lunedì 4 ottobre 2021

Se l'ingiustizia non smuove, proviamoci con il disgusto

 


Post semi-serio.

Pensavo alle tante battutine che si fanno sul fatto che noi vegani mangeremmo solo verdurine. 

Disinformazione a parte, - perché è chiaro che non mangiamo solo verdurine e se qualcuno è convinto che la scelta degli alimenti commestibili per noi vegani, tolti animali e derivati, quindi, si riduca solo alle verdurine vuol dire che è una persona proprio ignorante sul piano alimentare e che non sa che moltissimi alimenti, che non si definirebbero proprio verdurine, sono in realtà vegetali e preparazioni vegetali -, mi chiedo come mai le verdure, i vegetali, la frutta, che sono tutti alimenti belli, profumati, colorati, facili da cucinare, godano di una reputazione così pessima e di contro i pezzi di corpi di animali massacrati, grondanti sangue, che puzzano, letteralmente, e che per essere mangiati necessitano di tanti condimenti, spezie, o preparazioni lunghe come gli insaccati, gli affumicati ecc., invece facciano gola?

Vi piace l'odore delle pescherie, delle macellerie? O non preferite invece quello dei banchi di frutta e verdure profumati? 

Siete mai stati nei pressi di un mattatoio? Avete mai sentito l'odore di putrefazione, di sangue, quell'odore ferroso, misto all'odore di urine e feci dei poveri animali che vengono sterminati senza pietà e che se la fanno addosso dalla paura?

E invece l'odore di un orto? Quale odore preferireste avere vicino casa vostra? Dove preferireste lavorare, al banco ortaggi o al banco pescheria e macelleria?

Pensate al profumo delle fragole, delle pesche, dei meloni o dei pomodori, delle erbe aromatiche (sì, quelle che poi vengono messe in abbondanza per coprire l'odore disgustoso dei corpi morti degli animali), delle piante, dei fiori di zucca, dei piselli freschi, tanto per fare degli esempi e ditemi, quale vi sembra migliore?

Dunque, perché questo odio per le verdure?

È ovvio che si tratti di un pregiudizio. 

Ed è ovvio che sia così per tutti i significati che vi sono associati culturalmente e che possono essere riassunti nei seguenti luoghi comuni: i bambini schifano gli spinaci, le verdure sono cibo per "signorine delicate e inappetenti" - mentre la "carne" è cibo per veri uomini, machi, forti, coraggiosi; se ami le insalate o le zuppe sei un "finocchio" (omofobia e misoginia insieme, che vanno sempre di pari passo) e via dicendo. 

Insomma le verdure sono associate alle donne, la carne agli uomini. Gli uomini sono cacciatori (le donne preda). 

Quindi se mangi verdure sei una femminuccia. E le femminucce, si sa, valgono meno degli uomini. Poi se lo fai perché ami gli animali, ah, allora sei proprio un pato-sensibile, femminuccia al quadrato.

Le verdure sono cibo per anoressici, ortoressici e chi più ne ha più ne metta.

Luoghi comuni, nient'altro che luoghi comuni, ripetuti da secoli, rivendicati tramite battutine nei film, nelle serie tv, nei libri, ovunque.

Che banalità, che noia, che livello misero.


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