domenica 6 maggio 2018

Qualcosa sulle uova che forse non sapevi


Cosa comporta mangiare le uova?
Essere complici di un'industria che seleziona i pulcini dopo la schiusa, mette da una parte le femmine e tritura i maschi. Quando le femmine, le cosiddette galline ovaiole, sono in grado di deporre le uova, vengono portate in un capannone, o chiuse dentro gabbiette all'interno sempre di un capannone, e poi vengono sfruttate per 12-15 mesi - ossia finché la produzione giornaliera di uova darà un profitto maggiore rispetto al costo del loro mantenimento - dopodiché il capannone viene svuotato e vengono mandate al macello. Poi si ricomincia.

Praticamente nascono, vengono sfruttate per un anno o poco più e poi uccise.

Smettere di acquistare e mangiare uova non è una scelta estrema, ma di rispetto.

P.S.: non esistono uova senza crudeltà, anche quelle di allevamenti cosiddetti "bio" ed estensivi comportano sfruttamento e uccisione prematura delle galline. Senza tener conto del fatto che molti allevamenti, pur contenendo la dicitura bio, in realtà tengono le galline ammassate nei capannoni e, previo ammassamento, c'è comunque la cernita e uccisione dei pulcini maschi e la fine al mattatoio delle galline nel momento in cui la produzione cala. Per "bio" ci si riferisce al tipo di mangime usato che non presenta pesticidi. 
Un'altra considerazione da fare è che quando si acquistano prodotti contenenti uova, generalmente queste sono uova provenienti da allevamenti intensivi. 
Quindi, a meno che non viviate con delle galline che poi farete morire di vecchiaia, qualsiasi tipologia di uova acquistiate comporta sfruttamento e uccisione precoce delle galline. Inoltre, pur sembrando un discorso difficile da comprendere, è invece fondamentale arrivare a pensare alle galline come a degli animali soggetti della loro stessa vita e che non devono essere costretti a produrre qualcosa per noi. Non sono macchine. 

Nessun commento: