mercoledì 9 gennaio 2013

Svanire: la scrittrice canadese Deborah Willis racconta l’insostenibile pesantezza dell’assenza

Si può raccontare quel senso di vuoto – che sempre si accompagna ad un inevitabile stupore – scaturito dall’assenza, dalla percezione di una mancanza, dalla perdita, di qualcuno, o qualcosa? E così anche, si può raccontare l’assenza – di nuovo, di qualcosa o qualcuno -  talvolta così dolorosa ed opprimente, un’ossessione che diviene concreta, reale, tangibile, da trasformarsi, quasi, paradossalmente, nel suo esatto opposto: ossia in una pienezza, una presenza?

Continua su Mentinfuga, la mia recensione di Svanire, raccolta di racconti di una scrittrice canadese esordiente, ma che già si distingue per una prosa e stile originali. Una rivelazione. Queste storie hanno una grazia davvero unica. Lettura consigliata.

Nessun commento: