giovedì 24 gennaio 2013

Quando le volpi si sposano di Rossana Carturan: una storia al tempo stesso magica e reale, in bilico tra leggenda e verità

Quando le volpi si sposano qualcosa di straordinario, bello o brutto che sia, avviene a chi lo intuisce

Una leggenda veneta, una donna che torna sui luoghi della sua infanzia richiamata dall’anziana capostipite della dimora matriarcale in cui è cresciuta, situata in un paesino sperduto della campagna dell’Agro Pontino, un’antica casa dove il tempo sembra essersi fermato; il peso di un passato che ritorna con i suoi rituali di superstizione, regolato da punizioni e decotti di erbe dai poteri pressoché illimitati per curare ogni tipo di disturbo, sia fisico che psicologico; vecchie diatribe familiari che si perpetuano senza sosta, un destino che sembra ripetersi all’infinito.

6 commenti:

Mariapia ha detto...

wooooooooooooooow... Bellissimo... SOn curiosa... Vado a leggere il resto...

XoXo

Mary

New post-> http://www.modidimoda-mapi.blogspot.it/2013/01/shabby-chic-style_19.html

Non si dice piacere - La moda passa, lo stile resta ha detto...

molto molto curiosa!

http://nonsidicepiacere.blogspot.it/

Lucia Donati ha detto...

Visto che non c'è un modulo per commentare il tuo profilo, faccio la mia osservazione qui. Tu sostieni di scrivere e parlare solo di cose che conosci bene, tuttavia ieri hai commentato partendo da una tua supposizione errata in un post del blog "Obbrobbrio" in una discussione che mi coinvolge: te l'ho fatto notare, ricordi? Per te che detesti le approssimazioni è un vero peccato!

Rita ha detto...

Touchée. Hai ragione Lucia. Ogni tanto succede di fare qualche scivolone, l'importante è prenderne atto. ;-)
Comunque sia il discorso relativo al commento di Alessandro rimane, ossia, conoscendo il suo stile, il taglio del suo blog ecc., avresti dovuto aspettarti quel tipo di commenti taglienti sulla tua scrittura. Lui è una persona diretta e onesta intellettualmente, se deve fare una critica non sta tanto a badare al "politically correct". Le osservazioni che ti ha fatto te le ha motivate.
Diciamo che sono accorsa in sua difesa più che altro perché la tua reazione mi è sembrata esagerata; anziché incassare le critiche, hai iniziato a dire che Alessandro non è nessuno per poterti giudicare, che non lo stimi ecc., allora, la mia domanda era: ma se non lo stimi, se ritieni che lui non sia in grado di giudicare, perché accidenti gli hai dato da leggere il tuo libro, aspettandoti, non una recensione, ma un commento almeno (questo sì, l'hai scritto tu)? Tutto qui.
Comunque da parte mia ti faccio tanto auguri per la tua scrittura, so quanto sia difficile e impegnativo scrivere.

Alessandro Cassano ha detto...

Apro e chiudo una parentesi, dato che non mi piacerebbe portare qui strascichi di una situazione nata altrove.
Il dettaglio su cui Rita si sbagliava è ininfluente sul senso delle sue osservazioni, che non sono certo dettate da "parzialità" (si presuppone che tra gente adulta e matura ci si esprima liberamente, come ha fatto lei e come ha fatto il sottoscritto). Mi spiace molto che Lucia l'abbia presa così a male. Tutto il polverone che si è sollevato, anche a detta di chi ha condiviso il mio post, è stato dovuto alla sua reazione spropositata e non certo al mio articolo, ironico come tutti gli altri. Ho recensito un libro esasperando le sensazioni negative, questo è vero, ma in cuor mio son certo che persino se mi fossi mantenuto nell'ipocrita recinto del bon ton le reazioni dell'autrice sarebbero state piuttosto acide. Lo evinco dalla totale incapacità che percepisco nel mostrarsi umile innanzi a critiche condivisibili o meno, ma motivate.
Non ci ho messo poco a leggere il libro e a segnarmi i passi incriminati. Mi aspettavo perlomeno risposte che entrassero nel merito delle mie critiche, e non minacce, offese personali e anatemi che manco un santone...

Rita ha detto...

Grazie Alessandro per questa tua precisazione.
Ma infatti, come giustamente fai notare, che lei abbia richiesto espressamente una recensione (come pensavo all'inizio) o meno, che si aspettasse un commento o meno, non è rilevante; quel che è rilevante è la sua incapacità di accettare una critica circoscritta al suo libro (non certo alla sua persona) e l'aver reagito tacciando te di incompetenza (ma allora perché ti ha dato il suo libro?), offendoti, insultandoti ecc..