venerdì 10 agosto 2012

Dellamorte, dellamore

Si chiama Fishlove Photographic Project (ne sono venuta a conoscenza leggendo un articolo di Marina Berati pubblicato su questo sito) ed è una campagna nata quattro anni fa da un’idea dell’attrice Greta Scacchi e dello sceneggiatore Nicky Röhl per promuovere e diffondere il concetto di “pesca sostenibile”. Gli autori sostengono che bisognerebbe  incentivare quella pesca che viene praticata con metodi meno invasivi e nel rispetto delle specie protette in via d’estinzione. Il tutto per salvaguardare la biodiversità degli oceani...
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4 commenti:

D. ha detto...

Prima di tutto scusami per l'anonimato, ma non sono registrato. Vorrei dirti\chiederti due cose:

1) Mettere le immagini degli animali squartati vivi per fare pellicce non serve a far loro del bene, né a sensibilizzare chi se ne fotte e compra pellicce e affini. Servono solo a fare del male a chi non considera quegli animali degli esseri viventi inferiori all'uomo. Io condivido il tuo pensiero quasi su tutto (l'unica cosa che non condivido è proprio il punto 2) e ritrovarmi post come i tuoi, con immagini e video di animali squartati vivi, finora è servito solo a farmi avere incubi per mesi, e a farmele tornare in mente in continuazione. Tu come fai a vederle e a non star male?

2) Perché sei in grado di dare dell'assassino\complice a chi mangia carne, mentre metti praticamente sullo stesso piano vegani e vegetariani? Che vita fanno le mucche da latte, o le galline ovaiole? Sai com'è, un vitello da macello è figlio delle mucche che danno da mangiare ai vegetariani, passa qualche mese in un allevamento intensivo, poi viene ucciso e macellato in pochi secondi\minuti. Sua madre passa anni senza neanche poter camminare. Se vogliamo parlare di mucche allevate in modi meno intensivi, resta comunque il problema di fargli produrre del latte senza farle figliare. I vitelli figli delle mucche da latte allevate libere di camminare vengano tenuti in vita e sfamati finché campano? Stesso discorso per i pulcini che vivono pochi mesi e vengono macellati, figli delle galline chiuse in gabbie dove non possono fare alcun movimento, ci passano dentro la loro intera esistenza, che dura mesi\anni. Allora perché i vegetariani non rientrano nella stessa categoria di complici\assassini degli onnivori?

Dato che sei una persona intelligente, perché non ti chiedi una cosa molto semplice: è peggio un ignorante specista, a cui da sempre è stato inculcato nella mente che l'essere umano è superiore, che gli altri animali non hanno sentimenti, eccetera (o, per molti, che il loro dio li ha creati apposta per soddisfare le nostre necessità e i nostri divertimenti tipo caccia\pesca) e che quindi mangia carne "tanto non faccio male a nessuno", oppure è peggio l'ipocrisia di chi sa che quegli animali soffrono, sa quanto soffrono, non perde occasione per chiamare "assassino" l'ignorante di cui sopra, e intanto mangia prodotti che arrivano dritti dritti dagli stessi allevamenti, e dagli stessi animali? Io penso che all'ignoranza si possa anche "rimediare", certo davvero a poche persone puoi riuscire a far capire che sbagliano, che gli sono stati insegnati concetti del tutto sbagliati, eccetera... ma fossero anche una su un miliardo, sarebbero sempre più delle ZERO persone che puoi curare dall'ipocrisia. (Continua...)

D. ha detto...

(2/2)

Spero tu non sia una di quelli, ma hai mai visto quei vegetariani che mettono il filmato dei pulcini allo "smistamento sessi" per far vedere ai carnivori assassini in che modo crudele vengono trattati gli animali da macello? Ecco, l'altra metà di quei pulcini allo smistamento sessi, dove va a finire? Quei vegetariani lo sanno bene: in delle gabbie in cui entrano a malapena, a sfornare uova finché campano, senza mai potersi muovere per anni. Un pulcino da carne vive poche settimane ammucchiato con gli altri e poi lo macellano. La madre vive un anno o due nello stesso allevamento (con la differenza che è chiusa in una gabbia in cui non si può muovere) e poi viene macellata allo stesso modo, anche peggio quando non è necessario dissanguarla\macellarla in fretta. Per le mucche te lo copio, che faccio prima: "Le femmine vengono generalmente fecondate a 15 mesi se di razze da latte, qualche mese dopo se da carne; dopo nove mesi di gravidanza, nasce il primo vitello e inizia la prima lattazione (produzione di latte) che dura circa 10 mesi. A tre mesi dal parto circa vengono fecondate, dopo altri sette sono messe "in asciutta" (assenza di lattazione) per ricostruire riserve corporee; dopo altri due mesi avviene il parto successivo. Si punta ad avere un vitello l'anno, una lattazione di 305 giorni con una fase di "asciutta" di 60 giorni circa." E, ovviamente, quando non sono più buone per produrre latte, fanno la fine delle galline ovaiole.

Certo, le galline te le puoi anche allevare libere in giardino, e mangiare uova che davvero non sono costate né la vita, né la libertà, né la salute mentale di un animale. E puoi anche metterti una mucca in giardino, farle fare un figlio, e poi mungerla per qualche mese, mentre al vitello dai latte artificiale. E li fai vivere tutti liberamente in giardino. Però, finché non lo fai, il latte e le uova che compri al supermercato, sai bene quanto sangue hanno dietro, ed è lo stesso identico che c'è dietro alle bistecche e ai polli arrosto.

Spero sempre di trovare un vegano (io non lo sono) che abbia il coraggio di chiamare "assassino" anche i suoi "alleati" vegetariani, dato che questi ultimi si macchiano i denti dello stesso identico sangue che sfama i carnivori...

Rita ha detto...

D.,
le foto degli animali squartati, che, per inciso, fanno stare malissimo anche me, le metto per tentare di stabilire in chi guarda quella famosa connessione tra animale vivo (che sente, soffre, ama ecc.) ed indumento appeso sul manichino.
Se mi segui noterai che non le metto spesso, forse il post della pelliccia è stato l'unico. Poi ho messo in passato un paio di video de La Vera Bestia. Mi dispiace tantissimo di averti fatto venire degli incubi. Ma quale altri immagini di animali squartati ho messo in passato, scusa? Non ricordo, sul serio.
Inizialmente nel post sulle pellicce volevo mettere solo la foto della vetrina (mi aveva colpito passandoci davanti il cartello "saldo" applicato su resti di esseri viventi), poi ho pensato che potesse essere più efficace mostrare anche DA DOVE quelle pelli provengono. Ovviamente il post non è rivolto a chi già sa, ma ai tanti che passano di qua, pure miei lettori, che magari non riflettono abbastanza su cosa sia una pelliccia.

Il termine "assassino" a dire il vero lo uso con parsimonia. Forse nel blog più che nella realtà. Giusto ieri sera ero a cena con un carnivoro: non gli ho mai dato dell'assassino, ma ho tentato piuttosto di fargli comprendere quanto egli sia vittima di questa cultura che considera il vivente come una cosa. L'ho fatto ragionare e alla fine mi ha detto che in effetti quando lui compra la fettina al supermercato non ci pensa a quello che c'è dietro. Ma che d'ora in avanti si sforzerà di pensarci. Poraccio, mi sa che gli ho mandato la cena di traverso. ;-)

I vegetariani che sanno, conoscono tutti i processi dello sfruttamento implicati nella produzione di latte ed uova, ma continuano a mangiarli per pigrizia non li giustifico più di tanto. So tutte le cose che hai scritto tu (io sono vegana infatti, dallo scorso dicembre, ma anche prima cercavo comunque sempre di limitare il consumo dei derivati del latte e delle uova. Il latte di mucca la mattina sono anni che non lo bevo). So però che passare da vegetariano a vegano per alcuni richiede poco tempo, per altri di più. Io stessa ci ho messo qualche anno. Un po' mi illudevo che le uova con su scritto "da allevamento a terra" stessero meglio, un po' ero pigra. Poi mi sono informata, ho visto dei video e ho detto basta. Ero un'assassina perché pur essendo vegetariana continuavo a mangiare latte e uova? Sì. O meglio, ero una mandante, non uccidendo con le mie stesse mani, ma delegando qualcun altro a farlo per me. E non mi giustifico. Anzi, come dice l'amico Claudio, vorrei avere una macchina del tempo per tornare indietro e dirmi quanto sono stronza. :-D
Credo di riuscire ad essere molto più tollerante verso i vegetariani che non verso gli onnivori perché i primi almeno si sforzano di ridurre la partecipazione al massacro del vivente. Però hai ragione, in un certo senso è vero che un vegetariano che SA, informato sulla sofferenza degli allevamenti e produzione di latte e uova è meno giustificabile del carnivoro ignorante, che non si è mai posto il problema e a cui nessuno ha fornito gli strumenti per farsi qualche domanda su quello che ha nel piatto.
Comunque non metto sullo stesso piano i vegetariani ed i vegani. A volte, nello scrivere, mi riferisco ad entrambe le "categorie" per indicare chi comunque ha preso atto di un problema e lotta per i diritti animali, pure se so bene che il vegano ha fatto più strada del primo.
(continua)

Rita ha detto...

Vorrei comunque chiarire una cosa.

Per me l'antispecismo e la lotta per la liberazione del vivente è qualcosa di molto di più dell'essere vegano o vegetariano.
Non credo che la società cambierà a poco a poco convincendo la gente a smettere di mangiare animali. Credo che essa vada riformata alle radici. La gente non è che mangia carne perché è cattiva o perché vive secondo una propria morale sbagliata, lo fa invece perché le strutture socio-economiche-storico-politiche in cui vive lo consente e legittima lo sfruttamento del vivente.
Lo sfruttamento del vivente ha radici molto più complesse della semplice questione alimentare o vestiaria.
Né credo che ci debba essere una gara tra chi è più bravo o meno bravo.
La questione è essenzialmente politica.
Tu perché non sei vegano? Se sai tutte quelle cose che hai scritto, cosa aspetti?

Grazie per le tue riflessioni e commento.