sabato 17 dicembre 2016

Lontano dagli occhi


Nel video: agnellini che stanno per entrare al mattatoio. Li abbiamo visti passare oggi, durante il 25° presidio NOmattatoio. Verranno tirati giù a calci o con pungoli elettrici, tirati per le orecchie, per le zampe, per quello che capita, tanto... sono soltanto carne da macello. 
Lontano dai vostri occhi. Ma sui vostri piatti.


Oggi ci hanno detto: ma non ce l'avete un lavoro?

E voi, non ce l'avete un cuore? 

6 commenti:

Giovanni ha detto...

Quando la critica e le obiezioni a quello che fate sono del livello di 'non ce l'avete un lavoro', è perché non ci sono davvero argomenti validi da opporre...

che dolore per quegli agnellini. Ormai, per chi è consapevole, natale diventa una festa di sangue, tale e quale alla pasqua o ad altre feste religiose

Rita ha detto...

Tale e quale a tutti i giorni. :-(
A Natale aumentano di numero, ma lo sterminio è quotidiano.

Giovanni ha detto...

purtroppo, è vero. Il natale è solo un paravento decorato, ma non è nemmeno necessario a fornire un sia pur discutibile alibi.

Lorenzo ha detto...

Veniamo al concreto. L'agnello o il capretto era la vittima sacrificale obbligata dei popoli dediti alla pastorizia, ergo che vivevano in regioni aride.

Cito Wikipedia riguardo gli antichi Greci:
"Thysía : consiste nel sacrificio di uno o più animali (bue, maiale, capra o pecora) ed è destinato agli dèi dell'Olimpo. In genere in questo sacrificio della vittima sacrificale venivano bruciate solo il grasso e le ossa, il restante veniva macellata e distribuito ai partecipanti il sacrificio per il banchetto sacrificale.
Enágis: consiste nel sacrificio di uno o più animali (bue, maiale, capra o pecora) ai defunti, agli eroi o alle divinità ctonie. In genere in questo sacrificio la vittima sacrificale veniva interamente bruciata."

Prego notare che chi sacrificava animali di solito compiva anche sacrifici umani, alcuni come prassi, altri in occasioni eccezionali. Le vittime normalmente erano criminali o prigionieri di guerra.

Cito Wikipedia:
"Nel 226 a.C. (o nel 228) Roma era sotto la minaccia dei Galli e, in ottemperanza con quanto stabilito dai Libri sibillini e per ingraziarsi le divinità, due Galli e due Greci furono sepolti vivi nel Foro Boario (o nel Foro romano)."

Riguardo la ragione generale per i sacrifici, come pratica comune alle varie culture umane, ne esistono molte e svariate spiegazioni.

Il punto è che non si tratta di semplice pratica industriale/commerciale legata al consumo alimentare ma di antichissime tradizioni che si devono esaminare alla luce della antropologia.

Trovo abbastanza incomprensibile la banalizzazione dell'argomento.

Rita ha detto...

Lorenzo, io trovo abbastanza incomprensibile la tua insensibilità di fronte a cuccioli indifesi. Certo, pure questa potrebbe essere analizzata alla luce dell'antropologia, ma più semplicemente forse dalla psicologia.
Si chiama dissociazione cognitiva. Io vedo degli individui, una deportazione, un olocausto. Tu ci metti sopra sovrastrutture culturali (peraltro scopiazzate da wikipedia... sai che spessore e che approfondimento! E per fortuna che sono io quella banalizza...) che vorrebbero giustificare, ma in realtà, sotto sotto, svelano solo dis-umanità. Anche il Nazismo poteva essere esaminato alla luce di tante letture, volendo. Non per questo era giustificabile.
Io non banalizzo un bel niente perché sono diversi anni che studio, scrivo e parlo di queste cose e mi dedico all'attivismo; è che, di fronte a certe immagini, credo non ci sia nulla da aggiungere. Proprio nulla. Di fronte al belato disperato di questi cuccioli di 21 giorni, strappati alla madre, non c'è nulla da aggiungere. Le tue parole, sinceramente, sono ridicole, offensive e ciniche.
Ergo, caro Lorenzo, vaffanculo e smettila di commentarmi. Non pubblicherò più i tuoi commenti da questo momento. Non si tratta di censura, è che semplicemente non voglio il mio blog smerdato da troll testine di cazzo.
Ci sono troll simpatici. Tu non sei tra questi.

Rita ha detto...

Ma poi "veniamo al concreto" di che?
Non c'è nulla di più concreto del vedere cuccioli mandati al macello. A differenza delle tue supponenti chiacchiere inconsistenti.