giovedì 16 ottobre 2014

Come ti faccio passare il vegano per matto


Dobbiamo fare davvero paura al sistema se in una serie tv statunitense - Breaking Bad, 4° stagione, 4° episodio - si sente il bisogno di associare il veganismo alla follia, alla bizzarria, alla stranezza, anche se non esplicitamente, ma in maniera sottile.

Attenzione spoiler, legga solo chi l'ha visto: è il momento in cui Walter sta parlando della morte di Gale con Hank e stanno sfogliando il suo "Lab Notes"; Hank rileva come a margine delle pagine ci fosse scritto di tutto, tra cui, una ricetta per i brownies vegani (in lingua originale è per i marshmallows). E subito dopo aggiunge: "era una persona davvero folle, eccentrica, un vero pazzo"... o qualcosa di simile (non ricordo le parole esatte).
Lo spettatore medio cosa fa? Associa la parola "vegano" a "persona folle".
Cioè, la prova che Gale sarebbe stato pazzo, è che, tra le altre cose, si annotava ricette di brownies vegani.
Il sistema lavora così. In maniera subdola, sottile, quasi impercettibile. Nemmeno te ne accorgi, ma ti suggerisce associazioni, chiavi interpretative, percorsi di lettura.
Dovremmo fare la stessa cosa. Imparare a parlare di antispecismo e veganismo in maniera sottile, infilandolo in ogni discorso, non direttamente.

6 commenti:

Alessandro Cassano ha detto...

sebbene BB mi sia piaciuta molto come serie, anch'io ho storto parecchio il naso vedendo quella parte.

C'è da dire che il personaggio di Hank è un burbero, ridicolizzato dagli stessi autori, che rappresenta l'ignoranza dell'americano medio. Probabilmente quel passaggio era una semplice caratterizzazione, ma resa male.

Rita ha detto...

Può essere. Però in generale nelle serie tv o film il vegetariano/vegano viene sempre caratterizzato come un tipo bizzarro.

Sì, comunque, nota a parte che cito, la serie è molto bella.

Anonimo ha detto...


Direi che l'osservazione è piuttosto vittimista ed egocentrica.

Gale non viene definito matto solo perchè è vegetariano, ma anche perchè ascolta musiche strambe da ogni parte del mondo, si fa gli infusi di erbe strane, canta i karaoke in quel modo, insomma farne solo una questione di vegan è sintomo di fanatismo.

Io conosco un mare di vegani, simpatizzo per Gale e non ho mai ritenuto che Gale fosse pazzo perchè vegano, nè Hank mi ha dato quell'idea. Gale era "strambo" per tutto l'insieme. Anche perchè BB è una delle più grandi critiche al sistema capitalista che io abbia mai visto.

Rita ha detto...

Certo, si sa, noi vegani siamo sempre fanatici.

Vedi che confermi? :-p

L'associazione che ho notato io, l'hanno notata anche altri. Certo, Gale era strambo (ossia non omologato al sistema, ai gusti mainstream ecc.) anche per un sacco di altri motivi, ma tra questi, appunto ci sta anche l'esser vegano, a conferma che l'esser vegano viene vista come una stramberia.

BB sarà anche una critica al sistema capitalista (a me non pare... ), ma di certo NON è una critica al sistema di sfruttamento animale, visto che continuamente i personaggi magnano bacon, hamburgher e via dicendo.

Giovanni ha detto...

Non conosco la serie BB - anzi, ci ho messo un po' a capire che la scena descritta era parte di un racconto, e NON di un autentico processo.
In parte, anche se ora che mi servirebbero non me nericordo nemmeno uno, posso confermare anche io l'impressione di Rita che in generale nei film, quando appare un vegano, se ne sottolinea, sia pure di passaggio e poi più, questa cosa come se fosse una peculiarità sorprendente. Che poi lo sia - una peculiarità - perché i veg sono relativamente rari, o perché la si voglia usare per caratterizzare o connotare in modo rilevante il personaggio - nel bene o nel male, per così dire - questo appare evidente.
Trovo interessante il suggerimento tuo finale, Rita, di parlare in modo quasu subliminale del veg. Non saprei bene come fare, ma di certo, far diventare l'argomento veg una specie di 'delenda cartago 2.0', forse non ci aiuta. ed è qui la difficoltà. credo. che ne pensi? :)

Rita ha detto...

Ciao Giovanni,
io credo che siamo ancora in quella fase della lotta in cui da una parte il sistema ci ridicolizza per svalorizzare o distorcere le nostre istanze, dall'altra, comprendendo il potenziale rivoluzionario che esse contengono, abbia iniziato a combatterci.
Fare muro contro muro, vista l'esiguità dei nostri mezzi, sia in termini numerici, che strategici, forse non ci conviene.
Secondo me dobbiamo ancora trovare una strategia veramente efficace e, soprattutto, imparare a non essere strumentalizzati dai media.