venerdì 1 maggio 2015

L'animale invisibile

Un brevissimo esercizio di stile (ma spero anche di contenuto).

L’animale invisibile appartiene a una specie non ancora ufficialmente tassonomizzata ed è molto difficile scorgerlo di giorno. Bisogna essere particolarmente attenti e mantenere lo sguardo vigile, forse allora lo si potrà intravedere lungo quelle strade trafficate generalmente chiamate autostrade. 
A me una volta è successo e l’impressione che ne ho ricevuto è stata talmente sconvolgente da scuotermi profondamente ancora oggi al solo ricordo. 
Descriverlo è molto difficile per via della sua particolare tendenza a un continuo e veloce mutamento e soprattutto perché dopo qualche secondo di osservazione tende a diventare, per l’appunto, invisibile per poi ricomparire, per occulte e misteriose pratiche, in qualche altro luogo, completamente irriconoscibile. La sua forma cangiante e mutevole lo fa rassomigliare ora a un vitello, ora a un maiale, poi a un coniglio, talvolta a un cavallo, in particolari periodi dell’anno persino a un agnello e si narra che in alcuni paesi anche ai comuni gatti e gatti con cui abbiamo molta familiarità. 
Una volta raggiunta la trasformazione finale si annida, invisibile, in ogni dove: acquattato dentro qualche bottega, esposto alla luce dei neon dei supermercati, persino nelle nostre confortanti abitazioni: è possibile trovarlo dentro i cassetti, negli armadi o addirittura avvolto ai nostri corpi, anche se raramente ci si accorge della sua presenza. Comunque sia non c’è da aver paura, non è pericoloso, non morde e non è infetto. 
Senza volto e senza nome, come referente assente, compare in quasi tutti i menù dei ristoranti, tuttavia quasi tutti si riferiscono a lui, senza averlo mai davvero conosciuto, chiamandolo così: carne. 

(Rita Ciatti)

5 commenti:

Sara ha detto...

Gli andra' in grasso e cellulite.

Anonimo ha detto...

bello, molto bello! un esercizio di stile e contenuto ben riuscito, grazie!

Rita ha detto...

Grazie. :-)

Martigot ha detto...

Bellissimo scritto Rita.

Rita ha detto...

Grazie Martina. :-)