giovedì 7 settembre 2017

Ma davvero i vegani sono estremisti?


La maggior parte dei carnisti non ha difficoltà a comprendere il motivo per cui si diventa vegetariani ma giudica estremista la scelta dei vegani.
Purtroppo questo accade perché ci sono tanti pregiudizi riguardo a ciò che non si conosce, quindi, in altre parole, perché c'è ancora tantissima ignoranza sulla questione dello sfruttamento animale.
Sì, tanti sanno cos'è il veganismo dal punto di vista alimentare e i supermercati sono pieni di prodotti vegani, ma la questione animale è ben altro. 
Per esempio, per quanto ci sembri assurdo, molte persone ancora ignorano cosa ci sia dietro la produzione delle uova. Pensano che non mangiamo le uova per una presa di posizione dogmatica o perché potrebbero essere fecondate  (come se volessimo evitare di mangiare un pulcino in nuce). Invece ovviamente il motivo è un altro, ossia lo sfruttamento delle galline ovaiole (che in natura deporrebbero le uova solo in un limitato periodo dell'anno), la loro uccisione prematura e l'uccisione dei pulcini maschi poiché considerati scarti, in quanto improduttivi.
Stesso discorso per quanto riguarda la produzione del latte: ci rifiutiamo di bere latte vaccino non per un astruso motivo ideologico, ma perché non esiste latte senza sfruttamento delle mucche, uccisione prematura (in natura vivrebbero 20 anni, invece negli allevamenti arrivano massimo a cinque anni - cinque nei casi limite, quasi sempre vengono uccise molto prima, cioè non appena la loro produzione inizia a calare), e uccisione dei vitellini; infatti le mucche non fanno naturalmente il latte come se fossero delle macchine da latte, ma solo dopo aver partorito. Come ogni animale mammifero, noi compresi.

Spiegare queste cose è importante perché le persone ancora non sanno e non lo verranno a sapere solo perché il bar sotto casa offre il cappuccino di soia e il cornetto vegan.

Detto in altre parole: l'invasione di prodotti vegani nei supermercati, la nascita di nuovi ristoranti vegani ecc. non ci farà fare passi avanti nella lotta per la liberazione animale; questi saranno fatti solo quando ci sarà un'informazione capillare su cosa sia realmente lo sfruttamento degli animali e su chi siano gli altri animali, al netto di paternalismi e mistificazioni culturali. 

Quello che alcuni considerano moralismo, fondamentalismo, ideologizzazione eccessiva, in realtà è una presa di posizione politica ed etica contro lo sfruttamento degli animali in ogni suo aspetto.

Non siamo un movimento dietetico, ma un movimento per la giustizia e il rispetto per tutti gli esseri viventi, a prescindere dall'appartenenza di specie. 

P.S.: sul numero 36 della rivista Re Nudo c'è un mio articolo sul veganismo, cos'è e cosa non è, mentre sul n.27 ce n'è un altro, sempre mio, sullo sfruttamento delle mucche cosiddette da latte. 

3 commenti:

Giovanni ha detto...

Ormai è oto, per lo meno tu o conosci molto bene, di persona. Quello che gli umani sono arrivati a fare agli altri animali è infernale. I latini dicevano: repetita juvant. Vital continaure a raccontarlo, a divulgarlo. Anche se molti girano la tesa, si rifiutano. Anche se molti sanno ma non gli importa.

PS
Il Re Nudo non si trova in edicola, mi sa, vero?

Rita ha detto...

Ciao Giovanni,
no, non si trova in edicola, ma in alcune librerie, sul sito dovrebbero essere indicati i punti vendita; oppure si può ordinare on line, che forse è la cosa migliore.

Giovanni ha detto...

Grazie, Rita. proverò a cercarlo in libreria, prima di tutto. Mi trovo meglio, mi piace di più che comprare on line.