venerdì 31 agosto 2012

Me l'ha prescritto il medico... ops, volevo dire il Vangelo.

Il dandy de noantri (citazione azzeccatissima dall'articolo di Leonardo Caffo), alias Camillo Langone - cui in passato ho già dedicato un pensiero - torna a parlare della sua attività preferita: ossia mangiare animali.
Qualcuno, non ricordo chi, tempo addietro scrisse che bisognerebbe aver paura di incrociare il dandy nostrano per strada, ossessivamente votato com'è a mangiare tutto quel che si muove, senza distinzione alcuna.
Ci si potrebbe dilettare ad azzardare ipotesi in chiave psicanalitica sul perché il dandy senta questo bisogno costante di ribadire il suo bisogno di mangiar carne e di difendere strenuamente il carnivorismo, sulla sua propensione e gusto per il sangue, nonché sulla sua evidentissima teriofobia. Vorrebbe sterminare i piccioni, ad esempio, li trova sporchi e cattivi, da vivi, mentre non farebbe tanto lo schizzinoso qualora dovesse trovarseli nel piatto (non finirò mai di stupirmi sull'idiosincratico e paradossale atteggiamento che porta certuni a provare ribrezzo e schifo verso alcune specie di animali per poi mettersi tranquillamente in bocca pezzi sanguinolenti dei cadaveri di quegli stessi animali, così come non finirò mai di sorprendermi nel vedere signore impellicciate nell'atto di scansarsi schifate ed inorridite dall'innocuo cagnolino che ha malauguratamente osato sfiorare i lembi dell'indumento mortifero).

Non mi addentrerò in ipotesi freudiane. No. Ve le risparmio, anche perché, non avendo competenze adeguate in materia, al massimo servirebbero a farci fare due risate.
E comunque pare non ce ne sia bisogno, infatti la risposta alla giustificazione del carnivorismo Langone ce la fornisce di sua spontanea volontà. E nemmeno si è dovuto sforzare tanto, l'ha trovata invero già bella e confezionata ad hoc. 
Lo ammetto, a me ora stanno per venire un sacco di dubbi: noi antispecisti stiamo tutto il giorno a scrivere sul perché sfruttare ed uccidere gli esseri viventi senzienti sia sbagliato, perdiamo tempo in discussioni estenuanti - filosofiche e non -, apriamo dibattiti, partecipiamo a conferenze, leggiamo saggi e testi di storia, economia, filosofia, antropologia per capire come e quando si è venuto a radicare lo specismo, ossia la consuetudine di sfruttare le altre specie decretandone di fatto la loro inferiorità; ci interroghiamo altresì per renderci conto del perché ed il percome si possa essere arrivati ad istituzionalizzare e normalizzare la violenza, quali mezzi e meccanismi abbiano reso possibile questa odierna "banalità del male" che prende la forma dello sfruttamento del vivente e della sua riduzione a cosa, ad oggetto, in una totale rimozione e negazione dell'empatia e della compassione. Convinti che solo la discussione, ma soprattutto la messa in discussione di ciò che appare come ovvio ed il sano esercizio della critica al reale, possa aprirci ed illuminarci a nuovi, mai definitivi, traguardi etici. 
Ed invece la risposta è una sola, la "verità" (questo concetto che deve essere sempre gridato, espresso a caratteri cubitali) è una sola, ed è tutta lì, contenuta nella Bibbia. 
Quindi, ci ricorda il dandy nostrano (casomai non ci avesse a sufficienza scassato i cosiddetti), l'uomo è carnivoro e gli animali devono essere mangiati perché così è scritto. Così sta scritto.
E dove? Ma nella Bibbia, ovviamente. Lo dice il Vecchio ed il Nuovo Testamento. Ce lo prescrive il Vangelo.

Ora, io non mi metterò certo a discettare sulle varie interpretazioni della Bibbia. Sui suoi livelli allegorici, simbolici ecc..
Vorrei far notare solo una cosa, una soltanto.
In moltissimi passaggi della Bibbia si fa anche riferimento, non solo alla consuetudine - che sarebbe specchio del volere divino - di nutrirsi di animali, ma anche a quella di possedere schiavi. Schiavi umani, sì.
Dunque, dovremmo ripristinare la schiavitù perché così ci prescrive la Bibbia? 
E che dire degli altri orrori narrati nel Vecchio Testamento? E delle pratiche ritenute ormai dal mondo intero, chiesa compresa, ormai superate? 
Mi domando quindi con quale arbitraria attitudine mentale dovremmo attenerci a talune prescrizioni (manco fosse una medicina) del Vecchio Testamento e rifiutarne invece altre perché considerate superate o non più in linea con il livello attualmente raggiunto del progresso morale. 
Sono sicura che per Langone questa distinzione arbitraria non si pone affatto, in effetti qualcosa mi dice che lui non esiterebbe a rispettare alla lettera le prescrizioni veterotestamentarie; infatti è maschilista, omofobo, xenofobo: le donne dovrebbero fare figli anziché studiare, l'omosessualità spiace a Dio, gli immigrati devono restare a casa loro a morire di fame - perché sono musulmani ovviamente, quindi non in linea con le verità espresse dal cattolicesimo conservatore, lo stesso cui si ispira il dandy - le persone transessuali, i negri (lui li chiama così), le puttane sono persone con cui magari - si sa, l'uomo è facile a cadere in tentazione - si può passare qualche ora dopo il tramonto, ma guai ad ammetterlo di giorno, ché sono cose che si fanno, ma non si dicono! Insomma, qualcosa mi dice che a Sir Langone gli schiavi starebbero pure bene, guai però a mostrarli di giorno, ma sempre rigorosamente da tenere chiusi a chiave nella propria dimora profumata di incenso... ops profumata di arrosto dei più svariati esemplari delle varie specie animali.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Io credo che Langone scriva solo ed esclusivamente per destare scandalo. E in effetti quando lo leggo non mi riesce proprio di alterarmi più di tanto, rimango solo sorpresa e intristita dal fatto che un uomo dotato di cultura (perché è chiaro ce l'abbia) intenda vivacchiare solo di provocazioni. Altro che dandy, a me Langone pare un campione di sciatteria. Poi ovviamente è anche omofobo, misogino e tutte quelle altre cose, ma come lo sono tanti, lui non fa altro che spingere il pulsante sull'accelleratore...e ormai ha fuso il motore (oltre che i coglioni, direi). Qui comunque, se interessa, c'è un altro articolo contro le sue "preghiere": http://www.linkiesta.it/blogs/women-must-go/un-giornalista-puo-chiamare-qualcuno-frocio-puttana-negra-senza-pagarne-le-conse

alpexex ha detto...

quando si dice... "dottori della ciesa" :P cmq mi spiace informarti del fatto che la schiavitu' e' sempre in auge e che forse ha assunto forme anche peggiori di sempre. che presto maturera' e si portera' ai suoi massimi splendori, splendori mai ragiunti prima. inoltre nella bibbia si parla anche di agnello di dio, se non sbaglio. massi, li' nel nuovo testamento. occhio ai bimbi ragazzi, questi magnano...

Rita ha detto...

@ Serena

Massì, più che altro a me divertono ormai le esternazioni langoniane, mi prendo il gusto di sfotterlo un po'. :-D

Però mai sottovalutare il fatto che taluni potrebbero invece prenderlo sul serio (come dici tu, purtroppo la misoginia, la xenofobia, l'omofobia esiste).
Mai abbassare la guardia su certi argomenti, secondo me.
Un bacio.

Rita ha detto...

@ alpexex

Hai ragione, la schiavitù esiste ancora e non solo quella degli animali. Ha solo assunto altre forme.

Langone comunque sostiene che proprio per evitare di mangiare i bimbi, quindi dovremmo mangiare gli agnelli. Come se comunque fosse obbligatorio dover per forza mangiare gli esseri viventi.
Io, nel dubbio, se lo incontrassi cambierei strada, visto mai mi addentasse una coscia. :-d

Rita ha detto...

P.S. per Serena

Era finito nello spam l'altro tuo commento con il link, l'ho sbloccato.

Anonimo ha detto...

Mettilo nel cestino, così sembra che sono rincojonita e dico le cose due volte!

Rita ha detto...

OK, ho lasciato quello con il link.

Volpina ha detto...

Credo che più che seguire la Bibbia, sia una questione di buon senso.
Se sei una persona intelligente e ti fai i tuoi due pensierini, di certo ti rendi conto che mangiare cadaveri non fa di te un cristiano migliore. E chi ha orecchie intenda, gli altri col sacco a pelo.

Giorgio Cara ha detto...

Un arguto commento di Alberto Agazzani ad una recensione - negativa - dell'ultimo libro del dandy a cura di Stefano Bonilli (sul blog paperogiallo.net che non posso amare per evidenti motivi):
"Ma se voi foste gay e aveste la faccia e il corpo di Langone cosa fareste? L'affermazione non è casuale. Langone è una specie di reincarnazione di Herman Goering: intelligentissimo, ma vittima dei suoi complessi: uno che odia tutto quello che lui non è e non potrà essere (cioè odia il mondo, non da misantropo, ma da finto moralista invidioso), che cerca in ogni modo di fare di necessità virtù; un rancoroso che usa la sua intelligenza nel disperato tentativo di esorcizzare la sua bruttezza. Ed un ipocrita per necessità, che condanna quello che lui pratica in segreto, come Goering. Non è una faccenda personale, ma un aspetto della sua personalità che fa capire tutto. Io lo conosco da almeno 30 anni e so quel che dico. La sua è 'la rabbia di Calibano che vede il suo volto in uno specchio', per dirla con Wilde. Un Narciso al contrario: più bello che simpatico. Ma va capito, compreso e perdonato. Dev'essere terribile avere una grande intelligenza ed un aspetto così sgradevole, soprattutto se appartieni ad una categoria nella quale, purtroppo, l'aspetto fisico conta più di un cervello funzionante."

Rita ha detto...

L'avevo già scritto anche io, che per un edonista come lui specchiarsi ogni mattina debba essere un trauma :-D

Ora però qui non vorrei dare adito a fraintendimenti, ché non si vuole certo dare risalto alla bellezza esteriore (del tutto casuale e non certo un merito). La bruttezza di Langone è innanzitutto interiore. E il fatto che però insista a voler parlare di edonismo, eleganza, raffinatezza (tutti attributi che non gli appartengono) e di bruttezza dei piccioni o altri animali lo rendono un facile bersaglio per tutto il resto.

Come dire, se tu sei il primo a discriminare gli altri perché sono brutti (per gli altri intendo anche i piccioni, credo tra gli animali invece più carini ed inoffensivi abitanti il pianeta), allora ti meriti che ti si dica che in fondo forse i tuoi problemi ed il tuo livore derivano da lì.

Rita ha detto...

@ Volpina

Comunque il Vecchio Testamento è pieno di orrori e violenza, io credo che a chi abbia la pretesa di seguirlo alla lettera manchi qualcosina un po' più del buon senso. :-D

E per un "cristiano" come Langone il circolo dell'empatia si ferma all'uomo (maschio bianco occidentale, onnivoro, rigorosamente etero per di più), il resto è stato messo sul pianeta per allietarlo e servirlo (donna compresa). Chi non rientra nello schemino, è figlio del diavolo. Secondo lui.

Volpina ha detto...

Meno male che sono ancora libera di pensare che sia una testa di cazzo.

Eloisa ha detto...

Ah, ma Langoni è lo stesso di quell'articolo aberrante sulle donne che non fanno figli perché troppo erudite! Lo avevi letto? O ti manca, questa perla? :P

Rita ha detto...

Ciao Eloisa,
sì, sì, conosco quell'articolo, sono una lettrice "devota" di Langone. :-D

Ma mica solo quello... tu non leggi le sue "preghiere"? Vedrai che perle... vedrai... :-D

Volpina ha detto...

Solo io evito di leggerlo per non beccarmi una denuncia per diffamazione e insulti troppo elaborati?
Perchè quando leggo le sue stupidaggini (e le leggo solo per capire di cosa parli tu Biancaneve) mi vengono in mente i più begli insulti mai sentiti prima XD...
c'è da dire che le sue opinioni sono discutibilissime eh, su ogni fronte.

Rita ha detto...

Le sue opinioni sono più che altro non-opinioni, visto che si limita a ripetere a pappagallo passi del Vecchio Testamento (ovviamente interpretandoli come gli conviene).

Comunque se dici che è omofobo, sessista, maschilista, xenofobo mica lo diffami, è lui stesso che si dichiara così (sempre con il beneplacito bibbiesco).

In quanto agli insulti, se dovesse stare a denunciare tutti quelli che lo insultano... ah, starebbe fresco, non gli basterebbe una vita. :-D