domenica 17 novembre 2019

Luoghi di memoria

Ex mattatoio di Roma, Testaccio.

Un giorno, 
speriamo non troppo lontano,
 tutti i mattatoi saranno i nostri luoghi di triste memoria, 
al pari di Auschwitz.

L'ex mattatoio di Testaccio, come tutti i romani sanno, ma non solo, oggi è diventato luogo di aggregazione culturale. Al suo interno ci sono vari locali a disposizione per iniziative di vario tipo, c'è un museo di arte contemporanea, un supermercato, un bar, ci sono molti spazi esterni per allestire festival, mercatini ecc.

Il luogo è frequentato da tante persone che ogni giorno percorrono quelle stradine interne, che entrano o danno un'occhiata in alcuni dei locali in cui ancora si può vedere molta dell'attrezzatura originaria (carrucole, ganci che pendono dal soffitto, vasche per liquami e dove veniva scolato e raccolto il sangue, stalle di sosta, abbeveratoi), ma non mi pare che sia un luogo di memoria di quel che è stato una volta, se non in modo molto superficiale. E del resto è anche vero che di luoghi di memoria del passato si può parlare solo quando quel passato non esiste più, mentre invece di mattatoi in funzione è pieno il mondo e anche nella stessa Roma c'è quello sulla Palmiro Togliatti.

Mi domando: quante di queste persone, nel loro viavai, prese dall'evento del momento, alzando gli occhi e vedendo quelle carrucole e ganci arrugginiti, probabilmente ancora intrisi del sangue dei poveri animali, saranno in grado di riflettere sull'orrore, la violenza, la paura, l'angoscia che ha pervaso quel luogo? Quanti sentiranno le grida degli animali risuonare ancora attraverso le pareti?

  
 




Nessun commento: