mercoledì 13 gennaio 2021

Di polli e avocado

 Sono in un gruppo su Facebook di ricette vegan.

Una persona posta una ricetta per fare dei toast vegani e tra gli ingredienti ci sono pomodori pachino e avocado.

Interviene un utente affermando che non è abbastanza vegan usare avocado e pomodorini perché hanno un costo ambientale elevato. Gli fanno presente che comunque sono avocado coltivati in Italia e che non sempre si riesce ad acquistare a km. 0. Il tizio, piccato, risponde che è ipocrisia e che sicuramente, allora, ha meno impatto ambientale il pollo a km 0 che compra ogni tanto.

Purtroppo si confondono due teorie diverse, quella ecologista e quella antispecista (di cui il veganismo è conseguenza ovvia), finendo per considerare polli e avocado alla stessa stregua, trattandoli come se entrambi fossero alimenti vegetali di cui calcolare l'impatto ambientale.

Il pollo però è qualcosa di più di un semplice coefficiente ambientale di cui calcolare benefici e costi in termini di impatto ambientale, il pollo è un CHI, è un essere senziente e ha quindi un valore irriducibile inerente al suo essere individuo unico.

Sicuramente tra gli argomenti indiretti in favore del veganismo c'è anche quello del minor impatto ambientale rispetto a un'alimentazione basata sul consumo di animali e quindi su allevamenti che consumano risorse idriche, di terreni e inquinano, ma sono appunto questioni secondarie che riguardano gli effetti del veganismo e non la sua definizione, significato e storia.

Il veganismo è una scelta etica di opposizione allo sfruttamento e uccisione degli animali per questioni di giustizia e rispetto e riconoscimento della loro individualità. Degli eventuali effetti positivi si può parlare e discutere, ma mai e poi mai si possono paragonare polli, pesci o mucche a pomodori e carote. 

E no, il presunto pescatore asiatico che pesca con metodi meno invasivi in termini di rispetto ambientale non è più vegano dell'occidentale che compra un burger al supermercato perché sicuramente se si sfruttano, uccidono e mangiano animali NON si è proprio per niente vegani.

E sì, il toast con avocado e pomodori è perfettamente vegan, a prescindere dall'impatto ambientale di pomodori e avocado.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Rita,mi trovo ancora una volta a condividere quanto scrivi. più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto sia sbagliato parlare di veganismo cercando consensi e quindi facendolo passare per una pratica facile che spesso per i più si riduce al cambio di abitudini alimentari.proprio oggi leggevo di una azienda americana che produce cibo Vegan che ha offerto una somma di denaro (cospicua),non ricordo bene a chi ma non è importante,per "provare" ad essere vegano per tre mesi.
Tristezza infinita,per gli Animali, naturalmente.
Con gli argomenti indiretti si è un po'meno antipatici,meno "estremisti"come spesso ci viene detto ,ma se quello che cerchiamo è il consenso verso la nostra scelta forse di veganismo abbiamo capito bene poco.

Rita ha detto...

Ciao, esattamente, sono scorciatoie che alla lunga riportano al punto di partenza. Non a caso le statistiche ci dimostrano che chi diventa vegan per motivi di salute, per dimagrire o altro, senza che abbia compreso e accolto la motivazione antispecista, poi ritorna a mangiare animali e derivati.
Purtroppo i social hanno una capacità di diffondere anche i messaggi non corretti, per esempio su Instagram è pieno di influencer che parlano di veganismo per motivi di salute o che, ancora peggio, parlano di lana etica, uova etiche e allevamenti sostenibili.
Il consenso immediato non sempre si traduce poi in cambiamento effettivo della società. Il vegan ridotto a fenomeno di costume perde il suo potenziale di lotta di giustizia sociale per liberare gli animali dal nostro dominio.

Sergio Pellegrini ha detto...

Veramente, è sempre più ridotta a pratica elitaria,salutista,modaiola e così via. tristemente quasi sempre per causa di coloro che si dichiarano vegani.il consenso immediato non solo non sempre si traduce poi in cambiamento effettivo della società ma spesso gioca a favore chi di cerca di trarre profitto con commercializzazione di prodotti definiti vegani. Sarebbe bello che chi sceglie il "Vegan"mettesse al primo posto la lotta di giustizia sociale a favore degli altri Animali.
Saluti antispecisti
Sergio

PS:scusa per il precedente commento dove non sono riuscito a firmarmi,mi è sparito il commento e non l'ho più recuperato