venerdì 31 agosto 2018

Analogie tra femminismo e antispecismo

Un'altra riflessione che sto facendo in questi giorni è questa. 
Leggendo la storia dei movimenti femministi ci si rende conto di come noi donne abbiamo ottenuto dei risultati solo quando ci siamo unite come movimento politico capace di sollevarsi per fare determinate richieste. Il potenziale di questo movimento politico forte verso cui stavano convergendo le donne oppresse da tutto il mondo (sebbene con divergenze interne perché comunque, per esempio, la maniera in cui erano oppresse le donne nere è diversa da quella in cui lo erano le bianche in quanto le prime subivano una duplice oppressione; ed è così tutt'oggi: le donne migranti che fuggono da regimi totalitari, guerre ecc. sono più oppresse di come lo siamo noi perché oltre al patriarcato devono combattere anche povertà ecc.) non è passato inosservato e così tutto il sistema della classe maschile che detiene certi privilegi ha fatto in modo di dirottare il movimento verso la richiesta di alcune istanze più superficiali: ha concesso un certo grado di libertà di costume alle donne inducendole a credere di essere ormai sulla strada della liberazione e soprattutto ha lavorato per ricondurle a una dimensione di lotta individuale, chiamata "emancipazione femminile". In questo modo il movimento ha perso forza perché gli individui che lottano singolarmente come monadi disinserite dagli ingranaggi di cui invece sono parte, al massimo possono avere l'illusione di fare delle scelte autonome, ma non si rendono conto che queste scelte sono invece pilotate dall'alto e che il loro margine di azione è estremamente limitato.

Ora, se ci pensate bene, la stessa cosa accade al movimento per la liberazione animale. L'unico modo per ottenere dei risultati sarebbe unirci come movimento politico (non partitico) che lotta contro l'oppressione degli altri animali, anche cercando alleati negli altri movimenti che lottano contro la loro specifica oppressione e facendogli capire le radici comuni di tutte le forme di oppressione. Ma il sistema lo sa che questo sarebbe pericoloso e quindi cosa fa? Disinnesca il potenziale esplosivo dell'antispecismo e lo riduce al solo veganismo come scelta individuale, ossia facendo credere che basti fare proselitismo vegano per ottenere risultati, così facendoci perdere tantissime energie e tempo. Ci fa pedalare a vuoto.

Ora, così come il femminismo non si gioca solo nel privato chiedendo al compagno di lavare i piatti, ma facendo richieste politiche forti che erodano e sconquassino le fondamenta, ossia il vero terreno di scontro del potere di controllo dei nostri corpi, allo stesso modo la liberazione animale non si gioca a tavola facendo diventare vegana la zia, ma sottraendo potere a chi trae vantaggio dal loro sfruttamento.

3 commenti:

Erika ha detto...

La società capitalista a matrice puritana protestante ( Max Weber: l Etica protestante e lo spirito del capitalismo

Erika ha detto...

Ogni cosa viene disinnescata e resa ingranaggio

Rita ha detto...

Verissimo. Grazie per aver citato il testo di Weber, lettura utilissima.