martedì 3 marzo 2015

La campagna NOmattatoio


Sabato 28 febbraio si è tenuto a Roma il terzo presidio davanti al mattatoio di Viale Palmiro Togliatti. 
Anche questa volta, come le precedenti, è stato molto partecipato: presenti più di cento persone, di tutte le età, compresa una bambina accompagnata dalla madre, orgogliosa di manifestare in difesa degli Animali; e anche questa volta l’esito è stato positivo: tanti i passanti che si sono fermati a leggere i cartelli, che hanno preso i volantini, che hanno annuito con gli occhi bassi in segno di approvazione della nostra protesta. La soddisfazione più grande è quando qualcuna/o che si trova a passare di lì per caso si ferma e decide di unirsi al presidio. È già successo e si spera che succederà ancora.

Quella che conduce al mattatoio è una via di scorrimento dove passano moltissime auto e anche mezzi pubblici, compresi i TIR che conducono gli Animali alla loro ultima destinazione e i furgoni, di ogni dimensione, che varcano vuoti i cancelli della struttura ed escono pieni dei loro corpi fatti a pezzi per poi scaricarli nelle tante macellerie al dettaglio e supermercati della città. Il luogo dove avviene tutto questo visto da fuori appare completamente anonimo: non un’insegna, non un qualche elemento che possa ricondurre alla terribile realtà di quel che avviene al suo interno. 

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1 commento:

Giovanni ha detto...

Macello come scatola nera: una black box il cui interno deve rimanere nascosto, anche se è davanti a tutti, persino nei pressi di una strada trafficastissima.
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