venerdì 26 agosto 2016

La questione animale non è relativizzabile


Aiutare i terremotati sostenendo il massacro e la morte di altri individui è una cosa ingiusta - mi riferisco all'iniziativa di preparare la pasta all'amatriciana che si sta diffondendo in tutta Italia.
E no, non si tratta affatto di pensare agli animali non umani più di quelli umani perché, attenzione, non sto dicendo che non si debba fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per aiutare chi è stato vittima di un'immensa tragedia, ma solo che possono esserci tantissimi altri modi che non prevedono lo sfruttamento degli animali.
Le persone, compresi molti antispecisti, pensano che sia inopportuno parlare della questione animale in momenti come questi. Io dico invece che è anche e proprio in momenti come questi che dobbiamo impegnarci a non deragliare, a mantenere dritta la barra che porta al cuore di questa lotta perché se rendiamo valido il pretesto che in certi casi bisognerebbe metterla da parte, allora significa che stiamo relativizzando la sofferenza animale, dimostrando così di essere ancora dentro al paradigma specista.
Noi non facciamo differenze: non c'è un prima e un poi, per noi è importante allo stesso modo la vita e la libertà di ogni individuo.
Iniziative per i terremotati, in particolar modo donazioni, possono esser fatte anche senza il consumo della pasta all'amatriciana (la quale, ricordo, nella ricetta tradizionale prevede il guanciale, ossia la guancia dei maiali: animali esattamente sensibili e intelligenti come i cani salvati da sotto le macerie e per cui molti si commuovono e attivano). Mi sembra poi, questa iniziativa, una grande azione di marketing in favore innanzitutto dei ristoratori.
Ultima cosa: durante il terremoto, nei pressi di Viterbo, migliaia di polli rinchiusi in un allevamento sono rimasti schiacciati e sono morti. Di questi ovviamente non si parla. Sembra inopportuno. L'articolo riporta però la disperazione dell'allevatore il quale dichiara "sono rovinato!". A chi specula sulla vita degli altri individui NON va la mia solidarietà. 
Banalmente ricordo che anche i polli sono individui senzienti. L'unica differenza è che sarebbero morti comunque - macellati per il palato di molti - ed è questo che rende tragica la loro esistenza, oltre che la loro morte.

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