martedì 28 marzo 2017

Sorella mucca


Ieri sera, durante la terza puntata di Animali come noi, la trasmissione inchiesta di Giulia Innocenzi, si sono viste immagini molto dure che raccontano la vera realtà della produzione di latte.
Per quanto tempo le persone continueranno a pensare che le mucche producano latte semplicemente mangiando erba? Non credo ancora per molto. 

Vedere queste sorelle di altre specie così manipolate, schiavizzate, sfruttate fino allo sfinimento e poi eliminate dopo uno, due, massimo tre anni causa incapacità di reggersi in piedi per la troppa usura del loro corpo (l'allevatore ha usato la parola "riformare", termine usato anche nelle dittature e nelle opere del famigerato Marchese de Sade per dire "uccidere"), mi ha fatto provare una grandissima rabbia. 
Rabbia che, come sempre, incanalerò al massimo in determinazione per lottare contro questa assurda ingiustizia.

Ieri mattina c'è stato anche il 28° presidio NOmattatoio durante il quale, guarda caso, siamo riusciti a filmare un camion carico di mucche. Qui il video. Oltre a un altro (questo il video) carico di agnellini e pecore che urlavano in maniera straziante.


Chi mangia gli animali e i prodotti del loro sfruttamento è spesso ancora molto ignorante, nel senso che ignora la vera realtà degli allevamenti, dei tir carichi di animali, dei mattatoi. Ma questa realtà sta per uscire sempre più allo scoperto. 
Nessun individuo sarà più lasciato solo a morire nell'invisibilità. Non potremo fermare tutto questo in tempi brevi, ma non permetteremo che continui ad accadere per sempre.


1 commento:

Giovanni ha detto...

Ciao Rita, bravissima!
Grazie ai 'potenti mezzi' dell'internet, ieri sera sono riuscito a vedere parte della diretta streaming della trasmissione della Innocenzi. Non ho visto - purtroppo? Perf fortuna? - le immagini crudeli , ma ho potuto sentire le voci beffarde, irrisorie, saccenti degli allevatori, e degli altri, come Vissani, che da questo sistema traggono profitto, e che dunque cercano di difendere in ogni modo, diventando così, orrendamente ridicoli, esponendosi senza rendersene conto, a imbarazzanti (per loro) non sequitur tra argomenti e realtà, tra etica e pratica.
Perciò, tutti gli sforzi nostri devono proseguire.