sabato 21 maggio 2022

Di animali selvatici , animali "da compagnia" e di un famoso regista romano

 Metto qui il link agli ultimi due miei articoli, uno per R-evolver sulla situazione degli animali selvatici a Roma, compresa quella degli individui tenuti in cattività e usati come schiavi; l'altro per Progetto Vivere Vegan sul superamento del concetto di "animali da compagnia", "mercato di pets" ecc.

Immagine di Andrea Festa

Un cinghiale si disseta a una fontanella di una famosa Villa romana adibita a parco pubblico, un gabbiano scende da un tetto per andare a raccogliere un pezzetto di pane, alcuni gatti, la coda a punto interrogativo in segno di gioia, corrono fusacchiando verso il gattaro che tutte le sere gli porta da mangiare, una fila di elefanti bardati di rosso e blu e montati da umani sfilano lungo i Fori Imperiali e arrivano a Piazza Venezia, tra una folla festosa ed esultante con l’immancabile telefonino pronto in mano a scattare una foto.

Non è lo scenario di una fiaba moderna, ma quello di una società all’incontrario, sbagliata e specista, dove le prime tre situazioni vengono viste con preoccupazione, diventano fonte di paure irrazionali amplificate dai media e da narrazioni catastrofiche, mentre l’ultima, quella degli elefanti, che è l’unica che dovrebbe apparirci mostruosa per ciò che implica (sfruttamento di animali) è salutata con gioia, divertimento, senso di meraviglia.

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Topi da laboratorio, mucche da latte, cavalli da corsa, cani da guardia, vitelli da carne, conigli da carne, animali da pelliccia, animali da circo, animali da compagnia. DA: preposizione semplice che unisce tra loro due elementi di una frase o di più frasi; la preposizione da può svolgere diversi funzioni. Negli esempi sopra esprime la funzione di complemento di fine o scopo. Significa che agli animali sopra indicati viene assegnato un fine o uno scopo. 

A tutti noi, talvolta, e nell’ambito di un preciso contesto, lavorativo, ad esempio, o sociale, può venire assegnato un preciso ruolo o venire riconosciuto uno scopo e una finalità, ma questi non sono riducibili al nostro valore ontologico complessivo.

Gli altri animali invece esistono e vengono riconosciuti e considerati solo in virtù della funzione che la nostra società gli assegna e hanno valore solo nella misura in cui assolvono più o meno bene questa funzione.

Così una mucca sfiancata da un parto dopo l’altro al fine di produrre latte verrà macellata nel momento in cui la produzione del prodotto per cui è stata mantenuta in vita fino a quel momento smetterà di rendere un buon profitto; il pollo sarà tenuto in vita fino a raggiungere il peso ottimale richiesto dal mercato, così il vitello e il coniglio e altri animali cosiddetti da carne; il cavallo finché avrà gambe buone per gareggiare o servire il suo cavaliere con la passione dell’equitazione, il topo da laboratorio per tutto il tempo che il suo corpo sarà ritenuto utile agli esperimenti in corso.

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