti.
E i fatti dicono che Gesù Cristo, che è esistito, è vissuto e morto e risorto. Punto.
Tu non ci credi. Smentisci i fatti. Li manipoli
.”

Come, come, come??? Chi è che manipola i fatti? Ma di quali fatti stiamo parlando? Che Gesù è il figlio di Dio e che è risorto?
Questa è Fede signori, non FATTI. Che Dio esiste è FEDE, non un fatto.
Ma, come dicevo sopra, non intendo qui esporre adesso il mio pensiero, non è pertinente all’oggetto del post e comunque il blog della Miriano sta lì, chiunque potrà approfondire se crede, ripeto, quel che è più interessante sono i commenti.
Quel che mi interessa ora rilevare è la perniciosità, a mio avviso, di certi discorsi e pensieri che vengono portati avanti e coadiuvati da tanti cattolici.
Giusto ieri leggo questa frase del sopracitato Paolo Pugni, in risposta ad un commento ad un suo stesso post (la frase la trovate appunti nei commenti): “Non era una offesa, semmai un complimento: l’uomo specula, la donna fa. Si china su ogni singola persona perché le importa delle persone, delle relazioni, e fa. Le cose giuste, spesso. Se l’uomo siede dietro la siepe e contempla i mari nei quali gli piace naufragare, e perdere tempo, la donna invece agisce e si sporca le mani.
Questa è una delle fragilità maschili.
E sotto ancora: “Masturbazione del concetto è una espressione che ho sempre visto attribuita agli uomini, che pensano ai massimi sistemi. le donne semmai si lambiccano sulle relazioni, non su come risolvere la crisi finanziaria”.

Vi prego di fare attenzione. Queste frasi portano avanti uno dei principali discorsi sotteso al blog, ossia che tra uomo e donne vi sarebbero differenze sostanziali e che ognuno debba attribuirsi i proprio compiti e responsabilità, in ottemperanza alle leggi della natura così come Dio le ha volute; le donne, in grado di partorire, sono quindi coloro che mettono al mondo figli e questo dovrebbe essere il loro compito primario, perché così ha voluto Dio. Possono anche lavorare certo, o dedicarsi alla carriera (la stessa Costanza Miriano è giornalista Rai, scrittrice e fa un sacco di cose), ma compito primario di una donna rimane quello di sorreggere le fondamenta della casa, accogliere (i figli, il proprio marito; marito, ché solo il matrimonio religioso è ritenuto come unica e vera base dellla famiglia), ascoltare e seguire le decisioni sempre del suddetto marito, sottomettersi, nel senso di riconoscere che uomo e donna hanno compiti diversi. 
La donna quindi, innanzitutto, deve saper ascoltare, farsi presenza silenziosa, sottomettersi, dare ragione al marito e divenire così sostegno indispensabile dell'armonia familiare - come si legge anche in alcuni passi dal libro del Siràcide (o Ecclesiastico), Sir 26,1-4.13-16:
Fortunato il marito di una brava moglie, il numero dei suoi giorni sarà doppio. Una donna valorosa  è la gioia del marito, egli passerà in pace i suoi anni. Una brava moglie è davvero una fortuna, viene assegnata a chi teme il Signore. Ricco o povero, il suo cuore è contento, in ogni circostanza il suo volto è gioioso. La Grazia di una donna allieta il marito, il suo senno gli rinvorisce le ossa.
E’ un dono del Signore una donna silenziosa, non c’è prezzo per una donna educata. Grazia su grazia è una donna pudica, non si può valutare il pregio di una donna riservata. Il sole risplende nel più alto dei cieli, la bellezza di una brava moglie nell’ornamento della casa.” (preso da una lettura di uno degli ultimi matrimoni religiosi cui ho partecipato come invitata; la prossima volta che mi capiterà mi ricorderò di restare fuori dalla chiesa per tutta la durata della celebrazione).
Quel che si evince da questa lettura è che ciò che conta è la felicità del marito, inteso sempre come soggetto principale, e che è fortunato colui che appunto sa trovare un certo tipo di moglie. Non fatevi ingannare dall’apparenza delle lodi del femminile, in realtà nel pezzo la donna non è mai intesa come soggetto attivo, mai come titolare di diritti di vivere indipendentemente dal marito, ma sempre come sua moglie, come dono del cielo per costui, come fortuna per costui, come gioia per costui.
Ora, voi direte: “vabbè, ma è una lettura antica, dai, su, chi vuoi che consideri ancora la donna come parte dell’ornamento della casa e come presenza più o meno atta ad allietare la vita dell’uomo?
Eh no, signori miei, è qui che sottovalutate il pensiero di certi cattolici perché questi intendono esattamente prendere alla lettera le sacre scritture, poiché, come asserisce Paolo Pugni, sono fatti. I fatti non mentono.
Queste signori sono le posizioni della chiesa, posizioni che vengono rispettate e ribadite da moltissimi cattolici, compreso appunto il Paolo Pugni di cui sopra, secondo il quale la donna non sarebbe capace di speculare su massimi sistemi, né in grado di risolvere crisi finanziarie, ma sarebbe più predisposta a “fare”, “la donna fa” o, al massimo, si occupa delle relazioni (che poi, anche antropologicamente, credo sia anche poco corretta questa affermazione: infatti sono gli uomini che sono più portati per i lavori manuali, anche anticamente erano loro quelli che andavano a caccia, che costruivano, mentre le donne, stando dentro le abitazioni, avevano anche tempo per pensare. E comunque oggi le cose sono decisamente cambiate, tanto gli uomini che le donne sono in grado di speculare, pensare, ragionare).
Ebbene, io trovo questa affermazione altamente offensiva per ogni donna, per la donna che sono.
Perché mai una donna non dovrebbe essere in grado speculare, signori miei? E perché mai, qualora avesse intrapreso il corso di studi adeguato, non potrebbe essere in grado di risolvere una crisi finanziaria?
Questo è quello che ci hanno detto per secoli, a noi donne, vittime di un pensiero maschile e maschilista, ossia che noi non eravamo in grado di pensare, di ragionare, di affrontare determinate questioni, di poter ricoprire determinate cariche e svolgere determinati pensieri. Questo è quello che tuttora pensa la chiesa, e infatti le donne religiose (suore) non possono dire la messa, non possono far parte del clero, che è solo maschile. Donne papa o vescovo? Ma nemmeno a pensarci!
IO NON CI STO!!!
No, non ci sto che ancora oggi, nel 2012 ci sia qualcuno che si permetta di dire che le donne per natura “fanno” e gli uomini speculano. No.
Non posso impedire che Paolo Pugni o altri come lui lo pensino, ma mi auguro che costoro e la chiesa non ritornino mai e poi mai a riprendere il potere temporale.
Donne ed uomini sono sì diversi fisiologicamente (differenze che il vero pensiero femminista, contrariamente a quello che sembri pensare la Miriano, NON ha mai inteso eludere o negare, ma per il che, nell'accoglienza e riconoscimento delle stesse, ha lottato affinché non fossero più ritenute motivi atti a porre in essere discriminazioni di sorta, come ho anche ribadito qui); avranno anche una diversa organizzazione del pensiero, ma tanto gli uni quanto gli altri sono in grado di pensare, ragionare, speculare e finanche, all’occorrenza, risolvere crisi finanziarie. E, soprattutto, non dovrebbero esistere persone che si sottomettono ad altre, seppure in un'accezione metaforica o comunque non svilente (come ci tiene tanto a ribadire ancora la Miriano). Nessuno è sottomesso a nessuno.
Sono stanca di sentire uomini dirci cosa dovremmo, potremmo o non dovremmo o potremmo fare.
Una donna non è solo madre, non è solo moglie, una donna è in primo luogo un essere umano dotato di una propria complessità che ha tutto il diritto di realizzare se stessa come, come madre, come professionista, come tutto ciò che vorrà essere.
Attenzione ragazzi miei che leggete, il blog della Miriano appare come fondamentalmente dalla parte del femminile (la donna è colei che sorregge le fondamenta della famiglia... ma poi non capisco perché ‘sta famiglia non debba essere sorretta da entrambi, perché la donna debba stare sempre sotto  - seppure inteso nella maniera, come specifica lei, di sorreggere, accogliere - ascoltare pazientemente e, attenzione, tenersi il marito per tutta la vita, pure se l’amore finisce o se il marito si comporta male, perché il matrimonio religioso è indissolubile), in realtà in ogni suo post (quelli proprio scritti da lei) traspare, e nemmeno tanto velatamente, un’idea della donna che trovo decisamente svilente e sminuente, oltre che confermante tutta una serie di stereotipi e pregiudizi sul femminile che credevo ormai essere superati e spiace, in primo luogo, che sia una donna  a pensare questo della donna: dai post che scrive la Miriano traspare infatti continuamente l’idea di una donna un po’ donnetta: imbranata, che non capisce un accidenti del pc, che non sa cambiare una gomma, che è un po’ svampita, che va in chiesa e insieme al libro delle preghiere ha pure i trucchi e che nel tirare fuori l’uno, ops, si sbaglia e prende gli altri, che corre sempre di qua e di là perché tanti figli è bello, e mai lamentarsi perché questo è il volere di Dio, perché Dio ci accoglie e conforta e perché, eh, se non ci fosse Dio come si farebbe ad andare avanti, e meno male che c’è.
Ora la signora Miriano potrebbe rispondermi che lei non intende sminuire affatto la donna, ma che intende parlare solo di sé stessa, ossia, che se lei di fatto non comprende nulla di informatica, beh così è e questo è un fatto, lei infatti pensa e si occupa di altro e meno male che c’è il marito (sant’uomo!) che pensa al pc.
E questa è una decisione personale, ci mancherebbe, e però la leggo troppo spesso  ed allora mi è venuto il dubbio che alla fine si intenda un po’ troppo confermare e ribadire determinati stereotipi.
C’è stato pure, di recente, sempre a proposito della donna, quel tale, quel Camillo Langone (ma ormai nessuno lo prende più in considerazione, appare più che altro come un provocatore desideroso di porre al centro dell’attenzione le sue “preghiere”), che avrebbe detto che per aumentare il tasso di natalità degli Italiani sarebbe opportuno che le donne studiassero meno e pensassero a farsi ingravidare perché statisticamente una donna che si istruisce, che lavora, che intende realizzarsi come persona anche sotto il profilo professionale, poi farebbe meno figli; a parte che, caro Langone, una donna fa quello che cazzo gli pare, dopo che ci avete rotto i cojoni per secoli e secoli, schiavizzato, torturato, messe al rogo (Santa Inquisizione, non serve che vi ricordi cosa sia e cosa fece, vero??? Santa Inquisizione, poi denominata Santo Uffizio, ed ora Congregazione per la Dottrina della Fede, ultimo prefetto, prima dell'attuale, Cardinale Joseph Ratzinger! Ovviamente non ha il potere temporale come una volta, non più, ma tanto la chiesa ragiona in termini di secoli, giusto?), a parte questo, ma non sarebbe allora più giusto fare un discorso sulla scarsità di sostegno sociale che ha una donna oggi, in Italia, riguardo la maternità ed i suoi diritti? Sulla mancanza di asili nido, ad esempio, asili per bambini più grandi, sull’inefficienza delle strutture che in altri paesi permettono invece alle donne tanto di lavorare, quanto di avere figli e di riuscire a gestire entrambe i compiti? E comunque sia, mio caro Langone, già siamo in troppi su questo pianeta, in Africa ci sono bambini che non hanno genitori, che muoiono di fame, non sarebbe il caso prima di metterne al mondo altri, di pensare ad offrire una vita degna a questi ultimi? Ah già, ma lei è xenofobo (così si è lei stesso autodefinito in più occasioni), quindi di quelli africani non dovrebbe importarci nulla,  immagino, a lei importa che ci siano bimbi italici freschi freschi, possibilmente di figli cattolici per poter essere meglio indottrinati. E, ad ogni modo, caro Langone, non mi risulta che lei sia sposato o che abbia figli, quindi, prima di pensare ad innalzare il tasso di natalità in Italia, si guardi il suo orticello, per favore, e, al limite, dia lei stesso il suo contributo, altrimenti non è credibile (ammesso che possa esserlo ancora o che lo sia mai stato).
A me sembra tanto che questa tanto decantata Fede sia una Fede per necessità. Perché, se non si credesse a Dio, come si farebbe ad accollarsi con gioia le fatiche del vivere quotidiano? E perché, beh, almeno la vita non finisce con la morte.
Fede necessaria per poter sorridere sempre, ogni giorno e per riuscire a sopportare il dolore. Ma che fede è? Fede perché se ne ha bisogno?
No, ne faccio a meno. Mi sentirei ipocrita credere in Dio perché ne ho bisogno per sopportare la fatiche quotidiane.

Un’altra cosa che critico fortemente e a cui mi oppongo fortemente (ne scrissi anche qui, di nuovo dopo aver letto alcuni commenti e frasi sul medesimo blog) è la posizione della chiesa sulla omosessualità.
Ossia che gli omosessuali sarebbero delle persone deviate, malate (sapete che esistono anche gruppi di sostegno cristiano e centri di recupero per “guarire” da questa malattia terribile? Eh sì, si chiamano gruppi di sostegno cristologico, pensa un po’!), persone che volendosi unire per formare una coppia, una famiglia, per sposarsi rischierebbero di mettere a grave repentaglio la società. Addirittura!
Ora, ho già spiegato qui cosa penso della cosiddetta normalità e presunta devianza. Lo ripeto brevemente per chi non avesse voglia di leggere anche tutto l’altro mio post.
Il concetto di normalità deriva da “norma”, ossia da ciò che statisticamente, socialmente, culturalmente (culturalmente, ossia che fa parte di una determinata cultura, come tale quindi non assoluta, ma relativa al paese in cui si viene a formare) viene stabilito come “norma”, ma in sé non contiene nessun valore, ma solo ciò che stabilisce e prende atto di alcuni comportamenti sociali (sociali, non naturali).
Dire che un omosessuale andrebbe contro-natura è un’affermazione che si contesta ed annulla da sola, in quanto, visto che in natura esistono invece tantissimi omosessuali, significa che è naturale che vi siano. Quante sono le persone con i capelli rossi? Di numero inferiore rispetto, ad esempio, ai castani. Sarebbe corretto dire che, poiché i rossi non sono la norma, allora sono contro-natura, o addirittura persone malate? Mi pare ovvio di no, che non sarebbe corretto.
Quindi, amesso e non concesso (secondo me l’essere umano è bisex, come è più evidente ad esempio nella fase di pre-adolescenza in cui i ruoli del maschile e femminile non si sono ancor bene definiti e, a questo proposito, consiglio un film molto interessante, Tomboy, di cui ho parlato mesi fa, qui) che gli omosessuali siano in numero minore rispetto agli etero, non vedo perché le loro inclinazioni sessuali non dovrebbero essere considerate ugualmente sane e naturali.
I cattolici dicono: “ma Dio ha fatto l’uomo, uomo e la donna, donna”. Embè?!? Embè, dico io! Un omosessuale uomo infatti è un uomo, sempre uomo è, solo che gli piacciono persone del suo stesso sesso. Idem per un’omosessuale donna. Non è che sia meno donna di me, è solo che le piacciono le donne.
Che problemi vi crea questo, cari cattolici? Fanno forse del male a qualcuno gli omosessuali? Non mi pare! E allora, ma che vi importa?
Ma qual è il problema per voi cattolici io vorrei sapere? Ma perché volete uniformare tutti al vostro pensiero? Ma a voi, che problema vi crea se un uomo ed un altro uomo si sposano o vanno a vivere insieme? Mica impediscono a voi di farvi la vostra bella famigliola con tanto di matrimonio benedetto in chiesa? Mica vi vengono a portare via il terreno da sotto ai piedi? Ma di cosa avete paura?
Idem per i trans. Se uno o una ha la sfortuna di nascere in un corpo che non sente suo, qual è il problema se si vuole operare e diventare altro? Ma a voi che accidenti importa??? E se si vuole sposare o avere in adozione un figlio, ma a voi che vi cale? Mica vengono a prendere i vostri figli!
L’Italia è un paese laico. Ma perché la chiesa ed il Vaticano si devono ingerire in affari di stato?  Voi pensate pure alla purezza della vostra anima, ché noi pensiamo alla nostra. Casomai andassimo all’inferno, ma a voi che vi importa? Ci andremo noi, mica voi: ovviamente dico ciò ridendo, che l’inferno per me non esiste, anzi, esiste pure, ma è qui, su questa terra; basta andare a visitare uno dei tanti allevamenti intensivi o laboratori dove si effettua la vivisezione, ah sì, cari cattolici, perché io sono oltre, io non rispetto solo la vita dei miei simili, quella, come dite voi, che sola sarebbe dotata di un’anima immortale (ancora aspetto la definizione scientificamente corretta di “anima”, ma immagino che a voi basti sapere che sta scritto che Dio ha fatto l’uomo a sua immagine e somiglianza, e questo per voi significa che l’uomo avrebbe un’anima, mentre gli animali no, negando, in un sol colpo tutte le moderne conclusioni sull’evoluzione... ops, ma sto divagando, di questo ho già parlato e tornerò a parlare magari un’altra volta) ma quella di OGNI essere vivente, animale o uomo che sia, ma scommetto che per voi questo significhi essere invasata da Satana in persona, visto come la pensate sui vegani e su chi attribuisce pari dignità e diritti di vita tanto agli uomini quanto agli animali, vale a dire che saremmo l'anticristo in persona (sic!). Oh perbacco! Sono l'anticristo e non me ne sarei nemmeno accorta! :-D
Insomma, andate pure a pregare Dio quanto vi pare, non è questo che contesto e critico, ma cercate almeno di essere un po’ più umili e meno arroganti e pretenziosi su questioni come l’anima, la donna, gli omosessuali e questa tanto decantata verità.
Voi avete la vostra verità, ma sappiate che non è LA VERITA’, è solo la vostra FEDE.
Io non ce l’ho una verità, e non mi importa di possederla. Quel cui bado nel mio vivere quotidiano è cercare di rispettare ogni essere vivente. Non sono venuta al mondo per prevaricare, ma per accogliere il prossimo con tutte le diversità immaginabili e possibili.
Non mi sognerei mai e poi mai di fare del male a qualcuno solo perché portatore di una verità altra, cosa che invece la chiesa ha fatto per secoli perseguitando chi non la pensava secondo i suoi dogmi e dottrine, osservando e sorvegliando i comportamenti di questo e quell’altro, giudicando, decretando, imprigionando, torturando, uccidendo, imponendo dall’alto di una verità che non può essere dimostrata. Checché voi ne pensiate, un libro... è solo un libro.
Io sbaglierò pure tutto, sarò anche una povera anima in pena senza Dio (secondo voi), ma almeno non ho mai avuto le mie mani sporche di sangue. La chiesa sì.
E non importa che oggi asserisca di aver sbagliato, no finché comunque continua a decretare, giudicare, portare avanti pensieri oscuri e retrivi sulle donne, sul sesso e sull'omosessualità, sulla contraccezione, e su tantissime altre questioni.
Ecco perché non posso definirmi cattolica.

Un'ultima cosa: ho sempre fatto fatica a comprendere come mai, se davvero la verità della chiesa è la pura, unica e semplice verità, ci sia stato tanto bisogno d'imporla nei secoli. 
Se è verità, a che serve imporla? Perché giustiziare, condannare, ardere sul fuoco (libri e persone!)?  
Non sarà che questa tanto decantata verità sia solo una delle tante maschere dietro le quali si nasconde il Potere (per inciso, il Potere degli uomini piccoli piccoli, perché se uno è davvero grande, è già autorevole, non ha bisogno di imporre alcunché).

42 commenti:

Giuseppe Pili ha detto...

Accidenti, che tirata. Riprendi fiato, Rita :)
Per la mia esperienza, argomentare con un cattolico fondamentalista è come acchiappare una rana umida.
Quando il discorso fila liscio è capace di argomenti razionali; quando le Scritture sbarellano, allora ribatte che la cosa "va interpretata"; quando non regge nemmeno l'interpretazione, ecco che spunta la Fede-Libera-Tutti.
E' un po' come quelli che in una discussione accesa controbattono con la logica finché gli regge, poi - messi con le spalle al muro - sorridono a trentadue denti e la buttano sullo scherzo.
Non a caso il Cattolicesimo è un prodotto italiano, come la commedia.
Comunque discutere di dogmi è un po' come discutere di calcio. Quello che alla fine conta è che il più forte impone il proprio gioco.

Rita ha detto...

Caro Jo,
innanzitutto ti faccio i miei vivissimi e più sentiti complimenti per avermi letta fino in fondo! :-D

Una tirata sì, e sapessi quanto ho lasciato fuori. Diciamo che altri pensieri li avevo anche già frammentariamente espressi in altri post e chi mi segue da un po' un pochino sa come la penso, e comunque sia avrò modo di tornarci sopra man mano.

Hai detto una cosa molto interessante, che condivido e sottoscrivo:

"Comunque discutere di dogmi è un po' come discutere di calcio. Quello che alla fine conta è che il più forte impone il proprio gioco".

Bene, la chiesa ha imposto il proprio pensiero per anni, in particolare contribuendo al formarsi di un'idea piuttosto retriva e pregiudiziale della donna, dell'omosessualità, del sesso in generale e di tante altre questioni. Mi dispiace vedere che, attraverso alcuni rappresentanti, sebbene laici, continui a farlo anche oggi. A voler imporre, giudicare, dominare.
Sarebbe altresì interessante discutere della tanto decantata questione del "peccato", ad esempio. Mi domando come possa esser peccato amare, fare sesso fuori dal matrimonio, e roba così insomma.
E trovo vergognoso che ad un bambino, malleabile e vulnerabile, venga inculcato in testa sin da piccolo il concetto di peccato, di punizione, inferno, paradiso e che venga costretto a confessare peccati che sarebbero tali sono in un'ottica oscurantista e retriva.
A mio figlio insegnerei piuttosto il rispetto per ogni essere vivente, animali compresi.
Sempre la Miriano invece, in un suo post, tempo fa, ebbe a scrivere: "provo ribrezzo per qualsiasi animale che non finisca nel mio piatto".
Di quale amore stiamo parlando allora? Di quale carità cristiana? Ah, ma certo, solo l'uomo meriterebbe rispetto perché avrebbe un'anima immortale. Questo dicono.
E sapessi quanto spesso ho letto (su tanti siti cattolici, invero) che mangiare gli animali significherebbe rispettare Dio, lo stesso Langone lo scrisse una volta. Come si può mettere in una stessa frase la parola "rispetto" e "morte"? Un ossimoro, a mio avviso.
Per questo sono stanca di tutto questo perbenismo cattolico.

Rita ha detto...

P.S.: (sempre per Jo)

Ho corretto alcuni refusi, quando mi faccio prendere dalla passione per un argomento scrivo proprio male.

Ed ho aggiunto un'altra piccola riflessione alla fine che, secondo me, dice molto di più dell'intero pezzo. :-D

Giuseppe Pili ha detto...

Condivido in pieno l'aggiunta (oltre naturalmente a tutto il resto).

Maura ha detto...

Cara Biancaneve, mentre leggevo la prima parte del tuo esposto mi è venuto subito in mente il libro "il martello delle streghe".
Un testo ecclesiastico ufficiale scritto da due inquisitori domenicani autorizzati dall'allora papa Innocenzo VII; una persecuzione devastante verso la donna, che affonda le sue radici nella notte dei tempi, un manuale della chiesa per la caccia alle streghe.
Un vero schifo, corredato da torture di ogni tipo poiché la donna era considerata l'essere inferiore e quindi facile preda del demonio.
Sappi comunque che nel mio vissuto ho preso più cantonate proprio da quelle persone che si definiscono cristiane ma che non sanno cosa significhi, che predicano bene ma razzolano male, che pensano di essersi assicurate un posto in paradiso perchè vanno a messa tutte le domeniche ma se gli chiedi di darti una mano, magari ad assistere il parente anziano ti rispondono: è un vecchio che ha già fatto la sua vita...
Ed allora cosa facciamo?
Lo buttiamo via?
Credi di avere più diritto tu di vivere solo perchè sei più giovane?
E come al solito mi infervoro troppo...
Faccio una pausa, ci sentiamo più tardi.
Baci.

Martigot ha detto...

Ciao Biancaneve,
condivido assolutamente la tua posizione, espressa come sempre in modo molto chiaro e articolato :)
Io sono ben contenta di non aver ricevuto alcun insegnamento religioso e di essere stata lasciata libera di farmi le mie opinioni senza essere condizionata dall'ombra dei dogmi cattolici.

Qualche considerazione sulla condizione femminile.
Se c'è una cosa che proprio mi fa rabbia è questa immagine della donna come angelo del focolare, come madre e moglie che dedica la sua vita alle cure della famiglia. Un'immagine parecchio riduttiva, alla quale la Chiesa ha contribuito moltissimo, e che ancora viene veicolata continuamente, alla faccia della presunta parità tra i sessi e del progresso.
Faccio un esempio. Per lavoro collaboro con una rivista specializzata in lavori femminili (già questa definizione mi irrita, perché espressamente femminili? Ci sarà anche qualche appassionato uomo, o no?), tipo uncinetto, punto croce, maglia, ricami vari. Il sottotitolo di questa rivista è: "per la donna, la casa, il bambino". Io mi chiedo, ma perché bisogna legare sempre queste tre cose, come se la vita di una donna, in fondo, dovesse compiersi davvero solo quando è collocata tra le mura domestiche ad accudire la prole?

Io non passo il mio tempo libero a ricamare fiorellini su una tenda (con tutto il rispetto per chi lo fa), piuttosto leggo Dampyr, o le domeniche che ci sono i gran premi guardo la Formula 1, che seguo con passione. Embé?

Voglio dire, una donna è prima di tutto una persona, come lo è l'uomo. Poi potrà essere una moglie e una madre, ma non è detto che sia il suo destino e che sia l'unica condizione che la possa rendere felice. Ma è ancora molto radicata questa concezione. Che non dico sia sbagliata, io sarò felice se avrò dei figli, ma la mia vita non sarà mai soltanto quello. Non vivo in funzione di questo.

Nella Chiesa poi le donne sono chiaramente subordinate. Perché non ci può essere una "cardinala"? O una "vescova"? E la papessa? Poi non sarebbero migliori degli uomini, ma non sarebbe giusto, normale, dare anche a loro la possibilità di assumere cariche più alte?

Mi fermo qui, ma avrei un sacco di altri esempi di come le donne nella nostra società tendono ad essere ancora ingabbiate in certi schemi ben radicati.

P.S. non so che sia accaduto al tuo commento scomparso sul mio blog, mi spiace :(

Rita ha detto...

@ Martigot

Intanto, non preoccuparti per il commento andato perso, non fa nulla, tanto alla fine poi ho detto quello che avevo da dire. ;-) Forse non avevo pubblicato bene io. Comunque vedrai che sta in spam, a volte blogspot lo fa. E' successo pure qui da me diverse volte.

In quanto al resto, ossia alla condizione femminile nell'odierna società, come dici tu, la chiesa, in particolare (ma anche certe posizioni culturali e sociali che ormai dovrebbero essere superate, ma di fatto non lo sono ancora) ha contribuito in particolare ad appiattire la figura della donna solo su determinati ruoli legati alla cura della famiglia, e questo sulla base del discorso che poiché Dio le avrebbe donato un utero, allora il suo compito principale dovrebbe essere quello di farlo funzionare a pieno regime.
Una donna, invero, è molto più di un utero, visto che, oltre al suddetto, ha anche un cervello, braccia, bocca, gambe ecc.

I ruoli del femminile e del maschile poi ce li impone anche la società dei consumi sin da piccoli: basta entrare in qualsiasi negozio di giocattoli per vedere come alle bambine vengano sempre destinati i soliti bambolotti, i passeggini, le carrozzine, le pentoline, le mini-assi da stiro, le mini-lavatrici, le barbie, i vestitini della barbie (con annesso Ken e casetta felice su due piani). Come a dire, voi bambine dovete capire sin da dubito qual è il vostro posto nel mondo: in cucina, o ai giardini a cullare un bambino.
Ai maschietti invece si regalano fucili per andare a far la guerra, massimo esempio di virilità, in alternativa le macchinine per imparare sin da piccoli lo sprezzo del pericolo della velocità, ecc.ecc.

Una donna Papa? :-D
E quando mai? E no, come dice quel Paolo Pugni, le donne non sono fatte per speculare, ma per "fare" (ove per "fare" si intende... fare figli, cucinare ecc.).

Di cose da aggingere ce ne sarebbero... uh... sai quante, ma al momento mi fermo qui.

Un saluto affettuoso e buona serata! :-)

Rita ha detto...

@ Maura

Ma sai che addirittura molti cattolici stanno mettendo in atto una vera opera di negazionismo dei processi alle "streghe"?
Stanno cercando di insabbiare i dati numerici dei morti o comunque, anche nelle scuole, fanno un certo tipo di propaganda asserendo che la Storia ha gonfiato il numero, che in realtà sarebbero state solo poche centinaia, o anche meno.
A parte che, per quanto mi riguarda, non è certo il numero a fare la differenza. Per me, l'avessero torturata e bruciata anche solo una, già sarebbe troppo.

Anni fa andai ad una mostra di strumenti di tortura usati duranti i processi dell'Inquisizione. Che poi, chissà come mai, erano tutti strumenti a sfondo sessuale. Il che la dice lunga sulla perversione di certe persone.

Senti, è vero che non si deve fare di tutta l'erba un fascio, e ci saranno sicuramente bravi cristiani, bravi cattolici, bravi preti, ma è proprio il concetto di indottrinamento, di religione che ha in sé qualcosa di coercitivo a livello mentale.
E poi, come diceva Nietszche (dai cattolici visto malissimo!), ma che diamine, perché tutta questa rassegnazione, questo dolore, questa mortificazione del corpo?
Le donne sono state considerate per secoli impure, sporche, ma dimmi te, c'è gente che legge libri che asserivano queste cose, ed ancora oggi ritiene che siano la verità.

Dunque, nell'ordine: io sono agnostica, amo i gatti (neri ne ho tre), sono antispecista, mi sa che se capita un cattolico da queste parti mi pratica un esorcismo ritendendomi seguace di Satana. :-D
Io ci scherzo cara Maura, ma non sai su quanti siti cattolici invece ho letto che i vegani sarebbero l'anticristo. Roba da matti, eh.

Maura ha detto...

Si, veramente roba da matti.
Ma anche roba da ignoranti che io temo più di una malattia.
Gente che anziché considerare il cervello materia grigia lo considera materia facoltativa...

Rita ha detto...

A proposito di diavolo, guardate quest'altro video da La Vera Bestia:

http://laverabestia.org/play.php?vid=4548

Giustamente il ragazzo attivista dice: "se gli animali potessero fondare una religione e dovessero raffigurare il diavolo, gli darebbero una sembianza umana";

Ma suppongo che gli animali siano troppo intelligenti e troppo sprezzanti del potere per poter pensare di fondare una religione. A loro interessa solo vivere liberi, liberi da dogmi e da qualsiasi rompicapo umano. :-D

Volpina ha detto...

Scusa, ma queste persone che fanno di questi commenti, sanno che siamo nel 2012 e non nel medioevo?
Io credo in Dio ma non mi permetto di dire che sia un fatto scientificamente provato che Gesù sia esistito.
Ci credo, mi piace e mi consola pensare ad un entità Divina.
Però odio quando la religione si trasforma da luce per il cammino a faro abbagliante.
Non lo sopporto. Lo detesto!
Chi dice che la donna è stata creata per partorire e stare in cucina è un bigotto e una testa di cazzo, passandomi il francesismo.
Quante donne scienziate esistono? Quanti nobel alle donne? Noi donne siamo più che panni sporchi, sesso e bambini.
Siamo l'altro lato della medaglia. E se un uomo qualunque (ma anche purtroppo delle donne lo fanno) sostiene che la femmina deve essere sottomessa perchè è meno intelligente, è un povero pirla che non ha capito niente della vita.
E' vero, alcune donne non sapranno portare 50 kg di mattoni sulle braccia, ma cosa dire allora degli uomini che non sanno aprire i barattoli?
Non si può fare di tutta l'erba un fascio.
Non eccedo in matematica, ma sono bravissima in italiano. E quindi?
Ho degli amici che non sanno scrivere in italiano e non sanno fare due più due. Cosa sono, donne mancate? Ma che cazzate.
Questi sono concetti stupidi e mi stupisco enormemente che ci siano ancora persone che la pensino a questo modo nel 2012. DUE-MILA-DODICI Signori! Non 300 a.C.

E cazzolina, la religione è in gran parte colpevole di queste assurdità.
Tutto sempre, a causa dell'epoca in cui si viveva.
Non credo nella Bibbia perchè la Bibbia è scritta dall'uomo, tanto mi basta per considerarla una prova invalidata.



Caspita Biancaneve, tu si che riesci a tirare fuori sempre entusiasmo e curiosità con i tuoi post. :D

Erika ha detto...

Biancaneve, come vedi sono di nuovo qui a commentare sul tuo blog e mi piacerebbe anche anche tu commentassi sul mio blog, anche gli argomenti più scottanti come l' aborto così come faccio io sul tuo blog. Se ti sei offesa che ho cancellato il tuo commento be... domando: cosa avevi scritto nel suo comemnto su di me? :-)
Detto questo, dico brevemente perchè vado di fretta, poi magari ritorno: Gesù è veramente esistito ed è morto sulla croce per tutti.
Io mi ritengo cattolica e nello stesso tempo sono a favore dei pari diritti per le persone omosessuali e transgender perchè nel Vangelo non ho letto nulla contro gay e trans e sono fermamente convinta che Gesù ama tutti e rispetta tutti senza discriminazione per orientamento sessuale o identità di genere.
Non concordo con la scienza ufficiale e con la visione empirista secondo cui esiste solo ciò che è provato perchè ci sono molte cose che ancora la scienza non riesce a spiegare.
Un ultimo appunto: ho conosciuto cattolici molto dolci e rispettosi dell' omosessualità e ho conosciuto atei intolleranti.

Erika ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
de spin ha detto...

Quando ero bambino e mi mandavano al catechismo ricordo che mi chiedevo: ma perchè questi mi raccontano tutte 'ste cazzate?

La diffusione delle religioni dimostra secondo me che la razza umana è una delle meno evolute sul pianeta...

Rita ha detto...

@ Volpina

Questa gente VORREBBE, SPEREREBBE che si fosse ancora nel Medioevo, così potrebbe ancora dettar legge, imprigionare, condannare, bruciare (roghi tanto di persone, che di libri, ché questo non lo dobbiamo dimenticare e infatti, tuttora molti cattolici disprezzano e vedono come il fumo negli occhi molti testi, tra cui anche Harry Potter, pensa un po'), far sparire, censurare ecc.ecc.
Praticamente tutta la cultura del passato che ci è stata tramandata, compresi i vangeli, son passati sotto la revisione della chiesa. I primissimi "intellettuali" sono stati i clerici che copiavano e tramandavano (revisionando) solo ciò che andava bene, per la chiesa ovviamente, stabilendo un preciso canone. Chissà quanta roba è andata persa. Per non parlare di ciò che è stato distrutto dentro la biblioteca di Alessandria. Bella roba, eh.

Io rifiuto questa visione della donna appiattita al solo ruolo della maternità.
C'era una canzonetta, abbastanza trash a dire il vero, dei primi anni novanta, in cui Sabrina Salerno e Jo Squillo cantavano: "siamo donne, oltre le gambe c'è di più", beh, io dico "siamo donne, oltre all'utero c'è di più". :-D

Volpina, per fare post ispirati non serve molto, basta farsi un giretto in rete, ogni giorno si trovano un sacco di "notizie" succulente da approfondire, criticare (criticare non solo in un'accezione negativa eh, nel senso di discutere, elaborare), io, a dire il vero, ogni volta che scrivo un post devo sempre fare scelte difficili perché affrontando un argomento, poi rinuncio a molti altri.

Ciao Volpina, grazie per essere sempre così partecipe. :-)

Rita ha detto...

@ De Spin

Io una volta al catechismo chiesi al prete: "mi scusi, ma se i primi uomini creati da Dio sono stati Adamo ed Eva, i quali hanno avuto due figli maschi, Caino ed Abele, poi come ha fatto la terra a popolarsi? Vuol dire che si sono accoppiati con la madre?" :-D

Ovviamente mi rispose che la bibbia non era da prendersi alla lettera.
Io però non capisco: quando gli fa comodo allora è la vera parola di Dio (tanto che sui blog e siti cattolici ogni due per tre vengono riportati versetti interi, quando invece non fa comodo, allora è da interpretare; ovviamente tale interpretazione spetta solo a loro, ché se mi azzardassi io, per dire, per quanto sia una discreta "interpretatice" di testi letterari, ah no... apriti cielo, blasfemia e via dicendo).

Questo la dice lunga su quanto io già allora mettessi in discussione alcune idee, che non mi bevevo affatto.
Poi, crescendo, studiando, venendo a conoscenza di cosa aveva fatto la chiesa nei secoli, ho provato proprio disgusto ed orrore, lo stesso che provai studiando il Nazismo.
Un esempio su tutti: la strage degli Albigesi ad opera della chiesa.
Poi certo, gli uomini di chiesa non sono tutta la chiesa e ci saranno tante bravissime persone, tanti missionari che davvero fanno del bene, tante persone in gamba ecc., ma io critico proprio l'istituzione in sé, così come il Vaticano. Ma ti pare che in Italia le coppie omo non si possono sposare (OK, come dici tu, il matrimonio pure è un contratto ormai desueto, borghese ecc., ma se uno si vuol sposare sono cavoli suoi), nemmeno civilmente perché la chiesa ed il Papa mettono bocca?
Ma ti sembra normale?

Rita ha detto...

@ VegetarianTrav

Non mi sono offesa che hai cancellato il mio commento, a dire il vero nemmeno me ne ero accorta, però non mi piace la censura (che è un altro dei motivi per cui non mi piace la chiesa, ad esempio, visto che nei secoli ha fatto sparire un bel po' di testi interessanti o li ha riscritti quando ancora la stampa non esisteva).

Non vengo a commentare sul tuo blog perché ultimamente hai parlato di argomenti su cui ho già espresso il mio pensiero e di altri su cui non avevo nulla da dire.

Sei liberissima di amare Dio, Gesù e di credere che sia stato figlio di Dio e risorto per noi.
Io non sono una che "crede", sono una che preferisce restare con i propri dubbi.
E comunque sai, a me, come scrivevo nel post, che Dio esista o meno cambia poco. Tanto, se esiste, sta lì e buon per lui, se no, tanto non mi aspetto nulla, né vita eterna, né altro.
Cerco di vivere alla giornata, valutando di volta in volta le mie scelte e le mie azioni, senza farle discendere da un libro o da un dogma o da altri manuali di comportamento.
Insomma, se Dio esistesse, non cambierei di una virgola il mio attuale comportamento.

Ci sono molte che la scienza ancora non può spiegare, è verissimo, ma se non ci riesce la scienza non vedo e non capisco perché dovrebbe farlo la religione o la Fede.
Prendiamo atto del fatto che ci sono fatti inspiegabili (ad esempio conosciamo come agisce la forza di gravità, ma a dire il vero ancora non sappiamo cosa sia, così come sappiamo ancora poco dell'intero universo), ma proprio per questo nemmeno la chiesa può avere la verità.
Il mio discorso è logico. Certo, contro chi mi oppone la Fede cieca, non posso discutere oltre. MI fermo. E' impossibile discutere con un fedele convinto.

Rita ha detto...

@ VegetarianTrav

P.S.:
guarda, per onestà intellettuale, ti dico una cosa (e converrai con me che avrei potuto anche non dirtelo): i commenti che mi scrivi e poi cancelli, mi rimangono comunque visibili sulla casella di posta.

Rita ha detto...

http://www.ilfoglio.it/preghiera/607

Langone ha colpito ancora. Come volevasi dimostrare!

Il bacio lesbico non sarebbe naturale!

LOL

Ridiamoci su.

Oggi è San Valentino, la festa degli innamorati.
Auguri a tutti gli innamorati di tutto il mondo, liberi di innamorarsi e di amare chi gli pare!

Volpina ha detto...

@DeSpin: mi hai fatto morire dal ridere!! XD

@Biancaneve: lo sapevo anche io dei vangeli e della bibbia revisionati. Ma questo vale anche per le altre religioni, a farti un esempio stupido, nel corano la parola "vergine" in realtà in principio era il nome di un cibo.
Ai tempi dei romani la chiesa sostituì alcuni termini riferiti a cibo quali verdure, con la parola "carne",perchè necessitavano che i Romani combattessero al loro fianco, permettendogli di seguire le loro leggi del cavolo.
Non mi piace il ruolo della donna inchiotata alle pareti di casa con il grambiule e il foulard tra i capelli, ma c'è da dire che non mi piace nemmeno la figura diametralmente opposta di ragazzette scostumate o stile lady gaga... Non dico di stare con la camicetta abbottonata fino al collo, ma almeno di tenerla sta benedetta camicia! XD

Figurati, non sempre riesco a stare al tuo livello, perchè per come scrivi e per le cose che sai sei 100 passi avanti, però mi piaci molto e sto correndo per raggiungerti!
:)

Rita ha detto...

@ Volpina

Sì, quello della revisione dei testi è tipico di ogni religione, diciamo che io mi soffermo più spesso su quella cattolica perché è quella che conosco meglio e quella più diffusa da noi, soprattutto anche a livello strisciante, ossia, in tante forme di pensiero che sembrerebbero esenti da dogmi, ma sotto sotto lo sono.

Lady Gaga è un personaggio di spettacolo e come tale indossa appunto una maschera, un "abito di scena", a me personalmente non piace, ma intendo proprio sotto il profilo artistico.
Chi sale sul palcoscenico, quale esso sia, anche il palco di un concerto, diviene altro da sé, in quel momento sta "interpretando" un personaggio, per cui non lo giudico. Posso dire mi piace, non mi piace, finisce lì.
Il discorso delle veline et similia è un pochino più complesso invece ed è un discorso che riguarda sia gli uomini che le donne; finché ci saranno uomini disposti a compiacere o ad agevolare la carriera di donnine avvenenti, ci saranno anche donne che approfiteranno dell'occasione.
E' un qualcosa di svilente per loro, le donne, in primis.
Però sono a favore della prostituzione regolarizzata, come mestiere, ossia con tanto di partita iva, pagamento tasse, e chiusa nelle case, perché mi scoccia rischiare di fare incidenti quando ad esempio vado in macchina sulla Salaria e quello davanti a me inchioda perché ha visto una con le tette di fuori; e, ovviamente, perché così si abolirebbe lo sfruttamento, che è il vero male della prostituzione.

Volpina, non sono avanti a nessuno, ognuno ha un percorso, la strada, la propria. Non c'è chi arriva prima e chi dopo, basta andare... andare... e non fermarsi mai pensando di aver acquisito chissà quale sapienza o certezza. ;-)

Volpina ha detto...

Oh beh, ma se lo metti come un mestiere è una cosa differente :D
Se una la da e pure gratis è zoccolina in senso lato... se lo fa di mestiere, mica scema XD
No va beh, redo anche io che la prostituzione legalizzata faccia bene a CHIUNQUE... le donne, lo stato, gli uomini che vanno a prostitute...


*__* ma... mi lasci senza parole! :) Che belle frase che hai detto.
ANche io voglio andare andare! Non vedo l'ora di sapere cosa mi attende la fuori :D

A presto!

de spin ha detto...

Sulle donne è meglio che non mi pronuncio...:)

Da ragazzo fui vittima di un forte amore per un certo tipo di letteratura che mi descriveva la donna in un certo modo.

Ho dovuto un po' faticare poi per capire e accettare che la realtà era un'altra.

Le donne, in generale, non sono altro che razza umana con le tette.

Qui non si tratta di essere uomo o donna. Questi sono solo personaggi esteriori, denominati e dominati da questo o quell'ormone.

Sono solo macchine che agiscono schiave di una natura cui sta a cuore una cosa sola: la riproduzione.

Se guardo me stesso un po' più in profondita non vedo nè un uomo nè una donna. E i miei gusti sessuali non c'entrano per niente.

Se guardo un animale non riesco a vedere con "me stesso" che differenze esteriori e di poco conto.

Questo ha la coda, questo le zanne, questo le tette...

Al mio corpo piacciono le femmine, questo è indubbio.

Però parlare di mercificazione del corpo femminile mi fa un po' ridere e un po' rabbia. Perchè se ne parla sempre come se gli uomini trattassero il corpo femminile come merce, quando è esattamente il contrario, ossia sono le donne che mercificano il proprio corpo ai danni di poveri uomini indifesi.

(Hmmmm, forse quest'ultima cosa non dovevo dirla...) :)

Rita ha detto...

@ De Spin

D'accordissimo con te che la figura della donna sia stata vittima di tante mitizzazioni e pregiudizi letterari che poi hanno veicolato determinati stereotipi. Il discorso è vero anche per le figure maschili, invero. Insomma, la letteratura crea mondi e contribuisce a veicolare una certa idea della realtà. A volte migliore di quella attuale ed in questo senso può spronare a lottare per la realizzazione di un mondo diverso, a volte peggiore; il più delle volte, specialmente quando si ha a che fare con la letteratura commerciale, tende a riproporre e confermare modelli culturali esistenti ove i rapporti di forza vengono mantenuti (rapporti tra determinate classi sociali, tra uomo e donna, tra uomo ed animali, ad esempio: e penso, riguardo quest'ultimo punto, a quanto sia specista quasi tutta la letteratura odierna, ove i personaggi mangiano carne, si vestono con indumenti in pelle e quindi confermano e mantengono inalterato un certo status quo, anziché veicolare un messaggio diverso ed alternativo, quale dovrebbe essere compito dell'arte; argomento che mi sta molto a cuore, questo, e su cui un giorno scriverò sicuramente un post... anzi... se ho tempo magari oggi stesso).

D'accordo anche sul fatto che, sotto la pelle, sotto le apparenze, siamo tutti uguali, uomini, donne, animali, nel senso che partecipiamo tutti della medesima essenza. Tutti parte di un unico Tutto.

In merito alla mercificazione e a chi farebbe danno, diciamo che secondo me uomini e donne cooperano, in questo senso: è vero che noi donne spesso approfittiamo del nostro "potere" seduttivo, ma è anche vero che è colpa degli uomini che poi offrono vantaggi a chi vende di più. Mi riferisco, nello specifico, alla situazione, ad esempio, del lavoro. Voglio dire, se alcuni uomini sono così scemi da valutare una persona solo per la sua avvenenza anziché per quello che ha da offrire in termini di professionalità, ah beh, la colpa è di questi ultimi. Smettete di farlo e le donne la smetteranno di approfittarsi in questo senso.
La velina che arriva in Parlamento, mica è scema, scemo è colui che le ha permesso ciò per una notte di sesso o poco più.

E comunque io non vi vedo tanto indifesi, non tutti insomma. Ci sono donne vittime della violenza maschile, fisica e psicologica, tutti i giorni, in tutto il mondo. Ne vogliamo parlare?
Le donne al massimo possono sottomettervi psicologicamente, gli uomini sono in grado di sottomettere anche fisicamente.
Come al solito ciò che c'è di profondamente sbagliato non è essere uomini o donne, come sottolinei anche tu, ma i rapporti di potere tra gli esseri umani, la voglia di prevaricare, di controllare, sfruttare. Ed è una voglia che colpisce l’essere umano in generale, a prescindere dal genere.
Le donne controllano attraverso la seduzione, gli uomini attraverso la ricchezza materiale.
Insomma via, sto generalizzando molto e tirando un po' via l'argomento, la questione è molto più complessa ovviamente.

Io mi domando anche, ad esempio, come mai le donne, nei secoli, abbiano sempre spaventato gli uomini. Perché tappar loro la bocca, perché non lasciare che si esprimessero, che avessero accesso in determinati ambienti e a determinate professioni?

de spin ha detto...

Penso faccia parte del naturale percorso di crescita personale, quando accade, quello di affrancarsi sempre più dal ruolo di uomo e donna, per diventare persona, anzi Persona.

Dal mio punto di vista mi accorgo che questo mi è più facile via via che mi allontano dai 40, con gli ormoni che iniziano finalmente a lasciarmi per un po' di tempo in pace.

Un cammino che dovrebbe anche portare a smettere di mangiare animali.

Aspetto il tuo post letterario/vegetariano, e intanto ti ringrazio molto per il tuo consiglio di leggere "Sotto la Pelle" di Michel Faber.

Lo sto letteralmente divorando. E mi sta dando grossi spunti.

Rita ha detto...

D'accordissimo con te.
Come se da giovani si avvertisse il bisogno di ricoprire dei ruoli, indossare maschere, rifugiarsi dietro determinati stereotipi di genere, e poi, crescendo, ci si volesse invece liberare dal fardello di certe sovrastrutture culturali, avvertite proprio come tali.
All'inizio si mettono su frutti e foglie, poi, invecchiando, si sente il bisogno di alleggerirsi, di sfrondare, per tornare a farsi nuovamente "nudi". Nudi nel divenire del cosmo.

Sì, scriverò quel post letterario-vegetariano, intanto oggi, visto che mi sento un po' stanchina (la scorsa notte sono andata a dormire tardi) ho lanciato alcuni brevi spunti di discussione in cui ho accennato anche questo punto. Ma giusto en passant. Poi ci tornerò sopra.

Mi fa davvero tanto piacere che ti stia piacendo "Sotto la Pelle": non è un romanzone, insomma, nulla di che, ma a me ha colpito tanto e a volte sono proprio alcune piccole opere a trasmetterci qualcosa di significativo ed importante.
E poi ero sicura che piacesse anche a te, avendo imparato un minimo a conoscere la tua sensibilità.

Vera ha detto...

BiancaNeve hai letto "Lettura laica della bibbia" di Manacorda?
Interessante davvero, penso ti potrebbe piacere.
Condivido gran parte di cio che hai scritto.(Che fatica mi hai fatto fare per arrivare alla fine del post! :D )

@ Vopina sono non credente, ma ritengo che l'esistenza di Gesù COME PERSONAGGIO STORICO sia abbastanza provata (anche attraverso gli archivi romani nei quali mi pare siano stati trovati atti relativi al processo)
Ma è esistito l'uomo non certo il dio o figlio di dio.

(Che fatica mi hai fatto fare per arrivare alla fine del post! :D )

Rita ha detto...

@ Vera

Mannaggia, mi spiace averti fatta stancare. :-(
Mi rendo conto di scrivere tanto perché ho questa tendenza a voler mettere tanti argomenti insieme, ed invece farei meglio a focalizzarmi su pochi (o anche uno solo) punti alla volta.
Ma io sono così, una mia amica mi chiamava "la gatta presciolosa" (che, tradotto, significa "la gatta frettolosa"), espressione che deriva dal proverbio: "la gatta presciolosa fece i gattini ciechi", come a voler dire di saper aspettare, di non avere fretta nel fare o dire le cose.
Oggi però ho tentato un esercizio di sintesi (nell'ultimo post appena pubblicato) in cui affronto diversi argomenti in maniera quasi lapidaria, didascalica, magari sperando che si sviluppino poi nei commenti).

Non ho letto il testo che citi, però in effetti mi incuriosisce.
E ti ringrazio per avermene parlato.

Come romanzo invece ho apprezzato tanto "Il Vangelo secondo Gesù Cristo" di Saramago. Che consiglio. Anche una visione laica, di Gesù uomo.

Poi ovviamente una delle mie opere preferite è il musical "Jesus Christ Superstar", di cui giusto ieri sera ho riguardato qualche scena su youtube; magari nel prossimo post che farò sulla religione cattolica, metterò questo video.

http://www.youtube.com/watch?v=dDzxn66W3uM

Stupendo!

Rita ha detto...

Anzi... messo ora il video.
Ci sta bene, no? :-)

Volpina ha detto...

@Vera: beh, non mi sono mai documentata sull'esistenza di Cristo, in quanto credente.
Credo in Dio, o come lo si voglia chiamare.
Penso che ci sia un'entità superiore che ci guarda da lassù e credo che qualcuno come Gesù sia esistito, MA, non essendoci mai stata ai loro tempi, non ne ho la prova matematica. La Sindone mi dicono i preti sia di Gesù, gli scienziati di un pover uomo nato 1000 anni dopo e la televisione mi dice che Belen va in giro scosciata, per cui è difficile credere a uno o all'atro. Ci si fa delle opinioni e si può dare la propria.
Io spero che sia esistito, perchè da quanto letto, era una persona carismatica, amante degli animali, che non poteva arrecare violenza in alcuno modo.
Per la questione "figlio di Dio" non mi pongo il problema, siamo tutti "figli" a nostro modo.
Comunque, riconcordo con te, è stata dura arrivare alla fine del post XD

Rita ha detto...

Io penso che Gesù sia stato un personaggio importante (al di là di tutte le mitizzazioni che sono state fatte proprio sul personaggio stesso) per la vita che ha saputo condurre e non perché, come asserisce la chiesa, sia morto per noi e poi resuscitato (fatto ovviamente non dimostrabile).
Il messaggio è nella vita che ha condotto, non nella morte che ha eventualmente fatto.
Quando una qualsiasi persona diventa eroe, lo diventa per quello che fa in vita, a prescindere da come muore e perché muore.
Il mio personal Jesus ad esempio è anche uno che si batte per aiutare gli animali e qualsiasi diseredato del mondo.
Barry Horne, ad esempio. O quello là che va nelle scuole, Gary Yourofsky.

E mi piace quello che ha detto Volpina, se Dio esiste, siamo tutti figli di Dio, animali compresi. :-)

Volpina ha detto...

Ma ovviamente che anche gli animali sono figli suoi. Tutti mi dicono da quando sono piccola che "Dio ha creato gli animali" quindi se li ha creati lui è il loro padre :)

Adesso ho in mente la canzone dei Depeche Mode! Hihihi!

Gary Yourofsky (cavoli che fatica ricordarselo ogni volta) è un grande e le sue parole sono sempre semplici ma efficaci. Delle frecce che arrivano dritto dritto dentro di noi.
Mi piace per come si batte e mi ha fatto sorridere tutte le volte che è stato arrestato...e l'ho amato quando ho visto che è stato qualche mese in prigione per aver liberato migliaia di visoni.
A volte mi chiedo se sarei capace di diventare come lui...

Rita ha detto...

Pensa che Barry Horne ci è morto in prigione, dopo l'ennesimo sciopero della fame. Lo avevo ricordato qui:

http://ildolcedomani.blogspot.com/2011/11/in-memoria-di-barry-horne.html

Io penso che ognuno nel proprio piccolo, e mi riferisco alle persone che si danno da fare per aiutare gli animali, possa fare grandi cose.
Penso, nello specifico, ai volontari che si danno da fare nei canili, alle vecchiette che portano da mangiare ai mici randagi, alla persona che trova il coraggio di dire "basta!" alla carne ecc. ecc.

A me, sono sincera, piacerebbe fare molto più attivismo, ma al momento ho anche la responsabilità dei mici e del cane con cui vivo, se mi arrestassero, per dire, chi penserebbe a loro? :-D

marco dalissimo ha detto...

....Carissima , leggerti dopo una serata come quella di ieri sera è estremamente coinvolgente ...lasciami rispondere a tutte le questioni che sollevi nel tuo post brevemente ma con amore...Si con amore.
Non sarà che le donne e gli omosessuali siano ritenuti da taluni come il diavolo perchè sono il cervello ( le donne ) e la parte sporca del nostro corpo di cui vergognarsi ( omosessuali ) Non sarà che la donna, essere indifeso talvolta, sia la paura della debolezza e quindi di alcuni sentimenti vergognosi per certi uomini che provengono dritti dritti da quelle noiose e seriose e impolverate sacre scritture....?? Questa partita sulle verità si giocherà ancora per molto tra Noi e Loro , ma la differenza è che per Noi tornare a casa dopo aver asserito davanti a Loro che dio non esiste ( mi dispiace senza maiuscola ,anche se apprezzo molto la tua disposizione alla comprensione !!...) significa tornare alle nostre dimore e ai nostri interessi , mentre per Loro significa tornare a casa assillati dal sospetto che la Loro verità sia così labile e in fin dei conti basata su fondamenta così fragili , perchè la fede non è come un interesse che puoi alimentare con il lavoro concreto delle tue passioni ( che forse La scrittura , Il Canto, La Pittura non sono così intensamente Pagani ??? )Ho notato spesso infatti che alcuni di Loro sentono di avere un posto certo e rassicurante solo se gli viene riconosciuta la sacralità che l'uomo ha per Diritto che dio ha soffiato nel loro torace , se arriviamo Noi per sostenere che dio è come Giove e Minerva , le loro dimore diventano umidicce e così somiglianti all'insostenibile Reale, dimensione questa dove sono spesso confinati gli omosessuali ( ad esempio )che spesso sono anche uomini senza fede...La verità.
....Penso ad un momento così bello accaduto ieri sera con te e Andrea, quando abbiamo scelto quella grappa del 75 che una volta sotto i nostri occhi svelava un colore D'Ambra così fluido e brillante ; una verità che non aveva bisogno di fede e di altri Credo, perchè la bellezza della vita è per me l'unico immenso mistero che viviamo ogni giorno ( e in questo sento che la Sacralità è di questo mondo , non di un altro che dovrebbe venire per ricompensa , quale ricompensa più bella Di QUESTO Mondo ?? )...La verità del colore della grappa nei nostri bicchieri non è stata verità Imposta , Giustiziata, Condannata....ma Verità svelata del nostro modo di stare insieme , di parlare e discutere, e anche se così non fosse stato , se anche non avessimo parlato ma soltanto camminato e guardato le rovine romane che ci accerchiavano , avrei avuto oggi nel cuore quel colore dei due esili bicchieri, quell'inclinazione all'amore e all'amicizia, sentimenti questi che nutro come "prova" del mio essere Ateo, condizione che spesso mi spaventa , perchè una sola verità è una assurda, ridicola Verità.
Spero a presto davvero, anche per elaborare il nostro piano di lavoro... :-)) marco.

Volpina ha detto...

@biancanecve, anche io mi faccio le tue stesse domande... chi penserebbe a loro?
Purtroppo, anzi, perfortuna, ci sono loro e non posso fare queste cose folli.
Si, nel nostro piccolo possiamo fare già tanto, ma continuo a ripetermi che non basta, vorrei tanto, tanto, poterli salvare davvero tutti.

Rita ha detto...

Caro Marco,
ti ringrazio per questo tuo bel commento così sentito ed elaborato, sul quale ci sarebbe davvero da approfondiere ulteriormente.
Al momento consentimi di rispondere a questo tuo pensiero: "una verità che non aveva bisogno di fede e di altri Credo, perchè la bellezza della vita è per me l'unico immenso mistero che viviamo ogni giorno ( e in questo sento che la Sacralità è di questo mondo , non di un altro che dovrebbe venire per ricompensa , quale ricompensa più bella Di QUESTO Mondo ?? )...La verità del colore della grappa nei nostri bicchieri non è stata verità Imposta , Giustiziata, Condannata....ma Verità svelata del nostro modo di stare insieme , di parlare e discutere, e anche se così non fosse stato , se anche non avessimo parlato ma soltanto camminato e guardato le rovine romane che ci accerchiavano"...
e consentimi di farlo prendendo a prestito le parole di un grande poeta inglese, John Keats: "Beauty is Truth, Truth is Beauty" ("La bellezza è Verità, la Verità è Bellezza"), e di certo in una religione tanto mortifera quale quella cattolica non ci può essere Verità.

Inoltre, dici bene quanto affermi che "del mio essere Ateo, condizione che spesso mi spaventa, perchè una sola verità è una assurda, ridicola Verità."

Definirsi "ateo" potrebbe essere in affetti limitante, perché credere nella vita, nell'amore, nell'amicizia, nella bellezza, nel mistero, imponderabile e per questo bellissimo, dell'universo (mistero inteso ovviamente in senso laico, non religioso) ci apre comunque ad una dimensione spirituale molto estesa.

Ti abbraccio.

Natalia Blackmamba ha detto...

Stavo navigando sul web alla ricerca di un commento che, con la dovuta obiettività, si smarcasse dal tripudio di cori entusiastici nei confronti di questo libello, e sono approdata al tuo post. Molto bello, ci terrei ad aggiungere alcune mie riflessioni. Innanzitutto, mi sembra che la signora Miriano abbia ottenuto più attenzione di quel che meritasse, dato che si fregia di smontare degli ipotetici stereotipi che, a suo dire, imperano nella nostra società, quando lei è la prima che snocciola a tambur battente una serie di sconfortanti banalità, spacciate per verità controcorrente.
Premessa: qualsiasi sia il suo concetto di "sottomissione", personalmente non mi importa una beata mazza di come questa signora ritenga di dover gestire il suo menage familiare (anche se nutro sempre forti perplessità nei confronti di chi sbandiera la propria vita privata e la assurge a modello per gli altri): se la cosa le aggrada, può anche mettersi a quattro zampe e baciare la terra dove cammina suo marito.
La domanda che mi sorge spontanea, tuttavia, è la seguente: perché devi venirci a rompere i coglioni a noi? Vedo in questa donna la malcelata petulanza di chi pensa di essere più furbo del resto del villaggio e, per questo, si sente in dovere di salire sul pulpito a fare la sua lezioncina ex cathedra.
Poi, che cosa intende questa Zarathustra in gonnella con "femminismo"? (come dire "comunista": è una parola che significa tutto e niente, considerate le innumerevoli correnti di pensiero in cui si è ramificato il pensiero comunista). Se lo intendiamo come concetto speculare a "maschilismo", ovvero come prevalenza della donna suul'uomo, allora posso anche concordare con lei sul fatto che la prevaricazione è sempre negativa e che nella coppia ci debba essere equilibrio. Quello che trovo sconcertante è che venga proposta una formula magica del "per sempre felici e contenti" che dovrebbe valere per tutti gli esseri umani: l'equilibrio può esistere solo se la donna lascia all'uomo tutte le decisioni importanti e si limita a fare la parte della mogliettina trofeo.
Sti gran cazzi! Mia cara signora Miriano, a parte il fatto che ogni coppia il suo equilibrio lo raggiunge come meglio crede, mi sembra che la sua "sottomissione" sia, in realtà, un comodo escamotage per non prendersi nessuna responsabilità: è molto comodo delegare sempre agli altri, non si corrono rischi e non si è mai attaccabili. Inoltre, ho subodorato una certa ipocrisia nello sputare nel piatto dove si è mangiato: se si è potuta permettere di fare l'Università e di fare la giornalista non deve certo ringraziare la Chiesa Cattolica, dato che, se fosse per loro, le donne sarebbero ancora ridotte a gradevoli complementi d'arredo.
Io non sono certo una persona che si sbrodola in vezzi e moine, ma questo non significa che io sia una dittatrice con la frusta in mano: il rivendicare un ruolo all'interno della coppia, il dire "ehi, ci sono anche io, ragioniamo in due o, quanto meno, ognuno dei due deve cedere in qualcosa, se vogliamo andare d'accordo", mi renderebbe meno "donna" e meno adatta ad essere una buona compagna ed una brava madre? Scusate, ma qui mi sgorga dal cuore un bel "mecojoni"!
Mi fermo qui, ne avrei di cose da aggiungere ma ho già scritto un papiro :D

Rita ha detto...

Ciao Blackmamba, grazie per il tuo bel commento.

In effetti la Miriano dovrebbe ringraziare le battaglie femministe se oggi può fare la giornalista ed essere pubblicata, altro che chiesa cattolica!

Il discorso di delegare agli altri certamente è comodo; vero è che la libertà a molti spaventa perché richiede un'assunzione di responsabilità costante delle proprie azioni e scelte. Molto più comodo seguire alla lettera i precetti religiosi e quel che si crede debba essere la volontà di Dio!

CosmicMummy ha detto...

wow scopro solo oggi questo post ma potrei averlo scritto io. anche io seguo quel blog proprio perchè voglio saperne di più per poi poter giudicare ciò che non condivido. ho provato in passato a scrivere commenti, ma sai come sono i blog in cui vogliono suonarsela e cantarsela tutta da soli, come dici tu per loro la verità è una, e aggiungo anche che vedono solo il loro punto di vista che considerano l'unica realtà possibile. per esempio lei spesso scrive post sulle famiglie di oggi che sono infelici perchè le donne lavorano e gli uomini sono costretti ad aiutare nelle faccende di casa, solo basandosi sulle sue amiche. io potrei dire esattamente il contrario sulle mie. ma inutile provare a fargli notare che la realtà che hanno sotto il naso (e oltre il quale naso non vogliono vedere) è solo una parte del mondo variegato che abbiamo intorno, ti risponderanno a suon di citazioni bibliche - ovviamente solo quelle che fanno comodo a loro - senza provare minimamente a ragionare su quello che dici e a contestare con un tuo ragionamento con altri ragionamenti o argomentazioni valide. ma certo il ragionamento e lo spirito critico non sono di casa fra questi integralisti cattolici (altrimenti non sarebero integralisti cattolici!). seguo molto anche i blog legati a militia christi, il movimento politico estremista che altro non può definirsi che fascista, trovando molte affinità fra i loro post e quelli della miriano. infatti mi è capitato anche di trovare un "mi piace" messo da lei, in qualche post pro-life.

Rita ha detto...

Ciao CosmicMummy :-)
Anche io a volte ho pensato di lasciare qualche commento sul blog della Miriano, ma poi ho pensato che sarebbe stata fatica sprecata e tempo perso, tanto sicuramente non l'avrebbero pubblicato. L'admin ha dichiarato infatti in svariate occasioni che le voci contrarie non sono ben accette.
Militia Christi, lasciamo stare guarda...
Una cosa che però mi piacerebbe tanto chiedere alla Miriano è come mai però proprio lei, che difende a spada tratta il ruolo della donna in famiglia, sia però giornalista Rai. :-D
Un saluto e grazie per il tuo apprezzamento del mio post. Poi con calma verrò a leggere il tuo blog.

Anonimo ha detto...

Io ho conosciuto una "moglie sottomessa", madre di due figli (maschio potenziale sottomettente e figlia sottomessa). Posso anche aggiungere che era la donna più rancorosa, antipatica ed infelice in cui mi sia imbattuta!!!

Aveva persino studiato - anche se si sforzava di recitare il ruolo di "quella che sa poco" - ma ovviamente aveva mollato l'università per sposarsi. Ogni tanto litigava bestialmente col marito ed in un paio di occasioni le aveva pure prese (davanti ai figli) ma poi lei ed il marito guardavano assieme la tv mano nella mano (davanti ai figli medesimi, che ovviamente avevano entrambi maturato idee alquanto bislacche sulle relazioni uomo-donna).

Vita sociale zero, perché c'erano i figli da crescere (e cresciuti pure male, problemini psicologici e di adattamento, ecc.) e la casa da curare (infatti la casa in questione era perennemente disordinata e con un certo non so che di precario).

Risatine forzose e pseudo-supponenza a coprire, fondamentalmente, un bel nulla. Letture, poche e sempre in odor cristiano, vita intellettuale quasi zero. Una persona spenta, opaca, assolutamente antipatica, d'un moralismo forzoso ed asfissiante.

Ma il sorriso sulle labbra c'è sempre ed il fatto che i figli siano cresciuti come mezzo disadattati e che tutto sia felicemente disfunzionale non conta... Basta non farsi domande! Mamma mia, come sono felice di essere anni luce diversa!!!

Rita ha detto...

Ciao, grazie per il commento.
Io anche sono felice di essere anni luce distante da certi precetti e dogmi cattolici. Soprattutto mi irrita il moralismo e il perbenismo, ma questi devo dire che abbondano anche in tanti che cattolici non sono, diciamo che è un vizio abbastanza comune.
Triste la storia della famiglia che descrivi, mi spiace soprattutto per i figli. Magari un giorno riusciranno ad affrancarsi da certi schemi familiari, lo spero per loro.
Comunque ultimamente non sto leggendo più tanto la Miriano, alla fine tanto dice sempre quelle quattro cose.
Ecco, una cosa che proprio mi dà fastidio è quella sua ostentazione a mostrarsi sempre come una "donnetta" che non sa nulla (nonostante abbia studiato), cosparsa di finta modestia ed umiltà. Essere umili va bene, può essere un pregio, sia chiaro, ma non se lo si fa per sminuirsi, per apparire in un ruolo di subalternità all'uomo.
Ci sono così tante cose nella vita da imparare, conoscere, vedere, sperimentare, questa gente che invece giudica, si tarpa le ali, pronta a vedere il "peccato" ovunque secondo me si priva di un sacco di occasioni. Vedono il mondo attraverso la Bibbia. Visione assai limitata.
Un saluto.