lunedì 21 marzo 2022

Noi, animali umani che uccidiamo per analogia: riflessioni sulla pena di morte

 


Immagine: "This is Not America" di Andrea Festa

Un mio articolo per R-evolver sul ripristino della fucilazione in Carolina del Sud per i condannati alla pena di morte con analogie sull'uccisione sistematica degli animali non umani. 

"È ufficiale la notizia del ripristino della fucilazione per la pena di morte nello Stato della Carolina del Sud.
La pratica era già stata reintrodotta lo scorso maggio a causa delle difficoltà a reperire il mix di farmaci necessari per l’iniezione letale, dato che molte case farmaceutiche ne hanno vietato l’esportazione negli Stati Uniti per motivi umanitari.
Tra i promotori e principali sostenitori della fucilazione, il senatore democratico Dick Harpootlian, ex pubblico ministero e ora avvocato penalista, il quale dichiara che l’uccisione per fucilazione è “il metodo meno doloroso e più umano che esista”.
Questi i fatti, agghiaccianti a dir poco; agghiacciante come può esserlo qualsiasi discussione intorno alle modalità di uccisione di un individuo senziente anziché sulla legittimità o meno della pratica in sé.
Le espressioni “uccisione indolore” o “uccisione umana” ci ricordano inoltre assai da vicino quelle di “macellazione umanitaria” o “allevamento etico” in riferimento agli altri animali; anche in questo caso la domanda che dovremmo porci non è quale metodo sia da considerarsi migliore, ma se sia lecito o meno imprigionare, sfruttare e uccidere individui senzienti nati, a quanto pare, con la colpa di appartenere a specie diverse dalla nostra."

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