venerdì 12 agosto 2016

Siamo tutti animali


Ieri sono andata a un funerale. Nonostante non sia credente, ho assistito alla messa per stare vicino ai parenti della povera defunta.
Il prete, durante l'orazione, ha pronunciato una frase del tutto gratuita allo scopo di ribadire la differenza ontologica tra noi e gli altri animali. 
Le sue parole sono state le seguenti: "gli uomini, a differenza delle piante e anche delle bestiole - che hanno sì il soffio vitale ma non sono stati fatti a immagine e somiglianza di dio - non muoiono davvero ecc. ecc..".
A parte l'assurdità e indimostrabilità di una simile affermazione, quel che mi ha colpito è la necessità di aver dovuto specificare questa differenza. Mi è parso un gesto di un'arroganza e di una tracotanza senza pari e, per chi crede, anche molto irrispettoso nei confronti dello stesso dio. Se dio è un essere perfetto ecc., come può aver creato creature inferiori e creature invece a sua immagine e somiglianza, quindi perfette o quanto meno perfettibili?
Mi domando quanti cattolici e credenti saranno condizionati da questo dogma della superiorità dell'umano - che non muore davvero perché secondo la chiesa non sarebbe un animale, mentre gli animali e le piante limitati al solo soffio vitale, ma senz'anima, periscono senza la speranza della redenzione (affermazione che ricorda anche un po' la tesi di Heidegger secondo cui gli animali non muoiono davvero, non avendo piena esperienza di vita poiché poveri di mondo).
In nome di tutte queste cazzate si continua a giustificare l'uso, lo sfruttamento e l'uccisione degli altri animali.
Una cosa è certa e mi domando come si possa essere tanto accecati dalla fede da non capire che: il dolore, la sofferenza, la morte, la schiavitù, sono reali. Gli allevamenti, i mattatoi, i laboratori di vivisezione sono reali.
Come si può giustificare un orrore tanto grande in nome di qualcosa che invece non è reale e in cui si crede solo per speranza e per difficoltà nell'accettare la caducità dei nostri corpi? Corpi che sono in tutto e per tutti identici a quelli degli altri animali perché, semplicemente, noi siamo animali. Siamo tutti animali.
Purtroppo sono anche tantissime le persone che credono nel dogma della fede e della superiorità ontologica dell'umano rispetto agli altri animali.

3 commenti:

Rita ha detto...

Vedi Lorenzo, immagine a parte che, sono d'accordo, è abbastanza fiabesca, quello che tu sembri ignorare è il fatto che mentre la predazione è un fatto naturale (esistono animali predatori e animali prede), ossia che esiste in natura e sulla quale possiamo fare ben poco, gli allevamenti, la vivisezione e tutte le varie pratiche di indubbia violenza che esercitiamo del tutto arbitrariamente sugli animali sono invece un prodotto del materialismo storico, ossia culturale e quindi, come tale, opinabile eticamente. Quello che io contesto (in generale e alla chiesa) è la giustificazione dello sfruttamento degli animali, quindi, non la natura.
Secondo poi, la differenza ontologica che critico io e che critica l'evoluzionismo (di contro al creazionismo cattolico) è quella che mette gli umani da una parte (come se non fossimo animali anche noi, appartenenti alla specie homo sapiens), esaltandone tutte le caratteristiche e facendone diventare parametro di giudizio di ogni altra appartenente agli altri animali (chiamasi antropocentrismo) e tutto il resto del mondo animale da un'altra, negando e azzerando, peraltro, ogni differenza etologica e di specie, come se, ad esempio, tra un leone o un polpo marino non ci fossero differenze.
L'antispecismo esalta le differenze e ci riconosce animali tra gli animali, invece il creazionismo dice che noi non siamo animali e che tutto il mondo animale (negando appunto le varie specie, ossia mettendole tutte sullo stesso piano secondario, come se ci fosse un sopra e un sotto, un superiore e un inferiore) sia inferiore all'umano.
Ecco, questa è una gran cazzata, come Darwin insegna. Siamo tutti animali, tutti diversi e tutti da rispettare. La predazione è inscritta nel dna dei carnivori, mentre il dominio è una scelta.

Edo ha detto...

Lorenzo spero tu abbia letto la risposta.
Non che tu dopo ti debba essere trovato d'accordo, probabilmente o sicuramente avrai trovato una risposta a tutto, ma almeno letto.

andrea ha detto...

Purtroppo la fede cattolica è poco conosciuta. A proposito degli altri esseri viventi e della loro morte l'insegnamento della Chiesa è che Dio -circonda del suo amore tutte le sue creature perché sono sue -. Molto diverso dalle banalità che purtroppo si sentono dire in giro. Non sappiamo qual'è il loro destino. Ma siamo certi di questo. Quindi del nostro cane del nostro gatto e del passerotto che vediamo morto sul marciapiede noi sappiamo questo.Sappiamo anche che Dio non crea macchine senza vita e che gli animali e le piante non sono macchine.Dio è. Il Dio della vita e non della morte.