domenica 1 marzo 2020

Piccoli passi all'indietro

Ogni volta che si parla di riduzionismo (ridurre il consumo di carne, ridurre la sofferenza degli animali attraverso questo o quell'altro accordo con gli allevatori), ogni volta che si invita al riduzionismo nella speranza di farsi benvolere dagli interlocutori, che siano singoli o un gruppo preciso di persone (che so, persone attente all'ambiente?) NON si sta dicendo che gli altri animali sono individui, ma si conferma ancora una volta la loro riduzione a oggetti.
Si mette il paravento dei "piccoli passi" davanti all'antispecismo perché scomodo, spingendolo ancora una volta sulle retrovie. Piccoli passi sì, ma indietro.

8 commenti:

Erika ha detto...

Rita ma già è difficilissimo far diventare la gente vegetariana, ci vuole una grande pazienza anche solo per fargli ridurre il consumo di carne ( che comunque sono tanti animali salvati con il sudore di chi si prodiga a convincere la gente con fatica e amore, non basta fare proclami ), farla diventare vegana è quasi impossibile, tu addirittura parli di antispecismo che è ancora oltre il veganismo, per favore scendi su questa terra , sporcati le mani che la gente già è un miracolo se diminuisce o toglie la carne .

Rita ha detto...

Che commento qualunquista, dai.

"scendi su questa terra", "sporcati le mani", "non ci sono più le mezze stagioni", "il clima sta cambiando", "il corona virus ci ucciderà tutti".

Rita ha detto...

Ah, dimenticavo: "e i feti???"

Rita ha detto...

Guarda caso poi certi discorsi di riduzionismo si fanno solo riguardo agli altri animali.
Infatti nessuno si sognerebbe mai dire: "dovreste ridurre un po' il razzismo", "dovreste picchiare meno gay, solo uno ogni tre giorni", "dovreste ammazzare meno donne".

E sono proprio questi ragionamenti che rafforzano lo specismo.

Erika ha detto...

Guarda che i diritti dei neri, i diritti omosessuali e i diritti delle donne si sono avuti per gradi mica in un battibaleno e anzi ancora ci sta molto da fare, poi come tu sai per me l' aborto di feti umani non è un diritto ma un orrore, voglio sperare che non censuri.

Erika ha detto...

"Il meglio è nemico del bene " ( Voltaire )

Rita ha detto...

Erika, i piccoli passi in sé vanno bene, ma bisogna guardare la direzione in cui vengono fatti. Ovviamente per combattere lo specismo e altre forme di oppressione che sono radicate da millenni (tipo il maschilismo) ci vorranno secoli, ammesso che ci si riesca, ma proprio per questo e proprio perché radicati a livello simbolico e profondo, anche, bisogna cercare di combatterli alla radice. Il fatto che la liberazione da questa o quella forma di oppressione sia un processo graduale non implica il dover rafforzare determinati concetti. Se lo rafforzi, non li stai minimamente combattendo. Se usi i termini e concetti stessi dell'industria della carne, latte ecc. (tipo quello di "benessere animale", "riduzionismo" ecc.) non stai combattendo un bel niente, né a piccoli passi, né in modo efficace.

Queste cose non le sostengo io, ci sono statistiche numeri: il welfarismo negli USA ha portato all'aumento del consumo di carne.

Veronica D ha detto...

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