lunedì 17 settembre 2012

Un mare di sofferenza

Reblogged da AnimalStation.

Il dolore e la paura negli animali marini.

La distanza emotiva che divide l’animale umano dagli altri animali è più che mai evidente nel caso dei pesci. Non infrequentemente, persino chi, spinto da compassione, rifiuta di nutrirsi delle carni degli animali terrestri, continua tuttavia a nutrirsi degli animali marini.

Continua qui.

(Per tutti quelli che mi dicono, mi hanno detto e continueranno a domandarmi: ma nemmeno i pesci mangi? Ma i pesci mica soffrono...)

6 commenti:

Alessandro Cassano ha detto...

caso tipico: entro in un bar e chiedo un tramezzino vegetariano.

"abbiamo questi col tonno, oppure questo con i gamberetti".

"Ah, ottimo. E dove li coltivano, questi gamberetti?".

Rita ha detto...

beh, a me hanno detto anche: "ma nemmeno il prosciutto mangi? Il prosciutto mica è carne".
Oppure (tempo addietro ci scrissi pure un post): "ma nemmeno il pollo mangi? Il pollo è un animale stupido".

Che vuoi fa? Certa gente c'ha le patate in testa al posto dei neuroni.

Martigot ha detto...

Gli abitanti del mare sono proprio l'ultima ruota del carro, non c'è dubbio, tra le più sventurate vittime dello specismo.
Tra l'altro, la pesca, se ci pensi, in quanto "hobby", non viene praticamente mai condannata come la caccia ad animali di terra. In realtà però è la stessa identica cosa, è caccia tale e quale, è crudeltà tale e quale.
A me una cosa che proprio mi stringe sempre il cuore è vedere delle immagini di pescatori amatoriali tutti tronfi con tra le mani uno di quei grossi pesci che fino a poco prima nuotavano nella semioscurità vicino al fondale, e ora se ne stanno tra le mani di quei tizi, boccheggianti...

Non so se conosci un film, Leviathan, che è stato presentato quest'anno al festival del cinema di Locarno e che a quanto ho letto è un documentario sulla pesca, in cui è stata proprio documentata la sofferenza dei pesci catturati da questo peschereccio...solo la recensione mi ha fatta stare male...forse se lo avessi visto sarebbe stata la volta buona che chiudevo definitivamente con il salmone (singh).

Rita ha detto...

Ciao Martigot,
sì, ho sentito parlare di questo documentario, ma non penso che lo vedrò, tanto io non ho bisogno di essere convinta, lo so già che soffrono, poveri animaletti sfortunati. :-(

Comunque è verissimo che nell'immaginario delle persone la pesca è considerata meno cruenta della caccia, ma è assurdo, si tratta esattamente della stessa cosa, o si caccia per boschi, o si caccia per mare, sempre caccia è. Anzi, i pesci soffrono ancora più a lungo rispetto all'animale cui si spara, vengono tenuti fuori dall'acqua a boccheggiare fino a che non muoiono soffocati, sui pescherecci spesso li spellano ancora vivi... guarda, lasciamo stare va.

Io fossi in te però il documentario lo guarderei, così chiudi anche con il salmone, via... pensaci. ;-)

Riccardo ha detto...

ho appena visto il trailer di leviathan, è un po' allucinante come trailer ma credo che il film sia molto interessante (per la causa animalista intendo), ma purtroppo non credo che sarà un film che girerà molto nelle sale, direi un film piuttosto sperimentale, spero comunque di riuscirlo perlomeno a vedere in qualche modo.

Rita grazie per l'articolo, spero lo leggano in molti!

Rita ha detto...

Ciao Riccardo,
purtroppo questi documentari non hanno mai una grossa distribuzione nelle sale però è anche vero che oggi con internet un minimo di condivisione la si riesce a fare.
Poi cerco anche io il trailer, sono curiosa a questo punto.

Grazie a te per i tuoi sempre ottimi articoli, ne metterò sicuramente altri.