lunedì 10 febbraio 2020

Teoria e Pratica

Combattere lo specismo significa combattere il concetto stesso di umanità che si è formato nei secoli in opposizione a quello di animalità. Significa combattere la nostra stessa cultura, tutto il sapere appreso, in modo formale e informale.
Premesso ciò, risulta evidente come sia abbastanza inutile parlare di compassione verso gli animali se prima non si abbattono i pregiudizi culturali sugli animali stessi.

Noi abbiamo il dovere di continuare a ripetere che schiavizzare gli animali (e la schiavitù è nel semplice uso, è implicita nel concetto di usarli) è un'ingiustizia, ma prima dobbiamo smantellare il concetto che abbiamo interiorizzato dell'animale-macchina, oggetto, merce, risorsa rinnovabile. Perché se gli animali sono percepiti come macchine da usare e per produrre qualcos'altro, sarà difficile riuscire a comunicare la portata di questa ingiustizia.

Per smantellare questa idea, questa immagine mentale, questi segni portatori di certi significati - che ci continuano a essere propinati in ogni prodotto culturale, sia intellettuale, che materiale, quindi linguaggio, arte, narrazioni, informazioni, economia, politica ecc. - ci vorrà tempo, e il fatto che ci voglia tempo non deve farci cadere nell'errore di voler imboccare scorciatoie facili.

Non dobbiamo cadere nella trappola della ricerca del consenso.

Affermare: "eh, ma le persone non capiscono, intanto possiamo però dirgli alcune cose più semplici come mangiate meno carne perché inquina" e quindi livellarsi a ciò che essi comprendono oggi degli altri animali (ossia che sono macchine per produrre qualcos'altro o prodotti alimentari e comunque esseri di minor valore rispetto a noi, esistenze sacrificabili per i nostri interessi economici, culinari ecc.) significa impantanarsi in uno stallo mentale, scatenare un corto-circuito, un impasse culturale che di fatto torna utile al mantenimento e rafforzamento dello status quo.

Questi potranno sembrare discorsi fin troppo astratti e teorici, filosofici, ma le buone pratiche dell'attivismo discendono dalle buone teorie.

2 commenti:

Erika ha detto...

Comunque le vendite di carne sono in netto calo in Italia, questo probabilmente è dovuto a questo mix di animalismo, ecologia, salutismo e il risultato finale è: meno animali ammazzati

Rita ha detto...

Sì, ma io parlavo dello specismo, che non consiste soltanto nel mangiare alcune specie animali.