tag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post143973672404434700..comments2024-01-17T18:29:18.801+01:00Comments on Il Dolce Domani: Di forma, contenuto e sciatteria linguistica (ma anche di animali, come sempre).Ritahttp://www.blogger.com/profile/00874321717208230301noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-652693255900588182017-04-04T21:06:52.715+02:002017-04-04T21:06:52.715+02:00... Perciò, credo, non è un po' come per la mu...... Perciò, credo, non è un po' come per la musica - o la pittura, o il giocare a tennis, o il cucinare bene i dolci - una questione di basi? Se prima imparo e faccio mie le basi - grammatica, o solfeggio, o dritto e rovescio, o quanta farina e come si impasta - poi dopo potrò accrogermi di avere tanti vantaggi: comprendere bene ciò che leggo (quindi, anche, magari, riuscire a non cadere nelle trappole di ideologie, propaganda, contratti, ecc), formarmi un pensiero mio e riuscire a comunicarlo, a raccontarlo, nei modi che preferisco. Perché c'è un punto cruciale che mi piace molto: solo se conosco le regole, posso ignorarle (o piegarle, o cambiarle). E questa è una terza cosa.<br /><br />Infine, penso che la comunicazione per immagini , statiche o in movimento, sia un nuovo linguaggio, non meno ricco e capace di trasmettere 'cose' importanti, e che richiedono altrettanta attenzione. Penso anche che la parola, per gli umani, sia una espressione vocale come i suoni delal siringe degli uccelli, o gli echi dei pipistrelli e dei cetacei, o il vasto e raffinato mondo sonoro dei cani e dei gatti - per non parlare del loro mondo visivo o olfattivo. Quindi? Forse sì, davvero, tralasceremo la parola, e comunicheremo in altro modo, ma saremo animali diversi dagli homo, con tutto quello che questo potrebbe significare - con tutto che sì, è vero, troppo spesso la parola è stata usata come barriera e allo stesso tempo come arma. Già adesso, comunque, potremmo e sapremmo comunicare usando altro dalla parola - è solo che, per chiudere su un tema che meriterebbe di più, non lo sappiamo, o vogliamo o immaginiamo, di fare.Giovannihttps://www.blogger.com/profile/13760090616465822070noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-74241236858122400812017-04-04T20:56:11.717+02:002017-04-04T20:56:11.717+02:00Ciao Rita! Trovo questo post molto interessante, e...Ciao Rita! Trovo questo post molto interessante, e ho seguito anche la discussione feisbucchiana, con tutte le cose scritte, che in parte sono (state) anche la (involontaria) dimostrazione tautologica del tuo ragionamento: ben che vada, a volte, si nota come ci sian discussioni sotto ai post che procedono tra loro come parallele e giustapposte, come se ciascuno portasse avanti un proprio discorso personale, che forse - o forse no - ha a che fare in modo casuale e marginale con l'argomento iniziale, ma che comunque non viene 'ascoltato' con calma né in silenzio. Mi viene in mente in proposito un bel fumetto di Zerocalcare che parlava proprio della opportunità di riflettere prima di postare un commento (dovresti trovarlo facilmente sul suo blog, ma se lo rintraccio, ti metto volentieri il link). E questa è una cosa.<br /><br />La seconda cosa ha a che fare con una mia predisposizione, del tutto personale, perciò quel che dico ha valore del tutto individuale, e magari può non venire compreso o condivido. Intendo dire che io tendo a porre la questione della sciatteria linguistica dal lato di chi scrive, che ha sulle sue spalle una specie di onere della prova. E del quale tendo a preoccuparmi personalmente. Cioè? Cioè: chi scrive sciattamente, anche se sarebbe capace di scrivere bene, lo fa perché è insipiente sul piano della attenzione all'argomento di cui si sta 'occupando', oppure è convinto di avere le idee chiare anche quando non è così. Personalmente, credo che scrivere bene, quindi, sia anhce un test da fre per se stessi, per capire se abbiamo compreso davvero ciò di cui stiamo parlando. Insomma, se non ho chiaro in mente il concetto di cui voglio parlare, non potrò mai scriverne in modo chiaro, comprensibile, ricco, e anche rispettoso di chi mi legge, oltre che di forma, grammatica, sintassi, retorica. Quindi, sia pure da un punto di vista laterale, sono d'accordo in gran parte con te, nel senso che ho provato a spiegare. La forma è il contenuto, o meglio il contenuto riceve slancio dalla forma. E questa è un'altra cosa.Giovannihttps://www.blogger.com/profile/13760090616465822070noreply@blogger.com