martedì 17 maggio 2016

L'annosa questione delle uova e delle galline libere


L'altro giorno mi telefona la compagna di mio cugino e mi dice: è vero che voi vegani le uova le mangiate quando sono di galline libere e non sfruttate?
Questione annosa che ogni tanto spunta fuori e su cui vorrei esprimere la mia opinione.
Premesso che non si possa definire cosa si intenda realmente per veganismo basandosi su casi limite e del tutto eccezionali, proverò a sintetizzarne i contenuti, ovverosia:

- il veganismo non è una dieta, ma una prassi individuale di tipo etico che deriva da una presa di posizione contro lo sfruttamento degli animali e, come tale, si configura anche come testimonianza del fatto che sia possibile vivere senza mangiare, schiavizzare, uccidere ecc. gli altri animali;

- come tale è parte di una teoria molto più ampia e complessa che si chiama antispecismo e che appunto mette in discussione il nostro rapporto con gli altri animali basato su una logica di dominio e sfruttamento; ma non solo: l'antispecismo mira anche a ridimensionare il nostro ruolo sul pianeta e a ridefinire il concetto di umanità stesso così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi;

- non è un fine, purtuttavia ha tra i suoi effetti più immediati quello di mostrarci la realtà che ci circonda da una prospettiva diversa, così che quelli che fino a poco tempo prima consideravamo prodotti (carne, pesce, uova, latte, formaggi ecc.) o macchine produttrici di qualcosa (galline, mucche ecc.) vengano finalmente visti per quello che sono nel pieno superamento dell'ideologia carnista: individui senzienti e pezzi e secrezioni del loro corpi;

- in quest'ottica rivoluzionaria, un uovo semplicemente non è più visto come un qualcosa da mangiare, come prodotto, cibo, ma come parte biologica appartenente a un altro individuo. Perché mai dovrei considerare interessante la secrezione biologica di un altro individuo? E, come prova che mangiare uova o bere latte di altri mammiferi sia solo un'abitudine culturale improntata a una logica di dominio e sfruttamento c'è quella che mai ci verrebbe in mente di andare a prendere, che so, le uova di una rondine o di un piccione o di un qualsiasi altro volatile, così come non berremmo mai il latte di una cagnolina, gattina o di un maiale;

Dunque, un vegano che è diventato vegano per etica, quindi per i motivi di cui sopra, non mangerà mai le uova di una gallinella, nemmeno se questa è stata adottata e vive libera nel suo giardino.
Così come non mangerebbe le uova di un piccione deposte sulla grondaia del suo palazzo.
Semplicemente, le uova non sono più considerate un prodotto, un alimento e gli altri animali non sono più considerati nell'ottica di qualcuno che possa produrre qualcosa per noi.
Inoltre, attenzione a questi discorsi sulle uova di fantomatiche galline libere! La gente comune che si sta interessando al veganismo non vedrà l'ora di poter affermare che le uova di galline allevate libere si potranno mangiare tranquillamente, mettendo così a tacere la coscienza senza aver fatto nulla per portare aventi proprio ciò che è il fulcro della nostra battaglia: combattere il profitto delle aziende ottenuto sulla pelle di altri individui senzienti.

2 commenti:

Edo ha detto...

Spiegazione chiara di fronte un'obiezione che troppo spesso vuole ridurre una scelta seria ad un bizzo da nemmeno prendere in considerazione.
Come spesso succede quelli che fanno più danni sono gli entusiasti senza coscienza.

Rita ha detto...

Esattamente.
Tanti, troppi, ultimamente stanno abbracciando il veganismo senza avere cognizione della sua implicazione etica, il che significa che lo fanno per moda, curiosità o altro. Va benissimo, per carità, ci si avvicina a tante questioni per i più disparati motivi e poi non è detto che non approfondiscano, però troppa confusione non aiuta la nostra causa, ossia la causa degli animali.