giovedì 20 giugno 2013

Spigolature (6)




Al di là di tutti i saperi, l'animale uomo è nudo di fronte al mondo.
Che la si possa elaborare intellettualmente o meno, la morte ci aspetta al varco. Ed è principalmente con questa tragedia ineludibile che facciamo i conti da sempre.

Una volta un amico mi disse che la cultura (intesa come accumulo di conoscenza, di esperienza, di letture stratificate nel tempo, di elaborazioni e metabolizzazione di quanto si apprende) era come un metter su fronde, foglie, un proliferare di rami e rametti, germogli, sbocciare di fiori, fino ad arrivare al pieno rigoglio. Ma poi dovrebbe poter arrivare il momento di lasciar andar via tutto, di scrollarsi via tutto, così come fa il vento autunnale quando spazza via ciò che non ha più linfa.
La cultura è una linfa che ci nutre, ma, al netto di tutto, resta poi il solo tronco nudo che, nutrito, impara a ergersi da solo contro il freddo della notte e dell'inverno.

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