sabato 10 giugno 2023

Abbiamo bisogno dell'antispecismo

 

Ne hanno bisogno gli animali, ma anche noi, come specie e società. Noi, animali come loro. 

Ogni volta che si viene a sapere di fatti atroci compiuti ai danni degli animali (tipo il caso recente del cane legato a una boa e lasciato affogare, o quello di tempo fa di un altro cane legato a un'auto e trascinato per chilometri fino a morire) si dice che gli individui umani che hanno commesso il crimine sono persone violente e potenzialmente pericolose per l'intera società. 

Bene. Ci sono studi e statistiche che infatti lo dimostrano: la crudeltà sugli  animali è palestra di crudeltà sui viventi in generale perché porta a una desensibilizzazione progressiva. 

Ma che dire allora della violenza generalizzata e normalizzata di cui tutti siamo o stati complici mangiando e indossando gli animali, portando i bambini negli zoo e al circo, uccidendo animali di piccola taglia, in taluni casi bollendoli vivi, tanto per fare alcuni esempi? 

Che dire del fatto che quasi in ogni città esistano quei luoghi chiamati mattatoi in cui persone pagate per uccidere animali trascorrono le loro giornate per far sì che noi (plurale generalizzato, in passato ne sono stata complice anche io) possiamo trovare la fettina già bella e pronta al supermercato? Che dire della caccia e pesca fatte passare come piacevole passatempo? E di quelle mostruosità che sono i laboratori di ricerca fatti passare per luoghi deputati al sacro e intoccabile esercizio della scienza che di fatto ha sostituito la religione, tra cieca fede e ribellione a volte un po' senza piena cognizione di una giusta critica (perché la scienza esige rigore in ogni senso, sia quando la si vuole dimostrare, sia quando la si vuole contraddire. Ma certamente non sulla pelle di individui senzienti, di nessuna specie)? 

Che dire, insomma, della violenza normalizzata che assorbiamo come spugne e interiorizziamo nel profondo dalla mattina alla sera? 

Ecco perché l'antispecismo è una questione seria e non un passatempo di borghesi annoiati. 

La questione animale deve diventare prioritaria per tanti, troppi motivi. 

Non già "Ci sono altre cose a cui pensare". 

È invece urgente che come specie e civiltà ci occupiamo di questo, almeno intanto smettendo di essere complici della violenza sugli animali, che sia legale, normalizzata o meno. 


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