giovedì 25 aprile 2013

Paura della morte: istruzioni per l'(ab)uso





In realtà il vero terrorismo psicologico è quello di chi in questi giorni sta cercando di intimorirci e vorrebbe metterci a tacere. 
Noi vogliamo solo mostrare ciò che avviene dentro i laboratori affinché il dibattito possa essere aperto a tutta la comunità.
Non ci stiamo a che una parte del sistema - quello relativo alla sola comunità scientifica - possa direzionare le scelte etiche di tutti impedendoci di esprimerci poiché non saremmo preparati in materia.
Certamente pochi di noi hanno una preparazione scientifica tale da stabilire se la sperimentazione sugli animali sia utile e davvero necessaria oppure no, ma ognuno di noi ha invece il diritto di porre confini di tipo etico intorno alla liceità di questo o quell’atto.
Sempre più studi ci mostrano la capacità degli animali di provare emozioni complesse e di soffrire dolore, anche psicologico, esattamente come noi e non possiamo lasciare che sia il solo potere scientifico a decidere della sorte di migliaia di esseri senzienti.
Il potere che ruota intorno alla scienza medica, con i suoi dogmi, può essere accostato a quello che il sacerdote e la religione da sempre esprimono nei confronti dei credenti, strumentalizzando e facendo leva sulla paura più grande dell'essere umano: quella della morte.
Ci si affida ai dogmi della scienza per scongiurare la morte fisica, così come ci si affida al sacerdote per scongiurare quella dello spirito.
Nell'uno e nell'altro caso le persone semplici vengono tenute a distanza e messe a tacere con la scusante che solo ai vertici della sapienza (medica e religiosa) spetti prendere certe decisioni; ricordate che un tempo le messe venivano dette in latino affinché il volgo non potesse comprendere e anche per meglio investire la figura del sacerdote di un ruolo di sacralità indiscutibile e inaccessibile ai più? Ricordo a tal proposito un simpatico e sintomatico annedoto: i fedeli al momento della recitazione del passo in cui si diceva “sursum corda” solevano mettersi le mani intorno alla gola, convinti che tale frase fosse un monito a non commettere peccati, altrimenti sarebbero stati puniti con l’impiccagione. Ovviamente al potere religioso faceva comodo lasciare i fedeli nell’ignoranza per meglio poter continuare a incutere in loro quel timore che da sempre le persone semplici provano verso ciò che non conoscono e che avvertono come oscuro e sacro, attribuendosi un'autorevolezza che non può essere in alcun modo messa in discussione. 
E ancora oggi, quanti di voi, nel tentativo di interpretare passi della Bibbia si son sentiti rispondere che solo agli esperti esegeti e studiosi delle sacre scritture spetti tale compito? 
La stessa autorevolezza viene oggi attribuita alla scienza medica, il cui potere non si osi mettere in discussione.
Di fatto sia la religione che la scienza (sebbene la prima si basi su assunti indimostrabili, la seconda su evidenze empiriche) derivano dal pensiero magico primitivo, ossia dal tentativo di manipolare la natura. Va da sé che i capi religiosi primitivi avevano un potere enorme, lo stesso che gli ha poi permesso di sottomettere gli uomini. "Per diventare controllabili, gli uomini dovettero imparare a ubbidire e sottomettersi e, per sottomettersi, dovettero credere nel potere superiore - fisico e/o magico - dei loro capi" (Marco Maurizi in "Al di là della natura - gli uomini, il capitale, la libertà").

Dello stesso Potere, in quanto è nelle loro mani che rimettiamo la nostra vita, si avvale oggi chi rappresenta la scienza medica ufficiale (ricercatore o medico generico che sia). Un Potere che nei confronti di migliaia di esseri senzienti, gli animali, è fisico, reale, e nei confronti di tutti noi, psicologico. 
Certamente starebbe a chi ha nelle mani questo Potere farne un buon uso, ma purtroppo, a giudicare dall'arroganza che spesso mostrano tali Soloni della scienza e la maniera in cui liquidano con sufficienza - tacciandoci di ignoranza e fanatismo - il nostro diritto di voler difendere i più deboli, spesso si trasforma in ab-uso; ci si approfitta della riverenza e soggezione che noi comuni mortali abbiamo nei confronti di chi ha il potere di curarci le malattie e così di scongiurare la morte.
 
Trovo sinceramente disgustosa la strumentalizzazione della paura della morte che la scienza medica ufficiale mette in atto nel convincere la massa che sia necessario “sacrificare” “alcuni” topi per salvare vite umane (e anche qui notare la frequenza con cui si ricorre a tale termine, di chiara matrice religiosa e che sottointende, nella sua etimologia originaria, che gli animali siano ben felici di lasciarsi uccidere per noi, mentre sappiamo bene che qualsiasi essere senziente scapperebbe a gambe levate dai laboratori e quanto si minimizzino sempre i numeri delle vittime).
Inoltre questi Professoroni affermano che non si farebbe vivisezione, bensì "ricerca e studi", sperando con ciò di mettere a tacere le coscienze di chi qualche scrupolo in fondo se lo fa (oltre agli animalisti e antispecisti intendo). In realtà – discussione sull’appropriatezza o meno di un termine o dell’altro (ma sappiamo che oggi vivisezione può essere impiegato tranquillamente nella sua estensione semantica, come riportano anche le enciclopedie più autorevoli) – quella che i ricercatori e pro-SA chiamano “ricerca e sperimentazione animale” include esattamente tutti quei test e quegli esperimenti sugli animali – alcuni anche dolorosissimi e condotti senza l’impiego di anestesia, in quei casi in cui ne inficierebbe i risultati – che noi riteniamo indegni di un paese che voglia dirsi rispettoso dei più deboli e indifesi.
Dunque, riassumento: strumentalizzazione della paura della morte; alone di sacralità che circonda il medico e il ricercatore/vivisettore – colui che ha il potere di combattere la morte, almeno temporaneamente, ma sappiamo quanto sia illusorio pensare che dare la morte possa scongiurare la propria, ne scrive magnificamente Don DeLillo in alcuni passaggi di Rumore Bianco (ne ho parlato qui); messa a tacere delle persone comuni con la scusante che solo chi ha una formazione scientifica possa permettersi di esprimersi in materia (e invece credo che tutti noi siamo tenuti a decidere del trattamento verso i più deboli e gli oppressi e, in particolare, non sta alla scienza direzionare o imporci l’etica); impiego di termini volti e negare, minimizzare, edulcorare ciò che fanno, oscurantismo quindi su ciò che realmente avviene e su come vengono condotti questi esperimenti nei laboratori, su CHI, sui numeri reali di questo sterminio quotidiano e quindi anche sull’impiego, in definitiva, dei nostri soldi; sostegno dei media, ufficiali o meno. E a proposito di media, c’è pure chi si è spinto, come in questo articolo, al tentativo di  far passare l’occupazione dello stabulario di Milano – azione di disubbidienza civile – per un attacco terroristico, quando, per attacco terroristico, si intende un’azione volta a mettere a repentaglio, danneggiare e/o  a minacciare l'incolumità delle persone e condotta con l'ausilio di armi (armi classiche, armi chimiche, bombe e quant'altro), mentre nel caso dell’occupazione dello stabulario ci sono state cinque persone che hanno occupato uno stabile, a volto scoperto, senza armi e che non hanno né ferito, né minacciato nessuno. Questa, a casa mia, è diffamazione. Imputare a qualcuno un reato che non ha commesso, è diffamazione bella e buona. Da quando occupare uno stabile è terrorismo? Dunque i giovani che occupano le università o i poveracci che occupano le case sarebbero dei terroristi?

Tutto ciò conferisce alla medicina ufficiale un Potere enorme, pari solo a quello che il Potere religioso ha esercitato per secoli, nel cui nome sono state “sacrificate” migliaia di vittime. Di fatto la Scienza è la nuova Religione.
Ma non dobbiamo dimenticarci che il nostro è un paese laico e che ogni cittadino ha il diritto di decidere se sia giusto o meno “sacrificare” la vita di molti per salvare la propria pellaccia.
Ma che progresso è quello ricercato sul sangue di vittime innocenti?

9 commenti:

Giorgio Cara ha detto...

Qualcosa di sinistro.

Rita ha detto...

:-D
Di mooolto sinistro.

InLeagueWithSeitan ha detto...

Mi ripeto, ma veramente sono totalmente d'accordo con te in ogni punto del tuo discorso.
Giusto stamattina mi sono messa a guardare i video dell'occupazione dello stabulario e ho voluto leggere i commenti. Ma la gente sta male! Senza sapere NULLA, senza chiedere cosa stessero facendo, quali fossero le loro intenzioni e le loro motivazioni hanno riempito lo spazio dei commenti con offese, pure pesanti, ingiurie, MALEDIZIONI, cose cattivissime e meschine da popolino bigotto quali sono, ma mi ha colpito soprattutto una cosa: da quei commenti trasudava una feroce rabbia da caccia alle streghe proprio. Ne ho visti tantissimi di commenti contro gli animalisti, ma questi ti giuro mi hanno veramente fatto rimanere male per l'aggressività, l'odio e la rabbia particolarmente aspri. Ma proprio, di una cattiveria assurda! E poi hai ragione a paragonare il loro atteggiamento da Superuomini Professoroni Eletti che sembra detengano la verità assoluta, perché di tutta la gente che ha offeso pesantemente gli animalisti del video, nessuno ha neanche provato a chiedere spiegazioni. Come se avessero visto tutte le loro certezze assolute frantumarsi, negli occhi (per quello che posso percepire da un commento virtuale) hanno il fuoco dell'indignazione della Santa Inquisizione contro gli eretici.
Ma c'è una cosa fondamentale, come hai sottolineato anche te precedentemente, questa non era un'azione in incognito stile ALF, erano tutti a viso scoperto!
E non hanno danneggiato assolutamente niente!

InLeagueWithSeitan ha detto...

p.s. = sono venuta a conoscenza del blog di tale Costanza Miriano e me lo sto leggendo ora attratta da quell'inspiegabile attrazione che si hanno per le cose bizzarre.
all'inizio non sapevo se ridere o se piangere, mi sa che leggendo gli abomini che posta (E CON CHE SUPPONENZA ANCHE) avrò gli incubi, però meno male non sono nata sottoforma di uno dei suoi figli. Perché io con mia madre ho i miei problemi e tutto, ma con una come lei finivo eroinomane.

Rita ha detto...

Ciao SuperCoven :-)

Abbiamo osato toccare il sistema e si sa che questo non è permesso.

Inoltre la rivoluzione culturale che proponiamo noi assomiglia veramente a quella copernicana, nel senso che scardiniamo tutte le certezze su cui si basa la società e il potere costituito.
Questa reazione che hanno avuto i baroni della medicina ufficiale è sintomatica e, ti dirò, anche positiva perché significa che ne abbiamo toccato i centri nevralgici.

Ahhahhha hai scoperto il fantastico mondo di Costanza Miriano. Buona lettura delle sue perle. :-)
(anche a me fanno pena i suoi figli, indottrinati fino allo sfinimento).

Baci.

Emanuele G ha detto...

Non mi metto a leggere l'articolo linkato per non mandarmi il fegato in malora subito di mattina, dal titolo posso solo pensare ad una grandissima malafede, e/o ad un arroccamento su posizioni francamente insostenibili (terrorismo???)

In ogni caso faccio una riflessione da due soldi: gli amici della ricerca medico-farmacologica dovrebbero (se non l'hanno già fatto) forse domandarsi perché nessuno ha mai mosso un dito per contestare lo studio di un matematico che dimostra una congettura, di un fisico che postula l'esistenza di una particella fino a quel momento ignota (ok la chiesa ha processato e imprigionato Galileo nel 1600, ma qui si parla di fanatismi infatti...), di un chimico che scopre l'isotopo di un certo elemento, mentre ci sono persone (molte persone!) delle più disparate provenienze sociali e culturali che si prendono la briga di protestare, alzare la voce e perfino mettere in piedi atti di "disubbidienza civile" rispetto a quello che fanno loro.

Rita ha detto...

La tua riflessione è corretta e assai pertinente.
Sai perché non si fanno questa domanda? Perché gli sembra assurdo che noi si voglia difendere dei topi, conigli, cani, gatti ecc. Non ci arrivano, semplicemente.
Non si rendono conto della portata della nostra lotta, di cosa voglia dire per noi abolire lo sfruttamento di migliaia di esseri senzienti e della giustezza etica della rivoluzione culturale che stiamo proponendo.

Comunque i tipi sono veramente squallidi. Sai cosa ha scritto l'autore dell'articolo sulla sua bacheca di FB? Questo: "E' ora che la politica cominci a prendere sul serio e a reprimere, con la forza se è necessario, il nuovo brigatismo animalista di matrice clericale".

Ora, al di là di tutto, mi spieghi cosa vuol dire "brigatismo animalista di matrice clericale"?
:-D Roba da matti.

Ma poi, "reprimere con la forza", e scriverebbe su una rivista che si chiama Qualcosa di sinistra? Vabbè che esiste anche una sinistra autoritaria, ma insomma... certi toni sono tipicamente fascisti.

Emanuele G ha detto...

"brigatismo animalista di matrice clericale" è fantastico di per sé, ma ancora di più alla luce del fatto che molti antispecisti/animalisti sono atei e la maggioranza è molto critica nei confronti delle istituzioni religiose!!!
Mi viene da ridere a leggere certe cose perché è lampante la non-comprensione del fenomeno e la mancanza di ragionamento critico su ciò che si discute.

"Reprimere con la forza" è un'altra gemma da incorniciare che faccio fatica a comprendere come, nel contesto in cui si colloca, possa eludere chi l'ha scritta.

Bisogna proprio dedurne che "non ce la fa" come si dice dalle mie parti!

Rita ha detto...

E pensa che l'autore di questa gemma scrive su un sito politico che si chiama: Qualcosa di sinistra.

Fare appello alla repressione con la forza a me ricorda piuttosto certe atmosfere reazionarie, ma tant'è.