domenica 29 settembre 2013

Brevissimamente (sulla dichiarazione di Guido Barilla)

Libertà di parola, non è libertà di esprimere commenti e pensieri discriminatori e offensivi.

(dedicato a quelli che difendono Guido Barilla; per la cronaca, parlare di una sedicente "famiglia tradizionale" da cui i gay sono esclusi, è una dichiarazione che discrimina ed esclude per l'appunto le famiglie non connotate "tradizionalmente"; ma, al di là del discriminare i gay, fatto gravissimo - ammesso che ai gay poi importi davvero di essere rappresentati dall'atmosfera melensa e finta degli spot Barilla - ciò che trovo veramente pericoloso è il fatto che si continui a veicolare e diffondere questo concetto di una "famiglia tradizionale" astorico e stereotipizzato. C'abbiamo già il Vaticano che ci pensa, possiamo fare a meno del pensiero del sig. Barilla? Grazie).

6 commenti:

Sara ha detto...

Libera produce una pasta eccellente e anche il messaggio etico è decisamente preferibile rispetto a quello del signor Barilla.

Rita ha detto...

Io la pasta Barilla infatti non la compro perché mi pare che tenga poco la cottura e poi mi infastidiscono gli spot melensi e retorici.

Come dice la Littizzetto, se proprio vogliamo parlare di "famiglia tradizionale", non mi pare che generalmente le famiglie italiane vivano nei mulini e che facciamo colazione la mattina tutti insieme di fronte a una tavola perfettamente apparecchiata... :-D

Sara ha detto...

Si, infatti, per fortuna la pasta la possiamo scegliere.
Io però nel mulino ci abito davvero!

Patalice ha detto...

personalmente credo che ognuno di noi, anche chi è abbastanza in vista avendo una ditta che produce una pasta famosa in tutto il mondo, è libero di dare e dire il proprio punto di vista.
allo stadio attuale delle cose, con la tipologia di problemi che affligge il nostro mondo, il fatto che la famiglia tipo venga ancora elogiata è anacronistico... però è anche una cosa che penso giusta.
e sarà affare del compratore scegliere se lasciarsi o meno influenzare dal parere del signor barilla

Humani Instrumenta Victus ha detto...

Gianni Barilla è uno che ha studiato, è dottore in spaghetti (laurea probabilmente conseguita a Norimberga). Dinanzi a tanta autorevolezza si può solo tacere e ascoltare.

Rita ha detto...

@ Patalice

Come ho scritto nella mia sintetica riflessione, libertà di pensiero non significa dare fiato a qualsiasi opinione venga in mente, non se questa veicola, conferma e rafforza determinati pregiudizi.

Non è una questione di marketing ("sarà affare del compratore scegliere se lasciarsi o meno influenzare..."), ma una questione di "cultura".
Da sempre si continuano a tutelare certe barbarie solo perché "tradizionali". Ora, sorvolando un attimo sul concetto di famiglia, è il termine "tradizionale" che andrebbe seriamente rivisto.