lunedì 26 aprile 2021

Senza titolo

 Esistono bravissime persone, rispettose di tutti gli altri umani, ma capaci di compiere atrocità di vario tipo sugli animali.

Per esempio mettono gabbie per topi o veleno per topi, oppure sterminano insetti; più semplicemente si girano d'altra parte se vedono un cane investito agonizzante per strada (non ho tempo, si fermerà qualcun altro) o prendono i cuccioli appena partoriti della gatta/cagna di casa, li mettono dentro un sacchetto della spazzatura e li gettano nel primo cassonetto a portata di mano.

Queste stesse persone vanno al ristorante e indicano col dito l'aragosta o l'astice vivo nella vasca e poi si dirigono al loro tavolo prenotato aspettando che gli venga servito. 

Mangiano "pesce" fresco, appena pescato, ancora vivo e agonizzante e comprano la fettina di vitello (bio). 

Sono le stesse persone che quando gli parli della questione animale ti rispondono che ci sono cose più importanti a cui pensare  e che snocciolano tutta quella serie di giustificazioni che a un certo punto ti chiedi se siano veramente le stesse persone capaci di discorrere finemente di tantissimi altri argomenti o se nel frattempo gli è successo qualcosa, qualcuno gli avrà dato una botta in testa perché non è possibile che ti dicano cose come "anche le piante soffrono", "tutti dobbiamo morire".

La verità è che non è sempre vero che chi compie atrocità sugli animali sia una persona pericolosa a prescindere perché purtroppo la cultura in cui viviamo è specista, ossia non fa percepire come grave o sbagliata la violenza sugli animali perché non attribuisce agli altri animali lo stesso valore della vita umana. 

Certo, la violenza sugli animali spesso è palestra di violenza anche sugli umani più deboli fisicamente (donne e bambini), ma: uno, la violenza sugli animali va condannata a prescindere in quanto è proprio l'idea che la loro vita abbia meno valore della nostra che dobbiamo combattere; due, la verità è che siamo quasi tutti dei mostri con gli animali, anche chi non torcerebbe mai un capello a un altro essere umano.

Questo è lo specismo, ideologia invisibile poiché appunto normalizzata e naturalizzata. Lo specismo va prima portato alla luce e poi combattuto.

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