sabato 28 settembre 2013

Pensierino del sabato




Etica e politica. Farò un esempio per spiegare ancora una volta cosa penso quando dico che tutto deve partire dall'etica.

In questi giorni molti cittadini romani, me compresa, si stanno ribellando contro l'amministrazione che sta abbattendo alberi secolari e spianando interi parchetti per far spazio ai cantieri per i lavori della metro C.

L'afflato che ci ha mossi tutti è etico. Poi si è deciso di organizzarci politicamente con varie azioni e strategie (informare la collettività sullo scempio in atto, volantinare, bloccare i lavori, presentare esposti e denunce ecc.).
Ma senza quella spinta etica che ci porta a immaginare una società diversa e senza la determinazione nel credere che i contributi di tutti siano importanti, per quanto presi singolarmente possano apparire minimi e irrilevanti, non sarebbe stato possibile muoverci in alcuna direzione politca.

Per quanto concerne la liberazione animale, il veganismo è il primo passo di quell'intima ribellione che, insieme a concertate e studiate mille altre strategie politiche, potrebbe veramente cambiare il mondo.

E aggiungo che una politica senza etica non è proprio possibile, altrimenti diventa altro, diventa bieco affarismo.

Purtroppo si ha la tendenza a credere che le cose siano immodificabili e, qualsiasi iniziativa si intraprenda, destinate a restare uguali.

La storia invece ci insegna - ma non sui libri canonici, poiché in questi ultimi si dà solo e sempre rilievo alle rivoluzioni compiute con le armi, alle guerre ecc. - che quando le minoranze (di qualsiasi tipo siano, sparuto gruppetto di cittadini che sta lottando per una causa giusta o altro) prendono coscienza della loro forza e si organizzano in azioni nonviolente di disobbedienza civile, queste possano dare risultati significativi.
Il problema delle minoranze - e quindi di tutti noi singoli - è pensare che, essendo tautologicamente tali - si sarà sempre destinati a compiere azioni irrilevanti e a non esercitare nessuna influenza.

Ma il mondo non è un ente astratto, astorico, sovratemporale. Il mondo lo facciamo noi, diviene con noi. 

Capire questo è fondamentale perché se le cose rimangono invariate è proprio perché ci si arrende in partenza convinti che debbano restare invariate.

A Roma in questi giorni ci siamo mobilitati e qualcosa siamo riusciti a ottenere. Forse è tardi perché avremmo dovuto muoverci prima, ma che ci serva di lezione. 
Il potere è tale solo fino a che noi lo riconosciamo come tale, inchinandoci al suo cospetto. Ma una volta preso atto della nudità del re, non ci resta che metterlo da parte.

6 commenti:

Enrico ha detto...

Concordo con il tuo pensiero, l'etica personale dovrebbe essere uno dei motori per le azioni. Non è un caso se il nostro paese è ridotto in questo modo. Complimenti per le vostre proteste di Roma, continuate così! Ti dico, qui, nell'estremo ponente ligure c'è una foce di un torrente che è tenuta malissimo, è inquinata e sembra quasi una discarica. Eppure è una riserva del wwf. Con un amico, abbiamo fatto delle foto e le ho spedite ad un giornale locale. Inizialmente le cose sono cambiate, ma c'è ancora troppa gente che preferisce ignorare.
A presto :)

P.s. mi è piaciuto leggere nel tuo post parole come "non violenza" e "disobbedienza civile" che riportano alla mente Thoreau, e in tempi più recenti, Gandhi e Martin Luter King ;)

Rita ha detto...

Grazie Enrico, in effetti mi sono proprio ispirata a Thoreau e a Gandhi. ;-)

Complimenti per la tua battaglia, spero che la tua testimonianza, insieme a quella del tuo amico, vi porti buoni frutti. Per farsi ascoltare bisogna coinvolgere in qualche modo i media, portare il caso all'attenzione nazionale, altrimenti non si smuove niente...

Erika ha detto...

Veganismo, ecologia e lotta alle discriminazioni, questi devono essere i nostri motti per il bene degli animali non umani, degli alberi e delle persone :-)))
Io adoro gli alberi, non sopporto chi abbatte alberi, vedere un albero che viene abbattuto mi provoca un dolore al cuore così forte che mi sento male, gli alberi vanno difesi e si deve lottare per loro come lottiamo per gli animali non umani :-)

Erika ha detto...

Non sopporto nemmeno le potature, sai quelle potature radicali che tolgono tutta la chioma all' albero, si lascino in pace gli alberi!

Erika ha detto...

Che poi durante l' estate quando si soffoca dal caldo gli alberi sono una cosa preziosissima, fanno ombra e fresco come nessuno e con il loro bel verde ci danno anche un senso di pace e di fresco, una città con pochi alberi è una città senza poesia.

Rita ha detto...

Esattamente Erika, la penso come te. Gli alberi sono un bene prezioso, sotto ogni punto di vista. Vedere abbattere in pochi minuti alberi che hanno impiegato secoli per crescere è una cosa che ferisce proprio l'anima, uno scempio irreparabile.