tag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post9222048279818960484..comments2024-01-17T18:29:18.801+01:00Comments on Il Dolce Domani: Gay Pride, Europride e dintorniRitahttp://www.blogger.com/profile/00874321717208230301noreply@blogger.comBlogger20125tag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-41531660818064088702013-01-08T16:19:42.318+01:002013-01-08T16:19:42.318+01:00Caro Emanuele,
ti ringrazio tantissimo per esserti...Caro Emanuele,<br />ti ringrazio tantissimo per esserti ricordato di riportarmi le tue riflessioni. <br />Comprendo benissimo cosa tu voglia dire, ci sono quei romanzi nei quali il lettore non riesce a dimenticare l'autore che vi è dietro e a quel punto allora forse conviene leggersi un saggio. In un romanzo, a mio avviso, l'autore dovrebbe saper scomparire per lasciare che i personaggi si animino di una vita propria, tanto da risultare a volte anche diametralmente opposti al pensiero ideologico che sostiene il loro artefice. <br />Beh, sarà una lettura che prima o poi affronterò senz'altro perché, giusto come ricordi tu, ci sono opere che almeno una volta nella vita vanno lette, ma... dopo queste tue impressioni diciamo che ho meno ansia di prima. ;-)<br />Grazie ancora. <br />E ora che leggerai? Ancora un classico o qualcosa di contemporaneo? <br />Io sto ultimando la lettura di una raccolta di racconti di una scrittrice canadese esordiente, una rivelazione devo dire. Ci scriverò qualcosa molto presto, spero domani.<br />Buona giornata e ancora grazie. :-)Ritahttps://www.blogger.com/profile/00874321717208230301noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-74211992169866498112013-01-08T11:21:55.477+01:002013-01-08T11:21:55.477+01:00Cara Biancaneve, come promesso (ogni promessa e...Cara Biancaneve, come promesso (ogni promessa e' debito), ecco il mio commento a Guerra e Pace: come Resurrezione, troppa ideologia. Intendiamoci: Tolstoj ha una capacità di tratteggiare la psicologia dei personaggi che a mio avviso è unica, inarrivabile... neanche Dostoevskij (che pure io preferisco) è così capace di descrivere cosa può passare nella testa di un uomo (mentre certi personaggi di Dostoevskij mi danno l'impressione che dalla loro testa transitino i pensieri di almeno una decina di uomini, tanto sono "densi"). Però... però... stavolta Tolstoj è troppo presente. Mi è venuta in mente, con rispetto parlando, la battuta fatta da Dino Risi a proposito delle pellicole di Nanni Moretti: "spostati, ché devo vedere il film". Ecco, leggendo Guerra e Pace avevo sempre la sensazione che Tolstoj fosse lì di fianco, pronto a interrogarmi chiedendomi: allora? hai capito bene cosa ti voglio dire? prova a ripeterlo...<br />Diciamo che almeno una volta nella vita G&P va letto... ma non ho certamente ansie di rilettura immediataEmanuelenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-23513177389661559892012-09-13T19:16:48.598+02:002012-09-13T19:16:48.598+02:00Ma quali banalità, anzi, ad esempio, guarda caso, ...Ma quali banalità, anzi, ad esempio, guarda caso, Grossman, così come Andrea Vitali, non li ho mai letti, quindi il suggerimento è ben accetto.<br />Del primo soprattutto ho sempre sentito parlare un gran bene, e infatti mi sono ripromessa di leggere proprio alcuni di quelli che citi. E poi anche io faccio spesso letture leggere, ci mancherebbe, l'importante è che la storia mi avvinca, che non ci siano concetti troppo banali e scontati e che ci sia una prosa decente. Dici che non è poco? In effetti... :-D<br /><br />Io invece, pensa, ho trovato Resurrezione superiore ad Anna Karenina, pure se sì, d'accordo con te, troppo intriso di ideologia. Ed in generale a Tolstoj preferisco Dostoevskij, pure se trovo che i personaggi del primo siano più umanamente possibili, mentre D. li usa spesso per portare avanti delle tesi. Non ho ancora mai affrontato Guerra e Pace, ma prima o poi lo farò. Fammi sapere come procedi nella lettura allora.<br /><br />Comunque io (ma come tutti penso) vado a periodi, ci sono quelli in cui leggo tantissimo, altri in cui centellino e seleziono di più. <br />Ora sto leggendo Piero Chiara, un autore ormai quasi dimenticato e invece... che rivelazione alcune sue pagine e che prosa! Lo conosci? Ritahttps://www.blogger.com/profile/00874321717208230301noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-54950914308659487782012-09-13T17:29:50.057+02:002012-09-13T17:29:50.057+02:00Sto leggendo banalità, cara Biancaneve :D
Nel sens...Sto leggendo banalità, cara Biancaneve :D<br />Nel senso che se cercavi qualche suggerimento sfizioso, a giudicare dalla quantità di citazioni letterarie nel tuo blog direi che hai già letto tutto di quello che ho letto io neglio ultimi mesi;)<br /><br />comunque, mi lancio nella fiera delle banalità facendoti l'elenco degli ultimi quattro libri letti<br /><br />Ho cominciato l'estate con "A un cerbiatto somiglia il mio amore", di Grossman. Splendido, se non lo hai letto, te lo consiglio (a me non è piaciuto tutto di Grossman, tutt'altro... anzi, devo dire che certi romanzi, "vedi alla voce amore" ad esempio, mi sono risultati totalmente indigesti; alcuni però mi hanno toccato l'anima: "ci sono bambini a zig zag", "qualcuno con cui correre" e, appunto, "a un cerbiatto somiglia il mio amore")<br /><br />Ho proseguito con "almeno il cappello", di Andrea Vitali. Non certo alta letteratura, ma Vitali secondo me ha un senso del ritmo e forse ancora di piu' del comico, che me lo fa amare tantissimo. E poi, devo dire che ogni tanto mi piace anche sollazzarmi con letturine leggere, di quelle che scorrono via piacevoli<br /><br />Quindi "Rumore Bianco". La cosa buffa e' che anche nel mio caso questo libro è rimasto per mesi perso per casa in attesa di una propria identità. Preso in mano un paio di volte e lasciato dopo poche righe, probabilmente per mancanza del mood giusto (faccio spesso così: siccome leggo esclusivamente per passione, senza nessun tipo di vincolo lavorativo, mi permetto anche il lusso di mollare un libro dopo dieci righe se mal si accorda al mio umore del periodo, o addirittura del momento). Dopo il terzo inizio, passate le prime due pagine, mi sono innamorato.<br /><br />Ora sto leggendo... Guerra e Pace Si vede che il mood era giusto. Non commento, voglio arrivare alla fine. Ti dico solo che ho amato alla follia Anna Karenina, molto meno Resurrezione. Troppa ideologia. <br /><br />Per gli aggiornamenti su eventuali nuove letture temo invece che ci dovremo risentire tra un paio di mesi :D<br /><br />Emanuelenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-84331781150010550842012-09-12T21:13:03.419+02:002012-09-12T21:13:03.419+02:00Sì, sì, quasi sempre le opere filmiche tratte dai ...Sì, sì, quasi sempre le opere filmiche tratte dai romanzi risultano più deludenti, con delle eccezioni ovviamente: penso a Shining del Maestro Kubrick (tempo fa ho visto anche il televisivo girato da King stesso, beh, lasciamo stare...), o a Blade Runner che, pure se diverge abbastanza dal romanzo di Dick, ne coglie comunque lo spirito (lo stesso Dick fece in tempo a vederne una parte e rimase soddisfatto). <br />Ecco, l'importante è che nella trasposizione cinematrografica si sappia mantenere lo spirito del testo scritto da cui si attinge, pur omettendo particolari o anche modificando quasi completamente la trama. <br />A proposito di DeLillo, hai letto Cosmopolis e visto il film di Cronenberg? Ecco, un esempio chiarissimo del riuscire a preservare l'intento ed il senso profondo di un romanzo pur connotandolo dell'impronta personalissima del regista che lo adatta. In questo caso Cronenberg ha compiuto un vero e proprio lavoro di traduzione. Ha preso il testo di DeLillo e lo ha tradotto nel suo personalissimo linguaggio. Qualcosa inevitabilmente è andato perduto, qualcos'altro si è aggiunto. Come succede in ogni traduzione, che è sempre pure un atto creativo. <br /><br />Certamente ci sono scrittori la cui opera è impregnata della loro vita e l'una non può essere scissa dall'altra. <br />Tempo fa leggevo qualcosa su Ballard ad esempio (avevo appena letto Il Paradiso del Diavolo), del suo interesse per la psichiatria (ha studiato infatti medicina e psichiatria, pure se senza laurearsi poi ha preferito dedicarsi alla scrittura, anzi, diciamo che dopo aver appreso ciò che gli serviva, ha lasciato stare) e delle sue esperienze personali, internamento in un campo di prigionia in Giappone quando era solo un bambino, perdita della moglie in un incidente e di tutto quel malessere, soprattutto psichico, poi confluito nei romanzi. Ecco, in questo caso conoscere qualcosa della vita dell'autore aiuta proprio anche ad interpretare l'opera.<br />Dostoevskij certamente è un altro esempio dei più eclatanti. Mi viene in mente anche Jack London... <br />In questo senso la vita e l'opera diventano l'una chiave di lettura dell'altra. Un po' come si fa nella critica psicanalitica. Io per questo tipo di analisi letteraria ci vado a nozze, come si suol dire, pur restando consapevole che il valore di un'opera comunque è altro da quello attribuibile alla persona, intendo come giudizio, non come analisi o chiave di lettura che invece è determinante per comprendere meglio cosa si sta leggendo.<br />Poi c'è anche chi ha fatto della propria stessa vita un'opera letteraria, come Casanova ad esempio. :-)<br />E vabbè, ma se mi inviti così a parlare di letteratura e cinema, poi non la finisco più, eh. :-)<br /><br />Che stai leggendo in questo periodo?<br /><br />Ritahttps://www.blogger.com/profile/00874321717208230301noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-26565549452891379152012-09-12T20:20:16.546+02:002012-09-12T20:20:16.546+02:00Sono assolutamente d'accordo con te, mai confo...Sono assolutamente d'accordo con te, mai confondere l'opera d'arte con l'uomo che l'ha creata. Opere sublimi sono state create da persone infime e da persone umanamente ricchissime. È però vero che nella letteratura, forse perchè è un'arte basata sulla parola, l'ombra dello scrittore, della sua vita, della sua personalità, aleggia più fortemente sulla sua creazione, di quanto non avvenga per la musica, ad esempio. Come non pensare alla vita di Dostoevkij quando se ne leggono i romanzi?<br />Ho visto il film tratto da la macchia umana e l'ho trovato infinitamente più povero del romanzo. D'altra parte quasi sempre è così, non trovi?<br />Emanuelenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-44280577885577535972012-09-12T18:23:09.718+02:002012-09-12T18:23:09.718+02:00Io, molto arbitrariamente ho suddiviso la sua oper...Io, molto arbitrariamente ho suddiviso la sua opera in tre parti, forse avrai letto quel commento che ho scritto in calce al post su La mia vita di uomo, dove faccio un po' il sunto delle sue tematiche. <br /><br />I primi esperimenti letterari li trovo ricchi di spunti, ma ancora debolucci (ossia, debolucci relativamente, diciamo sempre rispetto al culmine che raggiungerà poi la sua scrittura più matura, e diciamo pure che il peggior racconto di Roth è sempre tra le migliori cose che si possano trovare in circolazione oggi, probabilmente); con Pastorale Americana invece per me ha rasentato la perfezione proprio a livello estetico, rimane una delle più efficaci parabole dell'umanità e dell'America - ma direi più dell'esistenza tout court, nel senso che poi la parabola dell'America si eleva a diventare quella dell'esistenza - che siano mai state raccontate, ma sono d'accordo che La Macchia umana gli sia superiore per "umanità"; a proposito, hai visto il film? Un po' deludente perché mette in risalto soprattutto la storia d'amore. E comunque il finale del romanzo è magnifico.<br />Tra gli ultimi ho tanto apprezzato Nemesi, ma anche La controvita e La mia vita di uomo. <br /><br />Non è piaciuto nemmeno a me Ho sposato un comunista e reputo il suo peggiore Il complotto contro l'America. <br />Non ho letto Indignazione (e nemmeno Umiliazione) ma solo perché ce l'ho in inglese e sono pigra e, soprattutto, motivo principale, da antispecista quale sono mi hanno infastidito i discorsi e le descrizioni iniziali sul lavoro di macellaio. <br /><br />Ecco, io Roth, per dire, lo venero come scrittore, ma quando in un'intervista ha dichiarato che uno dei motivi per cui gli sembra che la vita non sia più degna di essere vissuta è che il suo medico gli abbia proibito le cotolette d'agnello.... beh, ecco, ho pensato che come al solito quando si apprezza un artista non bisognerebbe mai approfondire l'uomo che è. ;-)<br />Ma è anche anzionotto, vissuto in un'altra epoca, lo posso perdonare.Ritahttps://www.blogger.com/profile/00874321717208230301noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-26667914762393158332012-09-12T17:00:11.480+02:002012-09-12T17:00:11.480+02:00Si, biancaneve, ho letto dell'errore su Wikipe...Si, biancaneve, ho letto dell'errore su Wikipedia e della risposta di Roth.<br />Concordo pienamente sull'auspicio del Nobel, anche se devo essere sincero che non tutto mi piace, di Roth. Ho trovato splendidi, intensi, tremendamente umani "il teatro di Sabbath", "la macchia umana", "il seno", "everyman", giusto per citarne alcuni. Ho invece apprezzato meno romanzi precedenti come "pastorale americana" e "ho sposato un comunista". Mi sembra che a poco a poco Roth abbia trovato nella sua scrittura quella lucidità ed essenzialità che lo rendono capace di descrivere la complessità umana con quella precisione che spesso mi fa dire: ecco, questo sono io:DEmanuelenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-2835326240105308832012-09-11T18:28:09.233+02:002012-09-11T18:28:09.233+02:00Ciao Emanuele,
grazie per i complimenti relativi a...Ciao Emanuele,<br />grazie per i complimenti relativi al blog, mi fa piacere trovare persone che condividono i miei gusti letterari e cinematografici e anche le mie, scarne, ma abbastanza decise direi, idee. :-)<br /><br />Riguardo la tua osservazione, temo ci sia un equivoco (o non sono riuscita ad esprimermi bene, oppure tu hai percepito un qualcosa che non c'è). <br />Non ho mai detto che le donne sono uguali agli uomini; non lo sono proprio fisiologicamente, dico però che le differenze (biologiche, culturali - perché comunque il femminile si struttura anche proprio culturalmente a cominciare dai giochi che ci suggeriscono di fare da piccoli - di organizzazione del pensiero ecc.) non devono divenire un giudizio di valore (del tipo, le donne inferiori o gli uomini inferiori), né un pretesto per mettere in atto discriminazioni a livello di opportunità e diritti. <br />Riconoscere le differenze quindi, ma per rispettarle, accoglierle, valorizzarle. <br />Idem riguardo la genitorialità di due omosessuali, ovvio che non potranno generare tra loro un figlio, però potranno adottarlo (come dici tu, se sono fortunati da vivere in paesi dove la legge lo consente) o concepirlo con un/a diverso/a partner e poi farlo riconoscere al proprio compagno/a. Insomma, biologicamente non si può fare, legalmente, in alcuni paesi, sì. In Italia purtroppo no.<br /><br />Concordo sul fatto che il nostro corpo ci condiziona molto di più di quello che sarebbe bello poter credere. Assolutamente. Già riflettere sulla vecchiaia, sulla decadenza proprio fisica, su questo sfacelo del nostro corpo che, se vogliamo vederla con Beckett, nasce, poi nell'attesa della morte va incontro ad una devastazione e menomazione progressiva è insopportabile. Già l'idea che invecchiando ci avviciniamo alla morte sarebbe comunque tragica di per sé, se a ciò poi ci aggiungi che nel frattempo siamo anche costretti a subire questa devastazione fisica inarrestabile, questa menomazione proprio sempre più vitale, davvero tutto ciò diventa difficilissimo da accettare e da vivere.<br />E perché, vogliamo parlare allora della pulsione del sesso, sempre comunque viva pure in ogni uomo e donna non più giovanissimi, ma più difficile da vivere liberamente e pienamente per tutta una serie di motivi, soprattutto legati sempre alla decadenza fisica (ma anche alla cultura, alla morale ecc.). La mente resta giovane, il desiderio c'è, ma il corpo invecchia. Triste tutto ciò, no? <br />Mi tornano in mente dei versi che Pirandello scrisse a Marta Abba, allora una giovane attrice che peraltro lui contribuì a lanciare e di cui era tragicamente innamorato (dico tragicamente perché la differenza d'età gli impedì di vivere questo amore con serenità): "tu non sai che scoprendomi per caso d’improvviso a uno specchio, la desolazione di vedermi [...] uccide ogni volta in me lo stupore di non ricordarmene più [...] provo un senso di vergogna del mio cuore ancora giovanissimo e caldo”<br /><br />Parole che poi riprese e riportò (cambiandoli lievemente) in “Quando si è qualcuno”.<br /><br />Perdona la divagazione, tutto questo per dirti che sono ben consapevole di quanto il corpo ci condizioni fortemente. <br />Dico solo che esso non deve MAI diventare pretesto per porre in atto discriminazioni o per negare diritti a qualcuno. Ma se mi leggi avrai visto che io questo principio lo estendo anche alle altre specie: "sotto la pelle" (per citare il titolo di un romanzo di Faber) siamo tutti esseri viventi. <br />Grazie per la bella "chiacchierata" comunque. :-)<br /><br />Mai hai letto, a proposito di Roth, quella notizia di un paio di giorni fa su un errore di Wikipedia? :-D <br />Io spero sempre che gli diano il Nobel. Nessuno lo merita più di lui.Ritahttps://www.blogger.com/profile/00874321717208230301noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-67606580470079539132012-09-11T16:54:21.619+02:002012-09-11T16:54:21.619+02:00Cara Biancaneve, mi sono imbattuto nel tuo blog ce...Cara Biancaneve, mi sono imbattuto nel tuo blog cercando recensioni su Rumore Bianco di don de lillo. E siccome il tuo blog è, devo dire, splendido, ben scritto e pieno di idee, mi sono messo a leggerlo con calma.<br />Apprezzo il tuo modo di scrivere, condivido parecchi dei tuoi gusti letterari e cinematografici (Roth definito il piu' grande scrittore vivente, ad esempio). Quando però mi sono imbattuto in questa discussione, qualche motivo per dissentire mi è venuto in mente.<br />Lungi da me voler difendere la chiesa cattolica in materia di sessualità, ruolo della donna, ecc (non ho alcuna simpatia per la chiesa cattolica). Tuttavia nelle tue considerazioni ho sentito un "di piu' " di acredine che non mi sento di condividere. Ad esempio, l'idea di una assoluta uguaglianza tra uomo e donna (uguaglianza, bada bene... non parita') mi sembra impossibile da sostenere. Perche' le differenze tra uomo e donna esistono e condizionano necessariamente le scelte di ognuno di noi. Giusto per fare un esempio: un uomo può rimandare sine die la scelta di avere un figlio, una donna no. Questo non vuol assolutamente dire che la vocazione della donna debba essere quella di fare la madre e la moglie (inorridisco anch'io a sentire certe affermazioni), ma che il corpo di una donna, se ha un desiderio di genitorialita', le imponga scelte in maniera diversa rispetto al corpo di un uomo, questo mi pare evidente. E ancora: due uomini dello stesso sesso che si amano e che hanno desiderio di un figlio, sanno perfettamente che non potranno generarlo. Potranno amarlo (se hanno la fortuna di vivere in un paese che lo consente loro), potranno farlo generare da un'altra donna (sempre nel caso di cui sopra), ma non potranno generarlo. Non siamo liberi rispetto al nostro corpo, nessuno di noi lo è (pensa a Everyman!!!!). Il nostro corpo, anche nel suo genere, condiziona la nostra libertà e le nostre scelte. In questo senso né io, né te, né nessun altro siamo liberi da essoEmanuelenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-31643046241832177962012-01-24T22:37:08.432+01:002012-01-24T22:37:08.432+01:00@ VeganaTrav
Sì, può essere benissimo. In genere ...@ VeganaTrav<br /><br />Sì, può essere benissimo. In genere si tratta di casi di bisessualità.<br />Io ne conosco diverse di persone (miei amici) che sono stati innamorati ed hanno avuto storie sia con persone del loro stesso sesso, che del sesso opposto. Poi magari, dopo un certo numero di esperienza, hanno scelto e preferito persone dello stesso sesso. In questi casi si tratta di scelte. <br />Un mio amico è stato sposato per dieci anni con una donna, ora invece convive da otto con un uomo. Lui è attratto sia dalle une che dagli altri, però ora sta bene così, ha scelto di convivere con un uomo, anche perché se ne è innamorato. :-)Ritahttps://www.blogger.com/profile/00874321717208230301noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-84995552298595329322012-01-24T22:30:17.790+01:002012-01-24T22:30:17.790+01:00Non potrebbe essere che per alcuni l' omosessu...Non potrebbe essere che per alcuni l' omosessualità non è una scelta mentre per altri lo è? vi segnalo a riguardo questo articolo su Cynthia Nixon:<br /><br />http://www.queerblog.it/post/13973/cynthia-nixon-sono-stata-eterosessuale-ma-ho-preferito-essere-lesbicaErika https://www.blogger.com/profile/01719967672069053577noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-36526508085816753142012-01-24T14:51:23.199+01:002012-01-24T14:51:23.199+01:00@ anonimo
E se una persona volesse scegliere di e...@ anonimo<br /><br />E se una persona volesse scegliere di essere omosessuale non potrebbe???? ahahahah c'è qualcuno che lo vieta??? Ognuno ha il diritto di fare quello che più gli pare e più gli piace se non fa del male al prossimo e essere omosessuali non danneggia nessuno!<br />Invidia???Erika https://www.blogger.com/profile/01719967672069053577noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-19821939555635394632012-01-24T01:25:46.286+01:002012-01-24T01:25:46.286+01:00@ anonimo
Ho accostato omosessuali alla scelta di...@ anonimo<br /><br />Ho accostato omosessuali alla scelta di mangiare o meno carne non perché ci sia un'affinità tra i due concetti, ma solo per riflettere meglio sul termine "normalità" (di cui ho dato ampia spiegazione);<br />intendevo semplicemente dire che anche compiere scelte (come decidere di non mangiare carne) o avere gusti sessuali diversi (mai parlato di omosessualità come scelta, quindi, ma solo come modo di essere e di amare) che, numericamente possono risultare meno compiute dalla massa, non significa solo per questo che non siano normali o legittime. <br /><br />Forse dovresti rileggere con attenzione quello che ho scritto. <br />Mai scritto o pensato che l'essere omosessuale sia una scelta paragonabile all'andare al mare. L'hai dedotto erroneamente perché ho portato vari esempi per meglio spiegare il concetto di normalità così come viene comunemente inteso.<br />Buona settimana a te.Ritahttps://www.blogger.com/profile/00874321717208230301noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-21013922058926037622012-01-23T22:47:25.918+01:002012-01-23T22:47:25.918+01:00Mah, io non sono molto d'accordo. Come diavolo...Mah, io non sono molto d'accordo. Come diavolo si fa a paragonare l'essere o meno omosessuali allo scegliere se mangiare o meno la carne, andare o meno al mare...? Perché, se è una scelta, allora sono d'accordo con chi dice che tutto questo rimescolamento di sessi, persone e sentimenti porti non necessariamente alla felicità, per tutta una serie di motivi non riassumibili nell'essere o meno vegetariani o guardare la tv. Se invece non è una scelta, allora meglio star poco a discutere, perché l'argomento diventa ancora più complesso, ed entrano in gioco fattori psicologici che non sempre sono sereni e lieti, come spesso si pensa. Buona settimana a tutti.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-45176143530928120432011-06-26T22:10:00.157+02:002011-06-26T22:10:00.157+02:00Saluti a te Eustaki :-)
E benvenuto nel "mio&...Saluti a te Eustaki :-)<br />E benvenuto nel "mio" blog (che poi è anche lo spazio di chiunque vorrà partecipare ad una discussione).Ritahttps://www.blogger.com/profile/00874321717208230301noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-5875900632577561322011-06-26T19:28:28.426+02:002011-06-26T19:28:28.426+02:00pienamente d'accordo. io parlo di sessualità.
...pienamente d'accordo. io parlo di sessualità.<br />bel dialogo. saluti a te e a ivaneustakihttps://www.blogger.com/profile/04124079765527028930noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-34162830379714485802011-06-18T16:25:34.732+02:002011-06-18T16:25:34.732+02:00Eh già ;-)
Guarda, in realtà di cose da aggiungere...Eh già ;-)<br />Guarda, in realtà di cose da aggiungere a queste mie considerazioni (e alle tue, preziossime, aggiunte, specialmente riguardo appunto l'errore di considerare la persona omosessuale nella sua sola dimensione affettiva, quando invece la sfera della sessualità, degli affetti, ecc., è solo un piccolissima parte che va a costituire la complessità di questa persona)ce ne sarebbero da dire tantissime. <br />In particolare avrei molto da dire sul concetto di Fede in quanto scelta precisa di abdicare alla propria capacità raziocinante per assumere come verità assoluta tutto ciò che deriva dai dogmi di una religione (a dire il vero ho già accennato qualcosa, anche se brevemente, nei commenti ad un mio post intitolato "Quaresima" e in quelli all'altro intitolato "The Silence of the Lambs").<br /><br />Ti posso confessare una cosa? A me persone come Costanza Miriano o Camillo Langone (ti suggerisco, quando avrai tempo, di andare a leggerti qualche loro scritto: ho messo i rispettivi link), fanno davvero paura.<br />Così come mi fa paura chiunque, in nome di una religione, di una ideologia, voglia imporre un'unica monolitica verità.<br />Subito mi viene da pensare al Potere che la Chiesa ha esercitato nei secoli, all'Inquisizione, e alle mostruose dittature del ventesimo secolo quali il Fascismo, il Nazismo, il Comunismo. <br />E detesto il perbenismo, il bacchettonismo, il bigottismo. In altre parole tutto ciò che reputo retrivo, oppressivo e limitante.<br />E, soprattutto, appunto, considero le persone e gli animali nel loro valore inerente, nel loro essere "soggetti di una vita", unica, insostituibile e come tale degna di essere vissuta liberamente e pienamente, senza restrizioni o discriminazioni di alcun tipo. <br />Mi rendo conto di essere molto retorica nel ribadire certi concetti (concetti che io appunto immagino di aver appreso sin da quando ero bambina), eppure, guardandomi attorno, leggendo in giro, su internet, sui giornali, mi rendo conto che determinati valori non sono affatto acquisiti da tutti. E allora è bene continuare a parlarne.Ritahttps://www.blogger.com/profile/00874321717208230301noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-75812524284552112282011-06-18T15:24:51.556+02:002011-06-18T15:24:51.556+02:00Inoltre, chi - come i fondamentalisti religiosi - ...Inoltre, chi - come i fondamentalisti religiosi - critica il "relativismo", in realtà critica in maniera sotterranea la stessa libertà di pensiero, che per me (e non solo per me) è la libertà fondamentale. Molti fondamentalisti vorrebbero di fatto che si ritornasse all'Etica Unica, stabilita da una qualche religione, colpendo attraverso leggi repressive la libera manifestazione delle opinioni e degli orientamenti (culturali, sessuali, ecc.).<br />E poi, questo attacco ossessivo all'omosessualità, finisce a mio parere per "appiattire" la *persona* omosessuale sulla sola dimensione della sua scelta affettiva, come se non fosse anche altro (che ne so? buon figlio, fratello o sorella leale, eccellente professionista, ecc.): proprio da parte di chi sta sempre a parlare di "valore della persona"! Che contraddizione, eh!ivaneuscarhttps://www.blogger.com/profile/13381655735594702472noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-155378106199469581.post-9266936221705466692011-06-18T15:17:10.420+02:002011-06-18T15:17:10.420+02:00Splendido post, sono talmente tante le cose che co...Splendido post, sono talmente tante le cose che condivido che se le dovessi elencare tutte, il mio commento sarebbe lungo quanto il post stesso, o anche di più :-)<br />Ad esempio, la critica del concetto di "norma" e di "normalità", che trasforma la pura media "empirica" dei comportamenti umani e sociali in canone di legittimità etica - e quindi fa di "una" scelta contingente, prevalente in dati momenti storici (la "normalità", come tu accenni, cambia con le abitudini, nel tempo), "la" verità unica e indiscutibile.<br />Ma condivido ad es. anche quello che dici sulla religione, sul matrimonio, sulla scelta di avere figli, e anche questa considerazione, da sempre anche mia: "... l’unico vero discrimine che io faccio nella mia vita è quello tra esseri viventi e cose inanimate: detto in altre parole, se mi si rompe la macchina, non me ne frega niente".ivaneuscarhttps://www.blogger.com/profile/13381655735594702472noreply@blogger.com