domenica 18 febbraio 2018

Nel mare ci sono i coccodrilli


"Come si fa a cambiare vita così, Enaiat? Una mattina. Un saluto. 
Lo si fa e basta, Fabio.
Una volta ho letto che la scelta di emigrare nasce dal bisogno di respirare.
È così. E la speranza di una vita migliore è più forte di qualunque sentimento. Mia madre, ad esempio, ha deciso che sapermi in pericolo lontano da lei, ma in viaggio verso un futuro differente, era meglio che sapermi in pericolo vicino a lei, ma nel fango della paura di sempre".

Breve estratto da Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda - storia vera di Enaiatollah Akbari.

Enaiat racconta la sua storia a Fabio e Fabio la scrive per raccontarla a noi. L'importanza di conoscere da vicino le persone che fuggono da una paura costante, e da una morte precoce cui andrebbero quasi certamente incontro se restassero nei loro paesi, è fondamentale. Se non capiamo, se non ci immedesimiamo, non possiamo nemmeno provare empatia e le tante persone immigrate che incrociamo ogni giorno rimarranno numeri su uno sfondo di guerre geopolitiche e di religione che continuano, forse, a non riguardarci, ossia a restare lontane, distanti. 
Ma se ci fermiamo ad ascoltare, a guardare, allora è facile precipitare dapprima in una specie di abisso emotivo - perché ci rendiamo conto che il mondo in cui viviamo noi, in cui vive l'occidente, è una finzione - ma poi, una volta, risollevato lo sguardo, sarà praticamente impossibile che dal fondo delle nostre coscienze non si sprigioni un sentimento forte di solidarietà, accoglienza, empatia.

Lo dico sempre anche a proposito degli animali. Quando si parla del loro sterminio in termini numerici rimangono sullo sfondo, privi di identità, di individualità; ma se ci soffermiamo sulle loro singole storie - nei tanti casi di ribellione che balzano agli onori della cronaca - allora ci è più facile capire chi sono, da cosa fuggono, e di cosa vanno in cerca: di libertà e di una possibilità di vivere.

Vi consiglio questo libro, ma soprattutto vi invito a leggere, in generale, la letteratura di altri paesi, di culture diverse. Aiuta a capire, chi sono gli altri, ma anche chi siamo noi (un doppio shock culturale, a volte).

4 commenti:

Giovanni ha detto...

Rita, sembra davvero un bel libro. penso che lo prenderò. dici bene a proposito di leggere letterature di altri popoli, di altre persone che vivono lontane dalle loro origini: sto leggendo IlCorvo di kader Abdolah.

Rita ha detto...

Ciao Giovanni, sì, ne sono convinta, leggere storie di altri popoli ce li rende in qualche modo più vicini e ci stimola la curiosità a conoscerli.
Di cosa parla Il corvo?

Giovanni ha detto...

sì, sono d'accordo: è com scoprire ritmi e linguaggi diversi, che ridisegnano la realtà.
Il Corvo è il racconto romanzato che l'autore fa del siuo viaggio dall'Iran all'Olanda. Tanta poesia e romanticismo e delicatezza persiane. Un piccolo gioiellino edito da Iperborea.

Rita ha detto...

Grazie. Lo prenderò allora. :-)