domenica 10 luglio 2016

Una boccata di cancro ogni tanto


Non scrivo mai post salutistici perché per me il veganismo è sempre stato solo una scelta dettata da motivazioni etiche contro l'ingiustizia dello sfruttamento degli animali, però non smetterò mai di stupirmi di quanto l'ideologia radicata del carnismo possa arrivare a negare e distorcere completamente la realtà.
Ora, se persino l'Oms ha dichiarato che la carne è cancerogena, come si può affermare che "mangiarne poca ogni tanto" non sia comunque rischioso?
E perché tutte quelle mamme che si preoccupano di far mangiare ai loro figli "di tutto un po'" - nonostante l'avviso di cancerogenità - non applicano lo stesso concetto anche al consumo di alcool e sigarette?
Le sigarette sono cancerogene e l'alcool fa male per altri motivi. E nessuna madre direbbe: "ok, faccio fumare una sigaretta ogni tanto a mio figlio perché tanto la giusta dose con moderazione che male può fargli?".
Se un alimento è cancerogeno, punto, è cancerogeno, non si dà così tanto per testarne un po'.
Vero, non tutti i fumatori muoiono di cancro, purtuttavia il fumo è una dipendenza che si acquisisce da adulti e di certo nessuna mamma penserebbe di far fumare una sigaretta a suo figlio ogni tanto. Però ritiene sano dargli il salame o la bistecca al sangue, ogni tanto.
Tutto ciò dimostra quando l'abitudine del mangiar carne sia radicata e quanto non riusciamo a scrollarci di dosso l'idea che mangiare corpi di animali morti e frollati sia una cosa normale, naturale, necessaria.

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