venerdì 16 novembre 2012

Quell'arte che non è arte

Del tipo che se incontro Jan Fabre e con un calcione lo faccio ruzzolare giù per una scalinata, posso dire che si tratta di una performance?
 
http://www.animalequality.it/notizie/154/artista-belga-lancia-alcuni-gatti-terrorizzati-su-una-rampa-di-scale-%C3%A8-arte


12 commenti:

Claudio ha detto...

Il 99.99% degli artisti contemporanei è composto da pippe prive di talento e di idee sponsorizzate da critici influenti loro amici che creano personaggi a tavolino a scopo di lucro. Si inventano perciò cazzate senza alcun valore estetico e culturale che abbiano però una risonanza mediatica e pubblicitaria.
Chi esercita violenza sull'arte arriva necessariamente a esercitare violenza per l'arte, dato che non ha la minima capacità di tematizzare la violenza nell'arte.
Criminali contro la cultura, contro la bellezza, contro l'umanità, contro la natura, contro gli animali, contro la filosofia, contro il sapere.
Se le opere esposte al Maxxi o alla Biennale di Venezia sono offensive per l'intelligenza, a Jan Fabre e alla sua pochezza artistica e umana, in proporzione non posso che augurare ogni male.

Anonimo ha detto...

e io ti chiederei di rifarla, perchè non l'ho capita bene

Anonimo ha detto...

Jan Fabre innanzitutto ti dico pezzo di merda...

Roscio ha detto...

Qualcuno, la definirebbe neofuturismo. Ciao

Rita ha detto...

Claudio, totalmente d'accordo con te, hai sintetizzato benissimo quello che penso anche io dell'arte contemporanea (salvo rarissime eccezioni).
Jan Fabre è proprio un delinquente, non ci sono altre parole. Già in passato non si era fatto scrupolo di usare insetti per alcune sue "opere", ora addirittura animali vivi. E come lui tanti altri, Hirst a Londra ha "esposto" in una sala non so quante farfalle, vive, che poi sono morte a centinaia per mancanza d'aria e di cibo.
Questa gente va fermata. Continuasse pure a fare le proprie opere di merda, ma lasciasse in pace gli animali.

Rita ha detto...

@ luoghinonluoghi

E io sarei felicissima di riproporre la mia performance fino a che il significato non divenga abbastanza chiaro a tutti i presenti. :-D

Rita ha detto...

@ Defezionario

Mi associo... Spero che alla sua prossima performance ci siano tra il pubblico un bel po' di animalisti incazzati.

Rita ha detto...

@ Roscio

Ciao. Ah, tu dici perché il futurismo promuoveva l'esaltazione della guerra, quindi della violenza e tutte quelle stronzate là... Mah, per me il gesto non-artistico di Fabre potrebbe essere definito in qualsiasi maniera, il concetto rimane lo stesso, ed è uno soltanto: violenza su esseri viventi senzienti. E la violenza, checché ne pensassero i futuristi, è solo violenza, negazione della vita, morte, bruttura.
Insomma, come ho scritto tempo addietro qui (http://www.ildolcedomani.com/2011/09/in-arte-tutto-e-permesso.html), mi sta bene tutto, anche performance estreme sul proprio corpo, ma sul proprio appunto, non su quello di altri senza averne il consenso perché allora è prevaricazione.

ivaneuscar ha detto...

Concordo col commento di Claudio.
Il nome di questo Jan Fabre non mi era nuovo, poi quando hai parlato della "performance" con gli insetti ho ricordato... Ebbi modo di leggere su qualche sito (o forse di vedere in televisione) di quella "prodezza" e mi sembrò già mostruosa, perché comunque ammazzare esseri viventi, oltretutto col puro scopo di "mettersi in mostra" come "artista" (?), non è atto del quale andar fieri... nemmeno se le vittime sono "soltanto" insetti.
E pensai già allora che prima o poi, con quella logica, si sarebbe arrivati a "performance" crudeli anche su altri animali; e infatti il signor Fabre, forte dei suoi "successi" (?) ha pensato bene di "rilanciare". E' il caso di dire che l'arte è troppo importante perché la si lasci in mano ai critici (che per eccesso di intellettualismo esaltano simili assurdità): non sanno quello che fanno.
Sarò limitato, ma non credo che l'esaltazione della crudeltà si possa giustificare nemmeno con (stiracchiatissime) motivazioni "estetiche". Non c'entra l'estetica, qui; siamo piuttosto nella zona di competenza della psichiatria...

Rita ha detto...

Ciao Ivaneuscar,
sono d'accordo con te, qualsiasi forma di violenza e crudeltà non è mai giustificabile, nemmeno per motivazioni estetiche. Chi ama certe performances, piuttosto, ecco, hai detto bene, forse dovrebbe rivolgersi allo psichiatra di fiducia. ;-)

Martigot ha detto...

Penso che certe "espressioni artistiche" andrebbero vietate per legge. Visto che tipi come questo Jan Fabre impunemente mettono in atto cose di questo tipo. Che poi, al di là dell'evidente grave maltrattamento dei gatti, cosa vorrebbe dire 'sta roba? Leggevo nel link che si è ispirato ad una celebre foto con dei gatti volanti. Embé? Cos'è, una citazione, che spesso maschera mancanza di idee? Mah! Molti artisti contemporanei, con le loro installazioni assurde, restano un mistero per me. Cioè, come li si possa considerare artisti, perché magari assemblano due cose o danno due pennellate su un muro, o peggio ancora utilizzano dei poveri animali per i loro nebulosi scopi...boh, sarò retrograda ma per me tutto ciò non ha proprio niente a che vedere con l'Arte.

Rita ha detto...

Ciao Martigot,
ma infatti non è arte, è solo provocazione idiota che sfrutta il sacro nome dell'arte per trovare una sua legittimazione (che però non otterrà mai).
Speriamo che a Jan Fabre gli sia passata la voglia di lanciare i gatti perché ho letto che vorrebbe ripetere la "performance" in altri luoghi della città.