lunedì 23 novembre 2020

Esaltare gli animali: l'altra faccia dello specismo

 Una faccia dello specismo è ovviamente quella di relegare gli altri animali nell'insieme negativo dell'animalità contrapposto a quello positivo dell'umano/umanità. 

L'altra faccia, molto più subdola, è quella invece di esaltare gli animali attribuendogli caratteristiche mitiche o sacre, misticheggianti, simboliche, seppur in un'accezione positiva.

Lo specismo si rivela laddove gli altri animali non sono mai considerati per sé stessi, come individui con un valore inerente relativo ai loro interessi, ma sempre come "altro" - simbolico o magico - che abbia una qualche utilità per noi, effetto di una narrazione antropocentrica. Gli animali come mito della nostra storia, nella nostra storia, quindi, e non come individui, soggetti dotati di una loro individualità a prescindere dal nostro sguardo. 

Esaltare l'animalità è uguale a denigrarla. In ogni caso non si tiene conto della realtà specifica ed etologica degli animali, ma solo di ciò che noi, quasi leggendariamente o basandoci su stereotipi, proiettiamo sulle loro esistenze.

Gli altri animali non sono i nostri spiriti guida, non hanno proprietà divinatorie, non sono in contatto con l'aldilà o altro. 

Gli altri animali vivono in questo pianeta, semplicemente, e quel che gli dobbiamo è rispetto. Non amore, non adorazione perché non sono Dei, ma soggetti in corpi vulnerabili, mortali, esattamente come noi.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Giustissimo.
Interessante notare che questo blog venga attaccato da trolletti patetici che sfoderano tutte le allucinazioni dell'analfabetismo specista; argomenti che applicati ad altri contesti potrebbero permetterci di dire, ad esempio, che l'eterosessismo sarebbe "Naturale" ,- facciamocene una ragione - ed il patriarcato una necessità.
Fai bene a zittire questi elementi, e le loro farneticazioni.

Anonimo ha detto...

Lo stile di quel violento di Stigliano è inconfondibile!

Rita ha detto...

Pure il tuo lo è, caro Vinny P.
Sei prepotente e vigliacco perché non hai nemmeno il coraggio di firmarti. Alla faccia del femminismo. Prepotente e molesto.

Anonimo ha detto...

Attento a non calunniare, postiglione, che in quanto a violenza e fanatismo non hai eguali, nella tua nuova veste specista che ti accomuna ad ogni altro apologeta della violenza sistemica ed ideologica ai danni dei corpi altri, e che ti qualifica. Sei della stessa risma di un pillon, quindi facci un favore, scompari e smetti di stalkerare Rita: con te non vogliamo avere nulla a che fare.

Anonimo ha detto...

Chi è Vinny P? Fai il cognome e coinvolgiamo anche questa persona. Non seguo il femminismo perché tra il lavoro in macelleria e la famiglia non posso seguire più cose. Conosco Stigliano perché tempo fa è venuto sulla nostra pagina ad augurarci di morire mare sul lavoro.

Rita ha detto...

Continui a calunniare. Forse chi è andato ad augurare la morte ai macellai eri proprio tu, nella tua breve fase da antispecista.
E qui chiudo perché sinceramente trovo i tuoi interventi grotteschi.

Anonimo ha detto...

calunniatore,stalker, bulletto, oltre che espressione di quell'umanitarismo che infine rivendica semplicemente la pretesa di farsi a sua volta oppressore , replicando le solite dinamiche ideologiche fondamentaliste di dominio sull'altro da sé, ora non umano; umanitarismo specista che in tutto e per tutte è sì paragonabile al pensiero religioso, fatto com'è di credi e dogmi che necessitano di fallacie logiche atte a "razionalizzare" la violenza; qui assistiamo all'utilizzo di quella ad hominem, l'argomento fantoccio, quella del Nirvana, e ad una abietta strumentalizzazione del concetto di "natura" - questo fanatismo assimilabile al più violento evangelismo sostituisce a "Dio" "Natura" - per non parlare della più totale ignoranza sull' etologia di cui di nutre.
Ma d'altronde lo specismo è un cumulo di immondizia.