domenica 2 ottobre 2016

Come si combatte l'ansia del fare? Facendo.

A volte stare a preoccuparsi troppo del come fa perdere di vista l'obiettivo o la cosa in sé. 
Non mi riferisco qui soltanto alla liberazione animale, ma a ogni nostro progetto, azione o proposito della vita di ogni giorno.
Oggi pomeriggio, per dire, volevo andare a correre. Però subito mi sono venuti in mente tutti gli ostacoli possibili: pioverà, non pioverà, farà freddo, farò tardi, ci sarà confusione e via dicendo. A un certo punto mi sono resa conto che il tempo stava passando e anziché attivarmi per fare quello che volevo realmente fare - andare a correre - lo stavo sprecando in timori e supposizioni varie. Così ho fatto una cosa molto semplice: ho visualizzato l'atto in sé del correre, ho infilato le scarpe e sono uscita.
Ora, questo è un esempio molto piccolo e anche banale, se vogliamo, però contiene in sé una grande piccola verità.
Se vuoi fare qualcosa: falla. Inizia a farla. Non importa come, non importa gli ostacoli che si presenteranno, intanto inizia a fare, prova a fare, che è già fare e tutto il resto si risolverà man mano.
E per iniziare l'importante è non perdere di vista l'obiettivo della cosa in sé. Bisogna visualizzarlo. Sentirlo. E far scivolare tutto il resto sullo sfondo, lasciare che ogni preoccupazione, ansia o supposizione rimangano così sfocate da non sopraffare più la cosa in sé. 

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