venerdì 10 ottobre 2014

Torture da medioevo? No, avvengono ancora oggi!


E pensare che ci sarebbe persino chi sostiene che "la vivisezione non esiste più". 
Forse il problema è terminologico, ma certamente non semantico perché di esperimenti su animali vivi vengono fatti in continuazione.
I pro-test, ossia gli studenti, medici, scienziati, ricercatori stessi, ma anche gente comune a favore della vivisezione, sostengono che nei laboratori si bada a far soffrire gli animali il meno possibile e che un veterinario è sempre presente per assicurarsi che vengano rispettati gli standard sul cosiddetto "benessere animale".

Allora mi spiegassero come mai, ancora oggi, nel 2014, nei laboratori di uno Stato considerato civilissimo e avanzato, si conducano esperimenti di questo genere, meglio sarebbe definirli orrori.

Vorrei che tutte le persone che sostengono la sperimentazione animale (se proprio non vogliamo chiamarla vivisezione, anche se il termine è riportato come sinonimo in tutte le principali enciclopedie e dizionari italiani e stranieri) guardassero questo video fino alla fine e avessero il coraggio di immaginarsi, anche solo per un momento, al posto di queste creature e poi che venissero qui sotto a spiegarmi come si faccia a giustificare una simile tortura. Troll esclusi, si intende. 

Peraltro, i conducenti di tale esperimento, anche detti scienziati, farebbero prima ad osservarsi allo specchio per trarne conclusioni sugli effetti della follia e delle malattie psichiche; ne trarrebbero sicuramente risultati più interessanti. Soprattutto sulla totale assenza di empatia. 

Posso comprendere tutto, chi mangia carne perché nella nostra cultura improntata sull'ideologia del carnismo (per usare le parole della Joy) lo considera "normale e naturale", chi ha pregiudizi morali sugli animali non umani ecc., ma non chi difende e giustifica la vivisezione in quanto la tortura, in ogni tempo e luogo, è sempre stata considerata disumana. 
Il bello è che la si giustificherebbe per apportare presunti benefici alla specie umana, non rendendoci conto che praticandola ci si allontana da qualsiasi idea di umanità che auspicheremmo di voler raggiungere. 
Rendiamoci quindi conto che più ci allontaniamo dalla nostra animalità - ossia dal riconoscimento che siamo tutti individui animali presi nella rete del tempo e dello spazio - e meno coltiviamo quella parte nobile di noi stessi che potrebbe caratterizzarci. Infine, quel che conta, non è poterci definire superiori o inferiori, ma rispettarci nella diversità di specie.

3 commenti:

Giovanni ha detto...

Da qualche parte ricordo di aver letto una definizione di tortura come di "infliggere dolore e mutilazioni sul corpo di un individuo, allo scopo di ottenere informazioni". Esattamente la stessa cosa della vivisezione (che non mi rassegnerò MAI a chiamare sperimentazione animale, come piacerebbe ai vivisettori. La definizione, per brevità, non si addentra sull'evenienza che queste informazioni possono benissimo essere false o pilotate. Esattamente come per la vivisezione. Chiunque direbbe qualunaue cosa sotto tortura. Pur di sottrarsene. Agli Animali vittime della vivisezione, non è concessa nemmeno questa flebile speranza. Loro vengono torturati senza scampo, fino alla morte.

Lo scempio di vite e corpi, che vengono sfigurati e strappati, prima di venire uccisi, è qualcosa di profondamente crudele, che mi imprime una tristezza e allo stesso tempo una rabbia indescrivibili.
Prendere una vita e farla a pezzi, sprecandone, sperperandone, spargendone via ogni bellezza, ogni desiderio, come se fosse una bambola, un oggetto (ed è così che vengono considerati, intesi e percepiti gli animali prigionieri dei laboratori, dai loro aguzzini) è qualcosa per il quale non riesco trovare parola grande abbastanza per contenerne l'orrore nefasto e spietato e arrogante.

Giovanni ha detto...

questo video ha fatto paura a a tutti .... :( e nessuno ha voluto scrivere alcunché a commento....

Rita ha detto...

Giovanni caro, secondo me non l'hanno neanche guardato.
La gente non vuole sapere, preferisce illudersi che gli animali siano trattati bene e che la vivisezione non esista più.
O che le piume di oca finiscano dentro i piumini per puro caso...