martedì 13 gennaio 2015

Fermare Green Hill: il libro


Mi ero ripromessa di scriverci una recensione più articolata, lo farò sicuramente appena trovo un attimo di calma, ma intanto volevo consigliare questo libro stupendo a chiunque volesse saperne di più sulla campagna - di pochi, ma determinatissimi attivisti - che hanno saputo man mano coinvolgere e trascinare una folla di persone sempre più numerosa fino ad arrivare alla chiusura di quel lager chiamato Green Hill.
Un libro che tutti coloro che si interessano di liberazione animale dovrebbero leggere perché non solo racconta come si possono raggiungere risultati concreti partendo da un sogno, da un'idea - se le motivazioni sono forti e lo scopo è chiaro - e aiuta a capire gli errori da evitare, come comunicare, quando e se comunicare con i media, ma è anche un invito esplicito all'azione diretta, l'unica in grado di salvare veramente individui senzienti. Ovviamente non si agisce a caso, bisogna saper usare la testa, muoversi con intelligenza e determinazione.
Leggendo queste pagine ho provato rabbia, dolore, commozione, gioia. Persino ora, mentre ne scrivo, rivivendo le scene e i momenti di questa campagna - raccontati con uno stile a tratti asciutto, a tratti lirico, ma senza mai scadere nella retorica del sentimentalismo - mi vengono i brividi e le lacrime agli occhi.
Racconta i retroscena, quello che i media non vi diranno mai, ma soprattutto la lunga strada, tutta in salita, di questa campagna i cui echi mediatici sono giunti quando in realtà era già in piedi da diversi anni. Dietro c'è stato un lavoro enorme, un lavoro di cui pochi sono al corrente. E che penso meriti di essere riconosciuto.
Racconta di quella mattina in cui gli attivisti salirono sul tetto di uno dei capannoni di Green Hill, resistendo al freddo per tutto un giorno e una notte e fino al giorno dopo ancora - nelle orecchie i latrati di disperazione dei cani; racconta delle tante promesse da parte delle istituzioni (regioni, asl locali ecc.), mai mantenute; racconta delle marce, dei cortei, dei presidi, delle fiaccolate, del lavoro fatto perché la campagna, da locale che era, divenisse di portata nazionale e si imponesse all'opinione pubblica, sollevando il più acceso dibattito sulla sperimentazione animale che ci sia mai stato nel nostro paese.
Infine, se quel giorno tante persone, non solo in Italia, ma anche all’estero, hanno applaudito commossi al gesto di quei cuccioli innalzati verso il cielo oltre il filo spinato, è grazie a quel lavoro, grazie alla capacità di questi attivisti di aver saputo far conoscere al mondo una realtà - quella del lager Green Hill - di cui nemmeno gli abitanti stessi di Montichiari erano a conoscenza: perché quel luogo di sfruttamento e morte, come tanti altri, era solo un edificio anonimo, nascosto in cima a una collina e c'è voluto coraggio, sudore, intelligenza e tanta, tanta determinazione nel far vedere a tutti l'orrore che conteneva e per trasformare un sogno di pochi in realtà.
Il libro racconta poi anche della grandiosa azione di disobbedienza civile che c'è stata l'anno successivo: l'occupazione dello stabulario della facoltà di farmacologia di Milano. Azione che ha di nuovo portato sotto i riflettori e in luoghi accademici e non il dibattito sulla vivisezione, ma che, soprattutto, ha permesso di liberare, dandogli un'esistenza vera, degna d'esser tale, tanti topini e Alfio, il bellissimo coniglio bianco adottato da una splendida persona, di cui da quel giorno non faccio che seguire le gesta.
Che tutto quanto è raccontato in questo libro ci sia d'esempio. Come recita il motto degli ALF: "se non tu, chi? Se non ora, quando?".

6 commenti:

Giovanni ha detto...

Ecco un libro da leggere davvero. La tua segnalazione - qualcosina di più di questo, direi - è preziosa.

Rita ha detto...

Sono sicura che lo apprezzerai molto. :-)

Giovanni ha detto...

Chi è l'editore, dove posso trovarlo? Ho riletto il tuo post, è davvero mi hai messo in corpo la voglia di leggerlo. Credo che sia un documento importante oltre che molto emozionante.

Rita ha detto...

Caro Giovanni, credo che sia un libro autoprodotto, lo puoi ordinare direttamente a loro. Ti riporto quanto ho trovato su un sito: "Ricordiamo che il libro, per chi non riuscisse ad acquistarlo alle serate che via via il Coordinamento Fermare Green Hill organizzerà nei prossimi mesi in diverse città, può essere anche ordinato per posta via mail al costo di 10,00 € + 2,00 € per le spese di spedizione a questo indirizzo: fermaregreenhill@gmail.com e che tutto il ricavato verrà utilizzato per le spese legali dei procedimenti penali a carico dei ragazzi del Coordinamento, che con generosità e coraggio, hanno messo a repentaglio la propria libertà per quella degli animali.".

Prendilo, sono soldi ben spesi.

Giovanni ha detto...

Cara Rita, ci voleva il Mi veg, e la tua indicazione di persona. Ho letto il libro in due giorni. Lo,sto ancora sfogliando, andando a rileggere alcuni passi. Quelli che mi hanno commosso, sorpreso e indignato, quelli che mi hanno fatto arrabbiare e provare pietà , compassione.

Rita ha detto...

Caro Giovanni,
non avevo dubbi sul fatto che ti avrebbe suscitato queste diverse emozioni, rabbia e commozione insieme e che lo avresti divorato. ;-)