giovedì 20 novembre 2014

"Socialista nel cuore"


Ieri ho assistito al seguente monologo (cui non riesco a smettere di pensare perché lo sai che esistono persone che la pensano così, ma quando ci sbatti il muso, è tutt'altra un'altra cosa), parte di una conversazione in corso di cui però ho colto solo la "chicca" a seguire:
"... perché io non sono fascista, ma di destra, e lo dichiaro forte e chiaro. E sono a favore del capitalismo perché amo il lusso, la bella vita e per nulla al mondo sono disposta a fare dei sacrifici per far star bene altri. Ci tengo ai miei privilegi. Però sono socialista nel cuore... sì, nel cuore sono solidale con tutti".
Ora avrebbe avuto senso replicare alla tizia? 
Una tizia che ammette così chiaramente di fregarsene del prossimo per soddisfare e continuare a mantenere i propri privilegi non è una che non comprende le proprie responsabilità o che non capisce che il prezzo per avere quel di più destinato a pochi è quello di aver tolto il minimo necessario a molti, non è una con cui si può parlare, per spiegare, per raccontare o per farle cambiare idea. Rimane il disgusto da sbatterle in faccia, ma dubito che sia in grado di vedere oltre lo scuro dei suoi grandi occhiali firmati. 
Dunque, alla tizia che dichiara di amare il capitalismo non mi resta che augurare di scivolare giù, giù fino ai piani bassi in cui, per citare le parole di Horkheimer, "crepano a milioni i coolie della terra" e poi ancora più giù in mezzo "all'inimmaginabile sofferenza degli animali, l’inferno animale nella società umana, il sudore, il sangue, la disperazione degli animali".
Anche per un giorno o soltanto per un'ora. Sperando che sia sufficiente a risvegliare l'empatia e quel socialismo che dichiara di avere nel cuore (sic! Ma che accidenti avrà voluto dire?). 

3 commenti:

Giovanni ha detto...

condivido il tuo spaesamento, Rita - se così posso chiamarlo.

ci sono momenti in cui, capita anche a me, semplicemente passeggiando - ad esempio - per le vie del centro città, di trovarmi di fronte agli occhi comportamenti specisti ed egoisti che non vengono MAI vissuti come tali da chi li attua né da chi vi assiste. sono la banalità del male, di più la scurrilità del male, ma anche la zuccherosità del male (sì, perché a volte queste persone sono convinte di star facendo una cosa bella!)

Erika ha detto...

sta tizia la odio

Rita ha detto...

Diciamo che non è proprio una facile da amare. ;-)