venerdì 3 marzo 2023

La guerra spietata ai cinghiali

 

Da qualche anno il nostro paese ha dichiarato guerra agli animali selvatici e in particolare ai cinghiali.

È iniziata dapprima con accordi tra le singole regioni e i municipi, come a Roma, quando nel 2019 fu siglato il primo piano di abbattimento tra Comune di Roma e Regione Lazio – poi rinnovato sotto le successive amministrazioni -, in Toscana con la legge Cremaschi, poi a seguire in Liguria, Reggio Calabria, Campania e altre ancora. Una guerra spietata accompagnata da un odio feroce per questi animali pacifici e da episodi di crudeltà inaudita, come il recente caso di un cinghiale investito e poi lasciato agonizzare a bordo strada per circa 16 ore o l’altro in cui ad alcune volontarie di un Rifugio è stato impedito di soccorrere un cucciolo di cinghiale caduto in un fossato, che poi è stato freddato davanti alle volontarie stesse.

Un elemento essenziale di ogni guerra è infatti la propaganda, cioè la diffusione mediatica di notizie funzionali a far credere che esista un problema o una vera e propria emergenza così creando un clima di terrore, odio o comunque di preoccupazione per poi giustificare le varie misure in corso.

Continua su Essere Vegan.

Nessun commento: