sabato 13 settembre 2014

Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi (ancora sul caso Daniza)

In questo articolo si legge: "Solo nell’ultimo mese Daniza era stata avvistata almeno una decina di volte vicina (quando non dentro) i centri abitati. È questo che l’ha «fregata». Walter Ferrazza, sindaco di Bocenago, paese della zona ed ex sottosegretario alle Autonomie nel governo Letta, aveva provato subito dopo l’aggressione a Maturi a creare un comitato coinvolgendo Provincia, sindaci e autorità varie per affrontare il problema. «Non volevo - spiega - che abbattessero l’orso, ma serviva un coordinamento per affrontare il problema perché Daniza era una minaccia». Tutto rimasto carta straccia fino a quando l’altra notte la squadra speciale della provincia individua la bestia in una stalla e l’abbatte. «Sono degli incompetenti», sbotta Ferrazza. «Il danno d’immagine per noi è terribile, ora per tutti siamo i killer dell’orso»."

Cosa sa l'autore del pezzo, Roberto Simoni, che noi non sappiamo? Come mai parla di abbattimento in una stalla? 

Altro fatto inquietante: in rete gira una foto di Daniza con uno dei cuccioli davanti a una trappola a tubo - la vedete qui sotto. La foto risulterebbe essere quella ufficiale di una telecamera bolyguard usata per riprendere gli animali selvatici senza farsi vedere. Cosa c'è di strano? - direte voi - si sapeva che tentavano di prenderla con questo metodo. 
Di strano c'è la data. La foto è DATATA 28 LUGLIO. Ben prima della presunta (a questo punto il "presunta" è d'obbligo) aggressione al sedicente cercatore di funghi (ringrazio Marina Kodros che per prima ha scovato la copia con la data in rete, su un profilo Twitter).


Come mai cercavano di cattura Daniza già il 28 luglio, cioè prima che spargessero in giro l'assurda voce che fosse pericolosa a causa dell'aggressione (difesa dei cuccioli) al tipo? 

Di questo e di tanto altro dovranno tener conto, così come della volontà di usare quell'area in cui Daniza si muoveva per ampliare le piste sciistiche, come si legge qui.

Poi, stranamente, nessuna foto di Daniza ormai morta è stata pubblicata (e dico stranamente perché il "circo mediatico" generalmente non si ferma di fronte a nulla e non ha certo il buon gusto di evitare di postare foto di individui uccisi). Le poche che si vedono non ritraggono il cadavere di Daniza, ma sono di repertorio, foto reperibili in rete già da tempo. 

Ci sono troppe incongruenze nella versione ufficiale, curioso anche il fatto che non si riesca a conoscere il nome del veterinario che avrebbe sparato a Daniza la dose fatale di anestetico. Perché mai non si dovrebbe sapere, se tutto era legale e a norma? 

Ieri intanto abbiamo fatto un flash mob davanti al Ministero dell'Ambiente e bloccato il traffico sulla Cristoforo Colombo per alcuni minuti.

L'articolo qui, prossimamente pubblicherò anche il video.

10 commenti:

Sara ha detto...

Il discorso sarebbe lungo, gratta gratta ma poi è sempre una questione di speculazione. Ieri sera vedevo il film Il nome della rosa, almeno nel medioevo c'era la consapevolezza che l'uomo fosse un viator, di passaggio su questa terra. Questi si credono padreterni nel poter decidere della natura a loro piacimento, inoltre sono convinti che i soldi se li potranno portare anche nell'aldilà, una volta morti.

Anonimo ha detto...

Stategli addosso, non si può uccidere e rimanere impuniti

giova ha detto...

Vendicatela e rieducate le persone alla Natura

Anonimo ha detto...

Questi bastardi devono pagare caro ...

Anonimo ha detto...

Io sono preoccupata per i cuccioli.
Se ne avete la possibilità, fate qualcosa per metterli al riparo e farli diventare orsi adulti cosicchè, una volta cresciuti, potranno cavarsela da soli

Rita ha detto...

La questione dei cuccioli è delicata perché non si possono mettere in cattività, altrimenti poi sarebbe difficile reintrodurli in natura. Purtroppo sono rovinati per sempre perché mamma orsa sarebbe dovuta restare con loro fino ai due, anche quattro anni di età: periodo durante il quale avrebbe dovuto insegnare loro a sopravvivere, non solo in termini di ricerca cibo, ma anche di difesa dai predatori (uomo compreso, anzi, direi soprattutto uomo), ricerca di un buon riparo per svernare e andare in letargo e via dicendo. Queste cose, se messi in cattività, chi può insegnargliele ora? Nessuno. Per cui non saprei proprio quale sia la soluzione migliore. E comunque serve il parere di un etologo esperto in fauna selvatica, noi non possiamo prendere decisioni su cose che non sappiamo. Avrebbero dovuto ascoltarci prima.
Il danno è stato fatto ed è a mio avviso irreparabile.
Ma qualcuno dovrà pagare. Su questo non ci fermeremo. Loro sperano che l'ondata di indignazione si plachi e che tutto torni alla "normalità", ma ci sottovalutano, non sanno che Daniza è diventata un simbolo della lotta per la liberazione animale e che ora più che mai andremo avanti con le nostre battaglie. Sono in corso diverse azioni legali, di interrogazioni, denunce e via dicendo. Ma non solo. E boicottiamo tutti il Trentino. Tutto questo è stato fatto perché vogliono costruire nell'area del parco intorno a Pinzolo, ampliare piste sciistiche, costruire laghetti artificiali, alberghi, centri commerciali ecc., al solito, come ha scritto Sara sopra, è per lo sporco denaro che si calpestano i diritti degli indifesi di tutto il mondo.

Giovanni ha detto...

l'articolo è davvero circostanziato, Rita. complimenti, come sempre! in effetti, tante, cose non tornano, e non è di certo fare dietrologia o lasciarsi suggestionare dal 'complottismo', se si pensa male dei moventi di questo assassinio annunciato. Daniza, come tutti gli individui indipendenti e liberti, che vivono la loro vita, sono scomodi, anche quando non fanno nulla di 'pericoloso' per nessuno. Ma osano pensare con la propria testa e far valere le proprie ragioni - come la difesa dei propri figli.
Penso proprio che riporterò i link che creano una vera e propia pista e svelano dei retroscena non trascurabili.

Rita ha detto...

Grazie Giovanni. :-)

In realtà l'orsa nella foto potrebbe non essere Daniza perché non si vede il radiocollare, ma rimane valida l'ingombrante domanda: cosa ci facevano le trappole a tubo nei boschi il 28 luglio? Per chi erano, se non per Daniza? E il cucciolo che si vede di chi è?

Anonimo ha detto...

Però mi sembra fin troppo chiaro che sarebbe pericoloso diffondere il nome di chi ha sparato o deciso la dose di anestetico...

Rita ha detto...

Se hanno fatto tutto secondo le norme non vedo perché non si dovrebbe conoscere...