lunedì 6 dicembre 2021

Dalla parte delle bambine che siamo state

 Ho appreso che ci sono donne solidali con il molestatore della giornalista Greta Beccaglia e che hanno organizzato una tavolata nel suo ristorante per esprimergli, appunto, solidarietà.

Proprio vero che il patriarcato interiorizzato (esattamente come ogni altra forma di oppressione, specismo compreso) è quello peggiore da combattere. 

Io li capisco questi meccanismi, sono gli stessi che per tantissimo tempo mi hanno portata a essere accondiscendente verso gli uomini anche quando si comportavano palesemente da stronzi, mi molestavano e usavano (psicologicamente o fisicamente non ha importanza). 

Mi sentivo in colpa e mi vergognavo perché pensavo sempre che fossi io a provocare certi comportamenti e se qualche volta reagivo e li trattavo male subito me ne pentivo perché se c'è un qualcosa che, per fortuna, nel bene e nel male, anche a mio discapito, ho sempre posseduto è l'empatia, ossia la capacità di mettermi nei panni altrui, aguzzini e oppressori compresi. 

Fino a che non ho capito il perché di certi meccanismi, dove nasceva quel senso di colpa e di vergogna e quell'incapacità di portare fino in fondo le denunce e le reazioni. 

Nasceva dai condizionamenti di cui noi donne siamo vittime sin da quando veniamo al mondo. 

C'è un libro che mi ha dato il là per riflettere e che insieme ad altri poi mi ha fatto meglio comprendere cosa significhi nascere donne, ossia femmine, cioè persone di sesso femminile (al netto di identità di genere varie) in una società maschilista ed è Dalla parte delle bambine di Elena Gianini Belotti. Così come ho poi trovato puntuale il seguito aggiornato scritto da Loredana Lipperini, Sempre dalla parte delle bambine.

Che non è mettere donne contro uomini, ma mettersi dalla parte di chi ha talmente interiorizzato la svalutazione di se stessa da non riuscire nemmeno a portare a termine un discorso di denuncia. 

Alzare la testa e dire basta non significa diventare cattive. Significa reagire e fare un primo passo per sentirsi finalmente persone pari agli uomini. La parità sulla carta non serve a niente se non ci si emancipa interiormente.


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