mercoledì 9 novembre 2016

La migliore delle specie


Il video di un cucciolo di iguana terrorizzato che fugge inseguito dai serpenti ha ottenuto moltissimi commenti divertiti: "Wow, meglio di un film di James Bond!", "Entusiasmante!", "Adrenalina pura!", "L'inseguimento del secolo!" e via dicendo. 

Vorrei vedere se al posto dell'iguana ci fossero stati loro o magari i loro adorati figlioletti!

La natura è feroce. Non c'è nulla di epico e sublime nelle scene di predazione. Pura, terribile necessità. 
Che se ne esalti la violenza a me sembra che sia finalizzato a giustificare anche quella che la nostra specie pratica per profitto, non già per necessità.
Che tutto quello che sia naturale debba essere per forza anche bello e giusto è un mito decisamente da sfatare. 
Le malattie sono naturali, molte catastrofi sono naturali, la morte è naturale, la sofferenza è naturale. 
Tutto ciò è ineluttabile, ma non è certo bello. 
Ora, quando si tratta di proteggere noi stessi cerchiamo di far fronte in ogni modo possibile alla tragicità della natura. Ci curiamo, ci proteggiamo dagli eventi atmosferici, ci difendiamo; quando invece si tratta degli altri animali lo accettiamo come se le loro sofferenze fossero meno significative o, peggio, fondamentali per far girare il mondo come deve girare. 
Abbiamo distrutto mezzo pianeta - e quindi siamo intervenuti pesantemente sulla natura - per trarne profitto, ma se ci imbattiamo in un animale ferito per strada ancora passiamo oltre affermando: "eh, ma è la natura, dobbiamo lasciar fare". 
Il nostro giudizio sulla natura muta a seconda dei soggetti coinvolti. Quando le vittime siamo noi, allora è giusto intervenire; quando sono gli altri animali, allora tutto deve restare così com'è. Anzi, il nostro giudizio è talmente accecato da questo pregiudizio antropocentrico che arriviamo a definire divertente e meravigliosa la scena di un cucciolo che fugge terrorizzato. 
Non è che mi stupisce tutto ciò; mi stupisce l'incapacità di ammettere questa palese contraddizione. 
Non mi stupisce la brama di predominio, ma il candore con cui pretendiamo di non farla passare per tale e la pretesa arrogante di giustificare la violenza che noi stessi pratichiamo.
Facciamo cose atroci agli altri animali. Però non vogliamo sentircelo dire. Vogliamo che ci si dica che siamo giusti, saggi, intelligenti e sensibili. La migliore della specie. 
Non si tratta di essere misantropi. Solo obiettivi. 

E intanto in America ha vinto Trump. 

1 commento:

Patrizia ha detto...

Ho notato che se racconti alle persone la cruda realtà si irrigidiscono, come se non volessero sentire cose brutte, lo sanno che è la realtà ma non la vogliono sentire per non turbare la loro fragile tranquillità e di conseguenza ti emarginato subito per proteggersi....anche se si tratta di tragedie che riguardano i nostri simili più prossimi.
Tristezza infinita.