Spesso quelle che raffigurano l'atto brutale della macellazione allontanano le persone.
Invece questa è perfetta nella sua disarmante tragicità. Un individuo si abbandona al tepore del sole, un sole che probabilmente sta assaporando per la prima volta, socchiude gli occhietti, ignaro che a breve gli saranno chiusi per sempre. Violentemente, barbaramente, ferocemente.
Ignaro di esser nato per diventare prodotto.
Noi però, noi che possiamo, dobbiamo smetterla di chiudere gli occhi di fronte a questo sterminio sistematico. Noi gli occhi dobbiamo mantenerli ben aperti. E imparare a vedere gli altri animali oltre la patina sporca dello specismo. Una patina viziata e violenta. Mangiare animali non è un'abitudine, ma un vizio immondo.
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