domenica 21 marzo 2021

Differenza tra liberazione animale e pietismo/protezionismo

 

In ottica di liberazione animale e antispecismo gli agnelli non si comprano. Ogni azione ha un significato anche simbolico e comprare dagli allevatori non soltanto significa far guadagnare l'allevatore stesso (quando, in ottica antispecista, dovremmo mirare piuttosto al fallimento o riconversione di quell'attività), ma soprattutto tale atto giustifica e rimarca la considerazione specista di questi animali, cioè quella di essere considerati solo in funzione del profitto, quindi li sottoporrebbe alla mercificazione anche da parte nostra.

Chi compra pensando che comunque è pur sempre una vita che si salva, agisce in un'ottica pietistica e protezionistica. Che ne sia consapevole, almeno.

Quello che in assoluto non va mai fatto è redimere la figura dell'allevatore facendolo passare per un benefattore che ogni tanto "cede" per compassione qualche cucciolo agli "amanti degli animali". Una messinscena che fa il gioco dello specismo, simile a quella di quando il Presidente degli Stati Uniti concede la grazia a un tacchino nel giorno del Ringraziamento.


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